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in copertina, foto via Facebook

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

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Il testo della manovra è stato ufficialmente inviato al Senato. Da settimana prossima inizierà la battaglia degli emendamenti per modificarne i contenuti, una lotta in gran parte interna alla stessa maggioranza: in particolare, Italia Viva — autoproclamatosi partito “no tax,” con il chiaro intento di recuperare l’elettorato di Berlusconi — continua a insistere sulla necessità di rivedere le nuove tasse su plastica, alimenti zuccherati e auto aziendali. (Rai News)

Anche una parte del Pd, però, è preoccupata dalla plastic tax: in Emilia Romagna, per esempio, dove ci sono numerose industrie che producono imballaggi e prodotti in plastica per alimenti, si temono contraccolpi elettorali alle prossime regionali. Già le premesse non sono ottime: la coalizione di centrosinistra ancora non c’è, e la destra nei sondaggi è avanti di una dozzina di punti. (Next Quotidiano)

Intervistato sulla Stampa, il ministro Gualtieri cerca di tenere il punto definisce “strane” le critiche da parte degli alleati, dato che la manovra è stata un lavoro “condiviso.” (la Stampa, dietro paywall)

Con i suoi attacchi quotidiani al governo, però, Renzi ha tirato un po’ troppo la corda, arrivando a mettere in discussione il ruolo di Conte a Palazzo Chigi e ottenendo l’effetto imprevisto di riunire le due anime principali del governo proprio sul nome del premier. (HuffPost)

Certo, fa un po’ ridere vedere un governo che poche settimane fa annunciava trionfalmente il “green new deal” italiano litigare per una tassa da 4 o 5 centesimi a bottiglietta di plastica. “Ci si chiede cosa accadrà quando dovrà affrontare i grandi temi dell’ecologia politica — scrive sul manifesto Roberto Ciccarelli — per non parlare della riconversione del sistema produttivo che pone un problema non da poco: come uscire dal capitalismo basato sulle energie fossili? Per il momento si sono fermati alla stazione degli imballaggi.” (il manifesto)

Fanno ancora più ridere le polemiche sulle auto aziendali, che non si fermano nonostante la tassa sia già stata fortemente ridotta e rimodulata. A chiedere ulteriori modifiche è un fronte abbastanza trasversale, che va dal viceministro dello Sviluppo economico Buffagni al governatore dell’Emilia Romagna Bonaccini. (il Sole 24 Ore / Dire)

Le cosiddette “microtasse” dovrebbero garantire un gettito di 2 miliardi, che salirebbe a 4 nel 2021. Su una manovra da 30 miliardi, il fatto che si parli quasi soltanto delle tasse è, per il governo, una sconfitta innanzitutto comunicativa, che fa il gioco dell’opposizione di destra: dal dibattito infatti sono praticamente spariti i numerosi bonus previsti nel testo, dal “bonus bebè” al rinnovo del contratto degli statali, dall’abolizione del superticket sanitario alla rivalutazione delle pensioni. (Today)

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Mondo

Un video girato con un telefono mostra evidenti crimini di guerra contro i curdi da parte dei Glory Corps, un gruppo di ribelli siriani finanziati dalla Turchia. Le Nazioni Unite hanno avvertito la Turchia che potrebbe essere considerata responsabile delle azioni dei propri alleati. Jiyar Gol di BBC Persian sottolinea che il video, datato 21 ottobre 2019, è virtualmente indistinguibile dai tanti che ritraggono le truppe dell’ISIS. (BBC News. Il video non è disponibile al link, ma la sua descrizione potrebbe urtare la vostra sensibilità)

Almeno 13 persone sono state uccise da un’autobomba a Tel Abyad, una città strategica sul confine turco-siriano ora controllata dalle milizie appoggiate dalla Turchia. Il ministero della difesa turco ha attribuito la responsabilità dell’attacco ai combattenti curdi delle YPG, ma nessun gruppo ha avanzato finora rivendicazioni. (Al Jazeera)

Sono stati formalizzati i nomi dei cinque candidati che correranno alle elezioni presidenziali algerine il mese prossimo. Le autorità sostengono che queste elezioni siano l’unica soluzione per risolvere la crisi aperta dalle proteste iniziate lo scorso febbraio, che hanno ottenuto ad aprile le dimissioni del presidente Abdelaziz Bouteflika. Ma le proteste non saranno placate: secondo gli attivisti il potere è ancora in mano agli alleati dell’ex presidente. Dei cinque candidati solo uno — Abdelaziz Belaid, leader del movimento El Moustakbal — non ha ricoperto incarichi in governi precedenti. Due sono due ex Primi ministri. (Al–Araby Al–Jadeed)

Netanyahu sta cercando di sabotare il dialogo tra Benny Gantz, che ha ricevuto dopo di lui l’incarico di formare un governo di coalizione, e i partiti di destra che tradizionalmente sostengono il Likud. L’obiettivo di Netanyahu sembra essere forzare una terza elezione a inizio 2020, rischiando di indebolire ulteriormente lo stato, pur di avere un’altra possibilità di avere la poltrona di Primo ministro — un ruolo che gli serve, sottolinea Sima Kadmon, tra le altre cose, per essere processato nel distretto di Gerusalemme, invece che a Tel Aviv. (Middle East Monitor)

Sono state rese pubbliche — anche se comunque evidentemente censurate — 500 pagine di interviste, interrogatori, e documenti interni dall’inchiesta di Mueller sul “Russiagate.” La pubblicazione arriva un mese dopo la sentenza di un giudice federale, che aveva dato ragione a CNN e BuzzFeed News in un caso sul Freedom of Information Act contro il dipartimento di Giustizia. Dagli interrogatori emerge una novità sostanziale: più di una volta sarebbe stato Trump in persona a insistere perché si facesse l’accordo che avrebbe portato alla pubblicazione delle mail di Clinton. (CNN)

Dai documenti emerge anche come fin dal 2016 nel comitato elettorale circolasse la teoria che l’hack contro i server del DNC non fosse stato opera della Russia, ma dell’Ucraina. Tre anni dopo, ora sappiamo con ragionevole certezza che si trattava di hacker di stato russi, resta solo da chiarire quanto compromessi fossero Trump e il suo comitato elettorale. (BuzzFeed News)

Un giudice federale dell’Oregon ha bloccato la messa in atto della misura dell’amministrazione Trump secondo cui i nuovi migranti avrebbero dovuto dimostrare di potersi permettere un’assicurazione sanitaria. La legge avrebbe impedito ai migranti di iscriversi a Medicaid e di utilizzare il pronto soccorso senza essere iscritti a un fornitore di assicurazione sanitaria. (the Hill)

Brasile. Un gruppo di taglialegna illegali ha tenuto un’imboscata a una squadra organizzata dalla tribù indigena Guajajara per proteggere la foresta Amazzonica. I taglialegna hanno ucciso un giovane guerriero, e ferito uno dei leader della tribù. L’aggressione avviene nel contesto dell’espansione delle attività dei taglialegna illegali, che sono coincise con l’elezione di Bolsonaro. Secondo l’organizzazione pan–indigena APIB, “le mani di Bolsonaro sono sporche di sangue indigeno. L’aumento di violenza nei territori indigeni è un risultato diretto che discorsi di odio e delle misure prese contro le nostre genti.” (Reuters)

Nuove rivelazioni del parlamentare Ian Lucas sembrano confermare che Boris Johnson fosse personalmente a conoscenza delle spese eccessive e illegali del comitato Vote Leave durante la campagna elettorale per il referendum sull’uscita dall’Unione europea. Il comitato aveva girato 675 mila sterline a un altro gruppo brexista, BeLeave, per mascherare le spese oltre i limiti imposti dalla legge. Secondo Lucas si tratta dell’ennesima prova che Johnson non può ricoprire l’incarico di Primo ministro: “Chiaramente non ha nessun rispetto per la legge.” (the Guardian)

Domenica prossima si vota in Spagna, e secondo questo sondaggio di 40Db / El País il voto non servirà a niente: la situazione dovrebbe restare sostanzialmente bloccata, con una sola leggera retrocessione dei Socialisti, che passerebbero, secondo il sondaggio, da 123 a 121 seggi. Il sondaggio evidenzia anche il ricompattamento dell’elettorato del Partito popolare, a spese di Ciudadanos, e la preoccupante avanzata di Vox, che potrebbe quasi raddoppiare i propri seggi, da 24 a 46. (El País, in spagnolo)

Italia

Scattato il rinnovo automatico degli accordi con la Libia, il governo italiano ha chiesto a quello di Tripoli, come preannunciato, la convocazione della Commissione congiunta a cui spetta la modifica del testo (che comunque, ricordiamo, è secretato). Per parte italiana, la Commissione sarà presieduta da Di Maio e Lamorgese. Pochi dettagli sulle modifiche che si intendono apportare, a parte un vago “fronte dei diritti umani.” (la Repubblica)

In attesa di queste miracolose modifiche che trasformeranno la Guardia costiera libica in un ordine francescano, dai lager si continua a fuggire: ieri 151 naufraghi sono stati soccorsi dalla nave Asso 30. Trattandosi di un’imbarcazione dell’Eni, il governo non ha perso tempo ad assegnare un porto di sbarco: la nave dovrebbe arrivare già questa mattina a Pozzallo. (Fanpage)

Intanto, le procure di Agrigento e Roma stanno indagando sui rapporti tra l’Italia e i trafficanti libici, dopo il caso Bija, e su come sono stati spesi finora i finanziamenti previsti dal “memorandum.” Tra le carte dei Pm ci sarebbe anche la prova di quello che molti denunciano da tempo: la SAR libica non esiste, e i respingimenti operati dalla Guardia costiera libica sono gestiti direttamente da Roma. (la Repubblica, dietro paywall)

Sul caso Bija i punti oscuri sono ancora molti: chi erano i membri della delegazione libica, oltre a lui? Chi ha fatto circolare la notizia — poi rivelatasi falsa — sui suoi documenti contraffatti? Nello Scavo raccoglie sei domande a cui il governo dovrebbe rispondere. (Avvenire)

Internet

Dopo una sparatoria che ha causato 5 morti in California durante una festa di Halloween, Airbnb ha annunciato una stretta sugli affitti brevi per case da utilizzare come location per feste private. “Dobbiamo fare meglio, e lo faremo,” ha scritto su Twitter l’amministratore delegato della piattaforma Brian Chesky. (Quartz)

Cult

Se volete spaventarvi davvero molto: guardate quanto sarebbe facile, per Donald Trump, cancellare le prossime elezioni negli Stati Uniti. Sì. (Thread su Twitter di Kurt Eichenwald)

Ci siamo colpevolmente persi questo speciale di Halloween di Crunchyroll, che vi segnaliamo ora: il maestro dell’horror giapponese Junji Ito visita una “vera” casa maledetta negli Stati Uniti. (Crunchyroll, su YouTube)

Quinn Myers parla con Sonny di @Sonny5ideUp, cantautore convertito in autore di meme sull’ansia e sulla depressione, che ora sostanzialmente, fa meme di lavoro. (Mel Magazine)

Spazio

Siete nella Stazione Spaziale Internazionale e vi viene voglia di biscotti? Nessun problema: la NASA ha appena spedito un forno nello spazio e tutti gli ingredienti necessari, così che gli astronauti possano sperimentare gli effetti della microgravità sulla preparazione dei prodotti di panetteria. (BBC News)

Ambiente

Sì, Jane Fonda è stata arrestata di nuovo: per il quarto venerdì consecutivo, l’attrice e attivista 81enne ha partecipato a un sit-in non autorizzato a Washington per protestare contro la crisi climatica, ispirandosi alle proteste di Greta Thunberg. “Mi farò arrestare tutti i venerdì,” aveva detto, e per ora sta rispettando la promessa. (CNN)

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Gif di G1ft3d

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