Le elezioni senza gli elettori
Il dato più evidente disponibile dopo la prima delle due giornate elettorali in Lazio e Lombardia è il calo drammatico dell’affluenza: in Lombardia alle 19 di ieri era al 26,93%, in Lazio addirittura il 24,19%
Il dato più evidente disponibile dopo la prima delle due giornate elettorali in Lazio e Lombardia è il calo drammatico dell’affluenza: in Lombardia alle 19 di ieri era al 26,93%, in Lazio addirittura il 24,19%
Luiz Inacio “Lula” da Silva è di nuovo, per la terza volta, presidente del Brasile. “Il nostro messaggio al Brasile è di speranza e ricostruzione,” ha spiegato nel proprio discorso alla Camera dei deputati
I risultati delle amministrative, deludenti per molti, lasciano il governo particolarmente fragile, mentre l’autunno — con la crisi del gas, tra le altre cose — si avvicina
La vittoria di Orbán alle elezioni è schiacciante ma l’Ungheria si scopre solidale con l’arrivo dei rifugiati dall’Ucraina e il rifiuto del referendum “anti-LGBT” che non ha passato il quorum. Un reportage da Budapest tra associazioni, comunità e persone che non si arrendono allo strapotere del nuovo presidente
Manca poco alle presidenziali e i francesi cercano di non andare ‘troppo a destra.’ A livello nazionale il Partito socialista si è rotto definitivamente, Mélenchon resta l’unica alternativa di sinistra a Macron. Ne abbiamo parlato con studenti, pensionati e lavoratori
Stati Uniti, Iran, ma anche Francia guardano all’esito elettorale in Iraq. Ma il nodo centrale di queste elezioni — e il motivo per cui ha vinto l’astensionismo — è proprio la forte ingerenza estera nel paese, che alimenta un sistema corrotto
La destra, già in difficoltà a causa degli scandali degli ultimi giorni, rischia di implodere nelle grandi città — che negli ultimi anni hanno votato sempre più spesso per il centrosinistra
Dal 2015 Milano non ha fatto che accelerare, ma lo ha fatto con un modello di sviluppo che ha solo accentuato le disuguaglianze. Abbiamo immaginato la Milano del futuro (e sottolineato le criticità del presente) con Adamo Mastrangelo, Gabriele Rabaiotti, Alice Ranzini e Jacopo Lareno
La speranza di Netanyahu è di riuscire a raccogliere una coalizione interamente di partiti di destra ed estrema destra, senza dover ricorrere ad altri sostegni.