Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Centinaia di persone hanno partecipato ieri alla manifestazione contro la camorra “DisarmiAMO Napoli,” a tre giorni dalla sparatoria in cui è rimasta ferita gravemente una bambina di 4 anni. (la Repubblica Napoli)
In piazza anche Antonio Piccirillo, 23 anni, figlio di un boss camorrista, che ha esortato gli altri “figli di camorra” come lui a dissociarsi. “I figli dei camorristi non vivono bene e i camorristi fanno una vita di merda, da cane, quella che meritano. Sono stanco di sentirmi “figlio di”, io sono Antonio Piccirillo e voglio una vita sana per i miei figli, con dei valori veri e autentici.” (il Mattino)
Oggi lo stesso Piccirillo, in un’intervista pubblicata da Repubblica, ribadisce il concetto: “Oggi posso parlare perché ho scoperto i libri e ho capito che in certi momenti tacere è colpevole. Dire le cose è l’unico modo per essere umani.” (la Repubblica, dietro paywall)
Il sit-in è stato organizzato da diverse associazioni — tra cui Libera — e ha visto la partecipazione di numerosi politici e rappresentanti delle istituzioni locali. Meno forte, registra il Mattino, la partecipazione da parte degli abitanti del quartiere.
Anche per questo, Riccardo Rosa su Napoli Monitor parla di “propaganda e impotenza”: una manifestazione sfruttata da molti come passerella politica, e limitata a slogan retorici e facili “quando il nemico è lontano.” (Napoli Monitor)
I video delle telecamere di sorveglianza dei negozi attorno a piazza Nazionale hanno immortalato il momento dell’agguato, che aveva come obiettivo il pregiudicato Salvatore Nurcaro: il sicario l’ha inseguito in pieno giorno, sparando senza curarsi della possibilità di ferire i passanti. (Fanpage)
I familiari della bambina ferita hanno ricevuto in ospedale la visita del presidente della Camera Roberto Fico. Le sue condizioni restano estremamente gravi ma stabili, secondo i medici. (Dire / la Stampa)
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Mondo
I bombardamenti reciproci di Hamas e Israele sono continuati senza interruzioni per tutta la giornata di ieri. Le azioni di guerra sono costate la vita a 27 palestinesi e 4 israeliani. La redazione di Middle East Eye sta seguendo gli sviluppi in un liveblog, in cui sono elencati tutti gli sviluppi di ieri. (Middle East Eye)
Un portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che Israele ha schierato truppe sul confine con la Striscia di Gaza, “in standby,” in attesa di nuovi ordini, ma pronti a lanciare un’invasione di terra. (Al–Araby Al–Jadeed)
Nel corso della notte, attraverso la mediazione di Egitto e Qatar, è stato trovato un accordo per il cessate il fuoco, che è attivo dalle 4:30 di questa mattina. Malgrado gli attacchi di Israele siano stati interrotti, il governo e l’esercito non hanno ancora dichiarato niente, al momento in cui scriviamo. (Al Jazeera)
Mentre scriviamo arrivano le prime dichiarazioni su un possibile accordo per il cessate il fuoco, attivo già dalle 4:30 di mattina di oggi. (Al Jazeera)
41 persone sono morte nell’atterraggio di emergenza di un aeroplano della compagnia di bandiera Aeroflot all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. L’aereo, rientrato per problemi tecnici non specificati, ha preso fuoco durante l’atterraggio. I sopravvissuti, tra passeggeri e membri dell’equipaggio, sono 37. (BBC News)
Senza nessuna ragione apparentemente immediata, gli Stati Uniti stanno schierando una portaerei e una squadra di cacciabombardieri “in risposta a un numero di segnali preoccupanti” da parte dell’Iran, ha dichiarato John Bolton. Il consigliere alla sicurezza nazionale ha dovuto specificare che “Gli Stati Uniti non stanno cercando guerra con il regime iraniano” — perché non si direbbe — “ma siamo pronti a rispondere a qualsiasi tipo di attacco.” Ma non c’è nessun segnale che qualsiasi azione da parte dell’Iran o dei suoi alleati sia imminente, spiegano Kate Sullivan e Barbara Starr (CNN)
I democratici stanno lavorando per far testimoniare Robert Mueller davanti a Camera e Senato. Trump, che un paio di giorni fa aveva dichiarato si sarebbe rimesso alla decisione del proprio burattino, il procuratore generale Barr, ieri invece, forse preso dal panico, ha twittato furibondo che Mueller non dovrebbe poter essere interrogato. (CBS News)
Trump ha nominato il nuovo capo della Immigration and Customs Enforcement, l’ICE, l’agenzia governativa che monitora le migrazioni negli Stati Uniti, che la Casa bianca sta usando da due anni come braccio armato per terrorizzare i migranti. Il fortunato è Mark Morgan, capo del Border Patrol negli ultimi mesi di presidenza Obama che negli ultimi due anni ha assunto posizioni sempre più radicali. Morgan non solo è a favore della costruzione del muro, ma anche delle deportazioni dei migranti nelle città santuario come strumento punitivo contro le amministrazioni democratiche. (the New York Times)
Un comunicato di Boeing sembra rivelare che l’azienda fosse a conoscenza dei problemi di affidabilità degli aerei 737 Max almeno un anno prima dell’incidente della Lion Air, ma all’epoca decise di non fare assolutamente niente. (CNN)
Dopo lo scandalo internazionale causato dalla notizia, il sultanato del Brunei ha deciso di fare marcia indietro sulla pena di morte per i “colpevoli” di omosessualità. (the Guardian)
Carles Puigdemont potrà partecipare alle elezioni europee, nonostante si trovi in esilio in Belgio e rischi l’arresto se ritorna in Spagna. Secondo la Corte suprema spagnola, tutto questo non pregiudica i suoi diritti fondamentali, tra cui quello di candidarsi. (DW)
Papa Francesco, in visita ufficiale in Bulgaria, ha esortato i cittadini del paese ad essere più accoglienti nei confronti dei migranti. Un messaggio implicitamente rivolto anche al governo di Sofia, di cui fanno parte tre partiti nazionalisti anti-immigrazione. (ABC News)
Italia
Il tono del battibecco tra Lega e M5S sul caso Siri si sta alzando: sul Blog delle Stelle è comparso l’invito alla Lega a “tirare fuori le palle” e far dimettere Siri una volta per tutte; la risposta di Salvini, al termine di un comizio a Roma, è “tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. È l’ultimo avviso.” (il Fatto Quotidiano)
Intanto la posizione di Siri è aggravata da un’inchiesta di Report, secondo cui il sottosegretario leghista avrebbe acquistato una palazzina vicino a Milano con un mutuo concesso da una banca di San Marino, una compravendita segnalata dal notaio come sospetta di riciclaggio. (TGCOM)
Perfettamente allineato agli abituali attacchi di Salvini contro il conduttore, il presidente della Rai ha criticato il compenso “troppo elevato” di Fabio Fazio, definito “un problema di opportunità” per la nuova Rai. Altre opinioni interessanti espresse da Foa al Festival della Tv e dei nuovi media di Dogliani? “Bisogna incrementare la presenza di giornalisti e opinionisti cattolici in Rai. La voce cattolica non ha abbastanza rappresentanza oggi nel mondo giornalistico del servizio pubblico.” (la Repubblica)
Potrebbe esserci una svolta inaspettata sul caso Regeni: in una rogatoria della procura di Roma inviata al Cairo spunta un testimone che avrebbe ascoltato per caso un agente dei servizi segreti egiziani che parlava del rapimento del ragazzo e della volontà di “farlo sparire” in quanto sospettato di essere una spia inglese. (AGI)
Milano
Via Vittor Pisani, la strada che porta alla stazione Centrale, diventerà un viale alberato. (Corriere della Sera Milano)
Questioni di genere
Malgrado siano ancora moltissime le leggi che limitano la libertà delle donne — in particolare per chi cerca di avviare un’azienda personale, impossibile da fare senza l’approvazione del proprio marito — le donne nordcoreane stanno facendo a pezzi il soffitto di cristallo, guidando il cambiamento nella società del paese. (the Hankyoreh)
Cult
È iniziato ieri sera il mese di ramadan per più di un miliardo di musulmani in tutto il mondo. E in tutto il mondo le celebrazioni non potrebbero essere più diverse. Rawan Radwan racconta come comunità diverse celebrino questo mese per purificare il corpo e concentrarsi sulla spiritualità. Ramadan Karim! (Arab News)
Come sarebbe la vita nella campagna del New Hampshire dopo il crollo della società? Lo immagina l’ex giornalista politico Scott Conroy in un podcast narrativo da brivido, prodotto e con l’interpretazione di Rami Malek. (the Verge)
Che cos’è l’anti-imperialismo di destra? Il terrore che gli standard globali riguardino (anche) i diritti umani. È quello che involontariamente ammette Yoram Hazony in “the Virtue of Nationalism,” recentemente premiato come “libro conservatore dell’anno” (sì, è un premio che esiste.) Murtaza Hussain l’ha letto così non dovete farlo voi. (the Intercept)
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