Il Pd ha finalmente un motivo per fare un governo con i 5 stelle: sbarazzarsi di Matteo Renzi
Dopo settimane di tensioni interne, per la prima volta si delinea un motivo vero perché il 3 maggio il Pd decida di formare un governo con il M5s.
Dopo settimane di tensioni interne, per la prima volta si delinea un motivo vero perché il 3 maggio il Pd decida di formare un governo con il M5s.
Comunque lo si valuti, il Movimento 5 Stelle risponde temi che sarebbero dominio della sinistra, non fosse per la miopia e l’ottusità degli attuali leader di partito.
Bonino si presenta come alfiere della serietà politica, e questo affascina molti giovani non disposti a tollerare soggetti come Di Maio o Salvini.
In molti, all’epoca, avevano fatto notare come fosse un documento ricco di buone intenzioni e cifre importanti, ma povero di dettagli.
Come chiunque abbia fatto politica e vissuto un’esperienza simile sa bene, la scissione di un partito è un’esperienza intensa e drammatica.
Quanti sono i migranti economici che arrivano sulle coste siciliane? Secondo Gentiloni, l’85%. È una percentuale che è piaciuta a tutti, da Minniti a Salvini. La realtà, però, è in disaccordo.
È vero che il bipolarismo sta tornando? E se il bipolarismo sta tornando, cosa vuol dire per Forza Italia e Partito democratico?
Potrebbe essere il tempo di tirare qualche bilancio sul governo Gentiloni, nato da molte costole di quello Renzi appena cinque mesi fa, e che vede approssimarsi la sua fine.
Ieri sera, in Francia, è andata bene. Ma non esageriamo.