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Per fermare Bernie Sanders i moderati del partito democratico si sono raccolti attorno al proprio candidato piú debole.

Il trionfo di Joe Biden al Super Tuesday — ha vinto in Alabama, Arkansas, Massachusetts, Minnesota, North Carolina, Oklahoma, Tennessee, Virginia — è in un buona parte riconducibile alla coagulazione del consenso dell’elettorato che vive al di fuori delle aree metropolitane.

Ma a prescindere dalle singole posizioni politiche e dalla capacità di organizzare un movimento politico — necessario per attivare l’elettorato che ai democratici servirà per sconfiggere Trump — è impossibile non rilevare come il partito democratico si sia compattato attorno al suo candidato più debole delle primarie. D’altronde a chi non potrebbe capitare di scambiare la propria sorella con la propria moglie nel bel mezzo del discorso con cui si celebra la vittoria al Super Tuesday?

Quella di ieri è solo l’ultima di una lunga serie di gaffe che non possono non preoccupare chi osserva le elezioni statunitensi. La performance di Biden finora, non solo confuso, ma spesso iracondo, espone il partito a una campagna elettorale difficilissima.

Negli ultimi giorni, forse provato dall’aumento dell’intensità della campagna elettorale, Biden si è dimostrato ancora più confuso del solito. Lunedì, per grande gioia di tutta la stampa conservatrice, non è riuscito nemmeno a citare la dichiarazione di indipendenza, che è diventata “quella cosa.”

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Nello stesso discorso, poco dopo, Biden è apparso confuso e sembrava non sapesse se il giorno dopo sarebbe stato il “Super martedì” o il “Super giovedì.” Pochi giorni prima invece aveva ringraziato il pubblico della “North South Carolina,” per non parlare delle tre volte in cui si è vantato di essere stato “arrestato” a Soweto, in Sudafrica, cercando di vedere Mandela. Un evento che semplicemente non ha mai avuto luogo.

È facile archiviare le preoccupazioni sulla lucidità di Biden indicando il successo elettorale di Trump, ma si tratta di idiosincrasie completamente opposte: Trump appare sincero, schietto, anche nei momenti di confusione — e infatti si tratta di una qualità molto apprezzata dai suoi sostenitori. Biden invece, purtroppo, sembra solo confuso.