Perchè la rabbia fa bene al femminismo di oggi
“Ogni donna ha un arsenale ben fornito di rabbia, potenzialmente utile contro quelle oppressioni, personali e istituzionali.”
“Ogni donna ha un arsenale ben fornito di rabbia, potenzialmente utile contro quelle oppressioni, personali e istituzionali.”
La lista degli Shitty Media Men conteneva 74 nomi di uomini famosi del mondo dell’editoria, seguiti dalla testata per cui lavoravano e dalla colpa che veniva loro imputata — da messaggi inopportuni a molestie, fino allo stupro.
Non si riesce ancora a discernere ciò che avviene in una situazione di reciproco consenso e ciò che, invece, risulta conseguenza di un’insubordinazione.
Cat Person di Kristen Roupenian, il racconto di questa settimana del New Yorker, è un pezzo di letteratura da leggere subito. Racconta della drammatica banalità del sessismo nelle nuove relazioni.
L’attacco avrebbe avuto luogo nel 1986. Spacey aveva 26 anni, Rapp 14 e per sua stessa ammissione “era evidentemente minorenne.”
Abbiamo incontrato Lourenço dopo la sua presentazione a Mare Culturale Urbano, per farci raccontare il suo viaggio e cosa attende Voices of Women.
Mentre gli Stati Uniti si interrogano sull’omertà di Hollywood dopo il caso Weinstein, in Italia preferiamo scagliarci contro le vittime. Come al solito.
L’asessualità è un orientamento sessuale definito da scarsa o nulla attrazione sessuale verso altre persone. Si stima che il 2% della popolazione mondiale sia asessuale.
Di fronte all’affermazione lessicale e concettuale di “femminicidio,” ultimamente capita sempre più spesso di sentir parlare di maschicidio.