La guerra senza senso contro le Ong
Il governo vuole varare nuove regole per rendere il soccorso in mare ancora più difficile, sulla scia dei decreti sicurezza di Salvini. Le multe comminate finora, però, sono sempre state annullate in tribunale
Il governo vuole varare nuove regole per rendere il soccorso in mare ancora più difficile, sulla scia dei decreti sicurezza di Salvini. Le multe comminate finora, però, sono sempre state annullate in tribunale
Matteo Piantedosi al Viminale riporta al centro dell’attenzione la guerra propagandistica contro le Ong, ma nella gestione delle migrazioni non c’è traccia di discontinuità con gli ultimi governi
Domani, 3 maggio, è attesa la sentenza che potrebbe criminalizzare Baobab Experience, il presidio romano che aiuta i migranti lasciati da soli dallo stato. L’accusa è favoreggiamento dell’immigrazione clandestina — per l’acquisto di nove biglietti del treno da Roma a Genova.
“In questi sei anni si è cercato di annullare queste persone, di togliere loro ogni personalità. Per convertirle in «migranti», «irregolari», «invasori»,” ha detto il fondatore di Open Arms al manifesto
La prima visita di Draghi in Libia si è svolta in sostanziale continuità con l’azione dei governi precedenti, tra strette di mano e larghi sorrisi a responsabili di torture
Le modifiche approvate dal Consiglio dei ministri non fanno un passo indietro sull’ideologia che criminalizza le migrazioni e il soccorso umanitario, ma il Partito democratico le sta sventolando come un trionfo
Regolarizzare gli stranieri non è fare un favore a Salvini: inseguirlo in politiche razziste e amiche dello sfruttamento, sì.
I naufraghi soccorsi dalla Ocean Viking sbarcheranno a Taranto, ma il Mediterraneo è ancora privo di un sistema di ricerca e soccorso adeguato, mentre in Libia si aggrava la guerra civile e in Italia proseguono le politiche di repressione
ll Consiglio presidenziale libico ha emesso un decreto che limita le operazioni delle navi umanitarie e legalizza gli interventi di polizia a bordo: una versione libica del “codice di comportamento“ di Minniti, a pochi giorni dal rinnovo del memorandum tra Italia e Libia.