“Vorrei sentirmi al sicuro.” Le voci dei migranti che sono riusciti a entrare nella “Fortezza Europa”
“Non posso descrivere come mi sentivo in Bosnia, sto male ogni volta che ci penso.”
“Non posso descrivere come mi sentivo in Bosnia, sto male ogni volta che ci penso.”
Nel centro di accoglienza allestito all’Hotel Sedra ci sono all’incirca 400 persone di cui la metà sono minori e bambini. Ci sono anche bambini molto piccoli.
Il 22 ottobre centinaia di migranti hanno marciato da Velika Kladuša fino al confine croato, per cercare di entrare nel territorio dell’Unione europea.
Ancora percorsa dalle cicatrici della guerra civile, Velika Kladusa cerca di fare i conti con la propria realtà di città di confine.
A Velika Kladuša, in Bosnia — dove in questo momento ci sono circa 250 persone — le partenze per il “game” sono all’ordine del giorno. Altrettanti i respingimenti.
Il collettivo Checkmate sarà in Bosnia fino al 7 novembre, per documentare il “gioco” crudele a cui sono costretti i migranti che vogliono oltrepassare il confine.