Tedros WHO Mission
L’interno dell’ospedale al–Shifa. Foto via Twitter @DrTedros

L’aggressione israeliana di Gaza è iniziata 6 mesi fa, ma l’intensità della campagna delle IDF non ha segni di rallentamento: sabato l’aviazione israeliana ha bombardato diverse aree della Striscia di Gaza, causando un numero ancora non specificato di morti e feriti. Dal 7 ottobre sono stati uccisi 33.137 palestinesi — a cui si aggiungono 75.815 feriti, e più di 7.000 persone disperse, che si presume siano morte sotto le macerie. Il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus ha pubblicato un resoconto dell’ispezione di un gruppo di operatori OMS che sono riusciti a raggiungere l’ospedale al–Shifa. Tedros descrive l’ospedale come “un guscio vuoto,” pieno solo di sepolture. Durante la perlustrazione, il gruppo ha trovato 5 corpi esanimi abbandonati. La struttura è danneggiata in modo così profondo che “anche garantire solo una funzionalità minima in tempi brevi sembra poco plausibile.”

Oggi si riapre al Cairo la trattativa per arrivare al cessate il fuoco. Hamas ha confermato che la propria delegazione ci sarà. Non è ancora chiaro, invece, se ci saranno funzionari israeliani: i retroscena dicono di sì — anche alla luce delle pressioni di Biden dei giorni scorsi — ma mentre scriviamo Netanyahu non ha ancora approvato la loro partenza. La trattativa si riapre in un contesto cambiato in modo non irrilevante: il governo di Tel Aviv è sempre più isolato a livello diplomatico, anche se non ci sono conseguenze materiali allo scontento dei paesi occidentali — questa mattina il Sunday Times ha pubblicato un editoriale del ministro degli Esteri britannico David Cameron, che dice che il supporto britannico a Israele “non è incondizionato.” Biden ha chiesto a Egitto e Qatar di applicare maggiore pressione su Hamas per arrivare a un accordo. Finora, però, l’ostacolo alla chiusura di un accordo è stato il governo Netanyahu, che non vuole impegnarsi a una conclusione della campagna militare, e che spesso del tutto non manda rappresentanti alla trattativa.

A Tel Aviv, nel frattempo, si è tenuta un’altra manifestazione contro il governo Netanyahu, a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone. Nel corso della serata si sono registrati diversi scontri con la polizia — sono state arrestate 5 persone — e ci sono stati momenti di tensione quando una macchina ha caricato i manifestanti, ferendo 5 persone. La partecipazione particolarmente numerosa era dovuta in parte alla notizia del ritrovamento da parte delle IDF del corpo di Elad Katzir, uno dei prigionieri israeliani a Gaza. Quando la manifestazione ha raggiunto la sede dell’Histadrut, il sindacato più grande del paese, i manifestanti hanno chiesto l’organizzazione di una giornata di sciopero — come si era fatto per la riforma della giustizia — per cercare di applicare pressione sul governo, perché faccia più concessioni nella trattativa per liberare i prigionieri.


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