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Abbiamo incontrato a Napoli Eduardo Scarpetta, Pasquale dell’Amica Geniale, e gli abbiamo chiesto cosa cambia tra recitare su un palco o davanti a una telecamera, se si è affezionato al suo personaggio, e di parlarci della sua articolata genealogia familiare.

Eduardo Scarpetta, classe ‘93 è noto al grande pubblico grazie alla sua interpretazione di Pasquale Peluso ne L’amica Geniale e a quella di Vincenzo in Capri Revolution di Mario Martone. Sempre per la regia di Martone, Eduardo è ora impegnato sul set di Qui rido io, film sulla figura del suo omonimo trisnonno, Eduardo Scarpetta: padre di Eduardo, Peppino e Titina De Filippo — che non riconobbe mai — e grande attore napoletano dei primi del Novecento. Nel film Eduardo interpreta il suo bisnonno Vincenzo, in un cast che vede anche Toni Servillo, Iaia Forte, Paolo Pierobon e Cristina Dell’Anna. 

In lui si possono rintracciare la simpatia e il colore del teatro napoletano. Nonostante questo — anzi, forse proprio per questo — è molto interessato a narrazioni più contemporanee, anche a quelle con sfumature distopiche. Di recente ha infatti orgogliosamente portato in scena After the end di Dennis Kelly (autore della serie TV del 2013 Utopia) insieme a Denise Capezza per la regia di Francesco Saponaro, al teatro Sannazaro di Napoli. 

“Il teatro è un’altra cosa. Il teatro è meglio”. Eduardo è deciso a non lasciarlo. Ne possiede i ritmi, i codici, la consapevolezza del corpo tipica di chi il teatro lo conosce. È corretto, puntuale, diretto. Possiede un fatalismo unito a una serietà nel lavoro che fanno capire come mai a 26 anni abbia già lavorato con registi di fama internazionale. Ha un certo distacco verso le domande semplicistiche, che mirano più a incasellare che a conoscere l’intervistato, ma sembra molto contento di poter parlare di qualcosa che ama e conosce.

Ha anche un testo nel cassetto, o meglio sul desktop. “Non si può dire che io scriva,” puntualizza, “ma un giorno mi piacerebbe dirigere. Certamente farò tutti i personaggi principali delle commedie di De Filippo.” E del trisnonno ovviamente. Sì, perché Eduardo ha in mente, insieme a dei compagni di palco, un progetto dal titolo Scarpetta Suite. Si tratta di una raccolta di brani, o per meglio dire di opere correlate. 

Il progetto consiste in una residenza al Teatro Sannazaro di Napoli dal 6 al 20 aprile, organizzata oltre che da Eduardo, anche da Edoardo Sorgente, Vincenzo Nemolato e il regista Francesco Saponaro. L’idea è quella di lavorare e studiare i capisaldi di Scarpetta, con l’intento di fare uno spettacolo all’anno. Tutto questo a partire dall’anno prossimo, per arrivare a una maratona nel 2025, in occasione del centenario dalla morte di Scarpetta.

Nei fuori onda Eduardo ci racconta la trama di un’opera di De Filippo, La fortuna con la F maiuscola, in quel modo tipico di chi conosce e padroneggia tutte le sfumature di una storia, simboli e significati. E come Lila in una delle scene più intense della prima stagione de L’Amica Geniale pronuncia le parole “dimmi Pasquà, spiegami”, chiediamo a Eduardo di raccontarci il suo punto di vista sul teatro, sul cinema e sulla sua città, Napoli, che nonostante molti stropicciamenti, non perderà mai la sua identità.

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