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La guerra alla droga di Lamorgese è in piena continuità con Salvini

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in copertina, elaborazione da grab via YouTube

La ministra Lamorgese ha proposto un piano per essere sicuri di mettere in carcere proprio tutti i piccoli spacciatori — l’ennesima dimostrazione che la guerra alla droga è nemica soprattutto dei poveri. Un po’ come Michael Bloomberg.

Bentornat* a TRAPPIST, l’unico podcast solo per uso personale

Luciana Lamorgese ha annunciato una stretta nella “guerra alla droga,” un concetto nient’affatto di destra. Secondo quanto dichiarato dalla ministra dell’interno, sarà molto più facile finire in carcere anche in caso di spaccio di piccole quantità. Peccato che tutti i sistemi moderni pensati per contrastare la diffusione di stupefacenti vadano contro il modello punitivo proposto da Lamorgese. Un modello che avrebbe l’effetto di riempire ancora di più le carceri italiane, le cui condizioni sono già ai limiti del disumano.

Inoltre: la candidatura di Bloomberg non è uno scherzo, il multimiliardario newyorchese sembra seriamente intenzionato a comprarsi la nomination per la corsa alla presidenza. Riuscirà Bernie Sanders, attualmente il candidato con più sostegno popolare, a fermarlo?

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