Galleria: dalla manifestazione Como senza frontiere
Il cordone, partito dalla stazione San Giovani poco dopo le 20, ha sfilato pacifico per le vie della città, ma la tensione resta alta.
Il cordone, partito dalla stazione San Giovani poco dopo le 20, ha sfilato pacifico per le vie della città, ma la tensione resta alta.
Un luogo dal forte valore simbolico, dove la tragedia del presente si accosta agli orrori del passato.
Da ex studente di liceo classico, sono convinto dell’importanza del patrimonio storico, letterario e filosofico che lì si tramanda. Ma non esageriamo nell’elogiare i suoi “benefici effetti sulla gioventù.”
L’invito a procreare non viene da una comunità parrocchiale di paese senza rudimenti di Photoshop, ma da chi dovrebbe fornire incentivi sensati al calo delle nascite.
All’attivismo online non va negato il pregio di poter animare campagne di opinione in grado di portare davvero qualche forma di cambiamento, ma solo a livello di sensibilizzazione (e senza .org).
Cosa poteva essere fatto per evitare queste morti inutili?
Una serie di scosse, 18 alle ore 6:55, ha sconvolto il Centro Italia nella notte. La più forte, alle 3:36 del mattino, con epicentro ad Accumoli, paese in provincia di Rieti. La scossa ha travolto anche le vicine Norcia e Amatrice.
Abbiamo passato una giornata con i volontari che assistono i rifugiati bloccati a Como, dove la solidarietà cerca di vincere i malumori dei residenti e le difficoltà materiali di tutti i giorni.
Il provvedimento, a livello umanitario, è un grosso passo indietro per lo Stato italiano.