Biden cerca di forzare la trattativa per Gaza
“È ora che questa guerra finisca”: Joe Biden ha tenuto un discorso per cercare di accelerare la trattativa per il cessate il fuoco a Gaza — ma Israele sostiene che la guerra deve continuare
“È ora che questa guerra finisca”: Joe Biden ha tenuto un discorso per cercare di accelerare la trattativa per il cessate il fuoco a Gaza — ma Israele sostiene che la guerra deve continuare
Lo ha detto il consigliere alla sicurezza nazionale israeliano Tzachi Hanegbi, mentre le IDF ammettono l’entità dell’operazione di terra a Rafah, annunciando di controllare tutto il confine tra la Striscia e l’Egitto
Washington ha confermato che nonostante la strage dei giorni scorsi, e i carri armati in centro a Rafah, non ci saranno “cambi di politiche” verso l’aggressione di Gaza. Fuori dalla Casa bianca, i manifestanti chiedevano a Biden: “Quanti bambini avete ucciso oggi?”
Mentre gli alleati di Israele dicevano alla stampa che erano “indignati” e “disperati” per il massacro di Rafah, le IDF hanno condotto un attacco di artiglieria proprio sulla tendopoli del quartiere Tal Al-Sultan di Rafah, uccidendo altre 7 persone
Un bombardamento delle IDF su una tendopoli a Rafah ha fatto divampare un incendio: la Mezzaluna rossa ha confermato che le persone che erano all’interno delle tende quando hanno preso fuoco sono bruciate vive
Ignorando l’ordine della Corte internazionale di giustizia, le IDF hanno continuato la propria campagna a Rafah — conducendo nelle ultime ore due bombardamenti e diversi attacchi di artiglieria
La decisione della Corte internazionale di giustizia è legalmente vincolante, ma la Corte non ha potere per farla applicare — Human Rights Watch ha chiesto che gli stati usino “la loro influenza, compreso l’embargo di armi e sanzioni mirate” per garantire che venga rispettata
Il ministro delle Finanze Smotrich ha proposto il congelamento dei pagamenti delle tasse all’Autorità palestinese e di approvare tre nuovi stanziamenti di coloni per ogni stato che riconosce lo stato di Palestina
I Primi ministri di Norvegia, Irlanda e Spagna hanno annunciato formalmente che i loro stati riconosceranno lo stato di Palestina. Slovenia e Malta avevano preso impegni analoghi nelle scorse settimane