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Stati Uniti, Cina e Russia dicono di voler collaborare per evitare la catastrofe, ma nonostante i summit come quello di questi giorni, i governi del mondo non stanno facendo abbastanza

In apertura al summit sul clima organizzato in occasione della Giornata della Terra, Joe Biden ha annunciato un nuovo obiettivo per gli Stati Uniti: dimezzare le proprie emissioni di gas serra entro il 2030 — rispetto però ai dati del 2005, e non del 1990. Questo è un dettaglio fondamentale: il termine di paragone usato da tutto il mondo è quello del 1990 — Biden spera di nascondere con il paragone al 2005, in cui le emissioni erano maggiori rispetto al 1990, che il proprio annuncio è in realtà molto meno ambizioso di quello di altri paesi, come il Regno Unito e i paesi europei. Nonostante ciò, per Biden si tratta comunque di una montagna forse insormontabile — in parte perché deve lavorare senza il sostegno del Congresso, dove la maggioranza democratica è troppo debole, in parte perché ogni sforzo realizzato dal presidente potrebbe essere distrutto tra quattro anni dal suo successore.

Al summit è intervenuto anche Xi Jinping, che ha rinnovato l’impegno della Cina di essere carbon neutral entro il 2060. Nonostante le tensioni su tutti gli altri fronti, è fondamentale che Stati Uniti e Cina collaborino su questo fronte, perché i due paesi, insieme, sono responsabili di circa metà delle emissioni del mondo. Xi ha chiesto ai leader del mondo di dimostrare “ambizioni e azioni senza precedenti,” ripetendo gli impegni del proprio paese nell’avanzamento tecnologico che dovrebbe garantire l’azzeramento delle emissioni.

Show notes

In questa puntata sono con voi: Stefano Colombo @stefthesub e Alessandro Massone @amassone. Per non perderti nemmeno un episodio di TRAPPIST, abbonati su Spotify e Apple Podcasts.

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