Secondo gli attivisti della Brigata Sanitaria Soccorso Rosso, che da più di un mese offre “tamponi sospesi” alla cittadinanza, si tratta di un atto intimidatorio
Ieri mattina i medici e gli infermieri raccolti sotto la sigla della “Brigata Sanitaria Soccorso Rosso” hanno trovato vandalizzato il tendone sanitario in cui da alcune settimane, in piazzale Baiamonti, sono disponibili tamponi gratuiti per tutti con la formula del “tampone sospeso.” Oltre ai tiranti divelti, sono stati fatti anche dei tagli con un coltello sul tendone. “Purtroppo non si tratta di un generico atto vandalico, si tratta di una vera e propria azione intimidatoria, rappresentativa di posizioni negazioniste, avallata anche da una certa politica che vuole mettere in discussione l’impegno di chi dal basso si prende cura della comunità, proponendo modelli di salute alternativi e sostenibili,” hanno scritto su Instagram.
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L’iniziativa, lanciata da Adl Cobas Lombardia con la partecipazione di Arci e Medicina solidale, è finanziata con una campagna di crowdfunding su Produzioni dal Basso. Proprio due giorni fa sono stati festeggiati i primi mille tamponi sospesi, resi possibili grazie alle donazioni dei singoli cittadini e di altre associazioni del mondo dell’attivismo e della solidarietà, come le sezioni locali dell’Anpi.
“Erano stati piegati a calci i paletti che tengono il tendone, per tentare di tirarlo giù,” ha raccontato Riccardo Germani, della Brigata sanitaria, a Radio Onda d’Urto. “Inoltre hanno tagliato le pareti e il tetto del tendone con un coltello. Non si tratta di una persona ma almeno di un gruppo di persone che hanno attuato questo atto intimidatorio nei confronti della Brigata sanitaria.” L’operatività del presidio sanitario non è stata comunque interrotta, e la mattina stessa dopo l’attacco sono stati fatti 45 tamponi. “Rilanceremo, perché non ci facciamo intimidire, e siamo pronti a rispondere a modo nostro, cioè realizzando un’unità mobile che porterà nei quartieri il tampone sospeso.”
Proprio ieri si è tenuta a Milano una piccola manifestazione negazionista, in Piazza 25 aprile, non lontano dal presidio sanitario di Soccorso Rosso. Uno degli organizzatori ha detto alla Stampa che “il tampone è inaffidabile, produce un sacco di falsi positivi,” mentre Tano Simonato, chef stellato famoso per le proprie posizioni negazioniste, ha annunciato che dal 15 gennaio a Milano “i ristoranti saranno tutti aperti.”
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