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Il presidente del Consiglio ha ricevuto a Villa Pamphilj due rappresentanti di Magnitudo Italia, un movimento romano vicino ad ambienti neofascisti, che solo una settimana prima parlava dei “terroristi Black Lives Matter”

Nel contesto degli “Stati generali dell’economia” la dieci giorni organizzata per raccogliere proposte per il rilancio economico del paese — o per prendere tempo nell’attesa che qualcosa si smuova a livello europeo sul Recovery Fund — il presidente del Consiglio Conte ha incontrato anche i “giovani italiani,” nelle persone di Flaminia Laurenzi e Francesco Capasso, che avevano organizzato un sit–in fuori da Villa Pamphilj durante la giornata di sabato.

L’incontro, improvvisato, è stato comunque promosso ampiamente da Conte, che ha postato un video su Facebook in cui scambiava il gomito e parlava per qualche minuto con i due giovani. Il presidente del Consiglio, scrive su Facebook, ha “voluto ascoltare di persona le loro proposte concrete dedicate al mondo giovanile.”

Ma che cosa ci facevano Laurenzi e Capasso fuori da Villa Pamphilj? I due sono rappresentanti di un movimento che si chiama Magnitudo Italia, che non è il fanclub di un gruppo musicale ma una formazione di destra di Monte Mario, a Roma. Il gruppo ha celebrato il proprio risultato su Facebook, condividendo il video e sottolineando che “le nostre posizioni di critica rispetto al governo, chiaramente, NON CAMBIANO,” ma ringraziando Conte per averli ascoltati.

Che cos’è Magnitudo Italia?

Magnitudo Italia, come molti altri movimenti e sigle di stampo neofascista, non ama presentarsi così. Basta sfogliare il loro passato recente, però, per chiarirne senza dubbio lo schieramento ideologico. Il 4 giugno del 2019, ad esempio, il movimento ha partecipato all’organizzazione del corteo contro l’occupazione di una scuola abbandonata da numerose famiglie svantaggiate, una grande percentuale delle quali di origine straniera. Secondo quanto riporta Roma Today in quell’occasione, il movimento è animato da numerosi esponenti del Fronte della gioventù, che si richiama alla formazione giovanile del Movimento sociale italiano.

Per chi non segue febbrilmente la pagina Facebook di Giuseppe Conte e dei gruppetti di estrema destra, l’incontro è stato segnalato dall’associazione universitaria Primavera degli Studenti, di area democratica: “È vergognoso e inaccettabile che Conte, insieme ai ministri Manfredi e Bonetti, abbia dato spazio a un movimento che si vanta di difendere ‘l’ideale di equilibrio e purezza.’ In maniera ancora più tragica, all’incontro con questo gruppo di militanti di estrema destra è stato dato risalto sui canali social di Conte con la solita retorica spicciola sui giovani e il futuro priva di alcuna sostanza propositiva.”

Alla denuncia Magnitudo Italia ha risposto parlando di “fake news della sinistra universitaria,” ammettendo però implicitamente di accettare l’inquadramento come organizzazione di estrema destra. Scorrendo la loro pagina Facebook si trovano altri segnali d’allarme, come una fotogallery di busti con gli “occhi” coperti con una banda rossa “contro il terrorismo dei ‘Black Lives Matter’.”

Segnaliamo anche questo goffissimo tentativo di appropriarsi di Che Guevara — che non è andato proprio benissimo con il pubblico della pagina — che si inscrive perfettamente nella fascinazione comune di CasaPound e di altri gruppi neofascisti per il Che, in cui il rivoluzionario marxista argentino viene rimodellato dalla propaganda in un “patriota.” Se servono ulteriori chiarimenti sul posizionamento politico della formazione, potete leggere cosa dicono della “notizia di distrazione di massa” che è stata la liberazione di Silvia Romano.

Ma allora perché Conte li ha ricevuti?

La cosa di gran lunga più probabile è che il presidente del Consiglio e il suo staff fossero all’oscuro del posizionamento di Magnitudo Italia, trattandosi di un gruppo di importanza marginale, abbastanza sconosciuto a livello nazionale. La loro presenza in occasione degli Stati generali dell’economia sottolinea però un’altra cosa. Al netto della promessa di “investire molto per il diritto allo studio,” durante la dieci giorni di scuola si è parlato pochissimo, e di giovani quasi niente. La scuola è stata la grande dimenticata in tutte le fasi della gestione della crisi da parte del governo — prima senza nessuna indicazione a livello nazionale su come garantire il diritto allo studio durante la DAD, ora con una ripartenza a settembre che è ancora completamente da definirsi — e nessuna rappresentanza studentesca è stata ufficialmente invitata nella cornice di Villa Pamphilj.

Sembra allora che Giuseppe Conte abbia voluto usare i due ragazzi di Magnitudo Italia per timbrare un cartellino, cogliendo l’occasione della loro protesta per mostrare vicinanza a temi che sono stati invece largamente ignorati dall’azione di governo. Proprio oggi un report di Svimez prevede che il numero di matricole in università diminuirà drasticamente per l’anno accademico 2020/21: 10 mila matricole in meno per il prossimo anno, di cui più di metà — 6300 — concentrato nel Sud. Un dato particolarmente allarmante in un paese che ha numeri di diplomati e laureati molto inferiore alla media europea (61,7% contro il 78,1%), e che segna l’acuirsi ulteriore delle differenze tra Nord e Sud, già molto minacciato dalla crisi economica.


Errata: una versione precedente di questo articolo riportava la notizia di un evento organizzato da CasaPound Italia insieme ad una associazione Magnitudo che non è tuttavia la stessa che ha incontrato Conte sabato. L’evento si è tenuto nel luglio 2017, mentre Magnitudo Italia è stata fondata nel 2018.

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