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In 700 mila hanno sfilato lungo le vie di Roma per la difesa dei diritti delle persone LGBTQ+, contro le politiche oscurantiste avallate dal governo.

Tutte le foto: Roberta Bennato

Secondo gli organizzatori erano 700 mila i manifestanti che ieri sono scesi in piazza per il Pride a Roma, un corteo coloratissimo a celebrazione del 25simo anniversario del Pride romano, e a 50 anni dai moti di Stonewall. La manifestazione si è snodata da piazza della Repubblica fino a piazza Venezia, passando dai Fori Imperiali. In testa, lo striscione del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore della parata di quest’anno, con lo slogan “Nostra la storia, nostre le lotte.”

Negli slogan e nei manifesti che si sono visti in piazza è stata esplicita la protesta contro questo governo, in particolare contro Salvini e la sua recente svolta turbocattolica, e contro il ministro della Famiglia Lorenzo Fontana. Fischi anche contro la sindaca Virginia Raggi — che aveva detto di non poter partecipare alla manifestazione perché era all’estero, ma poi per estero si è scoperto che intendeva il Vaticano.

“Non possiamo prenderci il lusso di spegnere solo le candeline,” ha detto il portavoce del Pride e presidente del circolo Mario Mieli Sebastiano Secci. “Dobbiamo continuare a lottare in prima linea perché i tempi che abbiamo davanti sono sempre più scuri: giornalisti presi di mira da politici al governo, insegnanti sospese e reintegrate in maniera arbitraria, esseri umani sequestrati nelle navi e intanto il movimento Lgbt è sempre più bersaglio di odio e violenza. I nostri figli e le nostre figlie vengono dichiarati inesistenti e dunque c’è ancora tanto da fare. Oggi lo facciamo intrecciando le nostre lotte con il movimento transfemminista, con i migranti, con i lavoratori, con gli studenti, con i disabili intrecciando le lotte con chiunque combatta ogni giorno per costruire una società migliore.”

Come spesso succede, anche in occasione della manifestazione di ieri un gruppo di integralisti cattolici ha organizzato un “rosario di riparazione” contro “le bestemmie, gli atti osceni e le offese a Dio che avvengono tutti gli anni al Gay Pride.” Ma l’Onda Pride non si ferma: ieri oltre a Roma migliaia di persone sono scese in piazza a Trieste, Ancona, Messina e Pavia. A Milano la Pride Week inizia con l’estate, il 21 giugno: l’appuntamento per la Parata è sabato 29.