Milano deve fare di più per difendere i propri spazi sociali
Circoli che chiudono, spazi occupati sotto sgombero, una crisi abitativa che si trascina da anni: per risollevare la città dalla crisi dovuta alla pandemia non bastano gli spot
Circoli che chiudono, spazi occupati sotto sgombero, una crisi abitativa che si trascina da anni: per risollevare la città dalla crisi dovuta alla pandemia non bastano gli spot
Quartiere di passaggio per eccellenza, Rogoredo è il luogo perfetto per osservare le disparità sociali della città: dall’emarginazione del “boschetto” della droga alle speculazioni immobiliari in vista delle Olimpiadi invernali
Luca Swich ha realizzato una serie di ritratti fotografici degli attivisti della brigata Franca Rame, una delle brigate di solidarietà che nei giorni del lockdown hanno portato cibo e farmaci a domicilio a chi ne aveva più bisogno
Circa 10 mila persone hanno riempito la piazza di fronte alla stazione centrale, prima di sfilare in corteo fino a via Zuretti, dove nel 2008 fu assassinato Abdul Salam Guibre, detto “Abba”
Il collettivo artistico Alterazioni Video ha proposto di codificare uno stile, l’Incompiuto Siciliano, per storicizzare il fenomeno delle opere incompiute. Abbiamo fatto un giro in città per capire se si può traslare questo paradigma interpretativo anche a Milano
A Milano si rinnova ciclicamente il dibattito sull’opportunità di rinnovare o spostare il carcere di San Vittore dal centro. I disagi causati dalla pandemia e le rivolte di marzo riporteranno questo tema al centro dell’attenzione pubblica?
Mentre la crisi esaspera le disuguaglianze, le misure di sostegno messe in campo dalle istituzioni sono spesso insufficienti. Come in altre città, anche a Milano molti attivisti si sono organizzati per raggiungere i più deboli
Fuori Aler dalla gestione delle case popolari, salario minimo e nidi pubblici per tutti. Da ieri chiunque può partecipare a Milano2020, la consultazione pubblica del comune per la fase 2, e l’abbiamo fatto anche noi
“Le persone che vivono in strada sono già in condizioni di solitudine ed esclusione molto forti e questa situazione non fa che aggravare tutto,” ci ha spiegato Ulderico Maggi, responsabile della comunità di Sant’Egidio.