Refugees on a boat crossing the Mediterranean sea, heading from Turkish coast to the northeastern Greek island of Lesbos,  29 January 2016.

in copertina, Migranti diretti a Lesbo, 29 gennaio 2016 / Wikimedia Commons

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Un’imbarcazione con 17 migranti a bordo è affondata al largo delle coste della Turchia nord-occidentale, causando la morte di 9 persone, tra cui 5 bambini. La rotta del Mar Egeo continua ad essere praticata nonostante l’accordo tra Unione Europea e Turchia per fermare il flusso dei migranti: nel 2018 sono state bloccate in mare più di 25 mila persone, mentre i morti sono stati 65. (Daily Sabah)

Solo pochi giorni fa, il primo maggio, il ministero dell’Interno turco aveva pubblicato dati in cui vantava i risultati del direttorato generale della gestione delle migrazioni, rivendicando un calo dei flussi del 17,6% per l’anno in corso rispetto al 2018. Dall’inizio dell’anno al 25 aprile sono stati fermati in Turchia 79 mila migranti irregolari. (Hurriyet Daily News)

Non si tratta dell’unica tragedia di migrazioni attraverso la Turchia. Sono stati ritrovati anche i resti assiderati di sei uomini che stavano cercando di passare il confine con l’Iran attraverso la provincia di Van, un’area montuosa dove le temperature possono scendere anche di molto sotto zero e sono frequenti abbondanti nevicate. (Avvenire)

Sul fronte del Mediterraneo centrale, invece, la cosiddetta “Guardia costiera libica” continua a bloccare le imbarcazioni per riportare i migranti nei centri di detenzione, nonostante la guerra civile in corso. Una di queste operazioni è stata denunciata due giorni fa dalla nave Mare Jonio, che punta il dito contro l’assistenza fornita ai libici, in maniera ufficiosa, dalle autorità italiane e maltesi — violando le convenzioni internazionali che vietano i respingimenti. (la Repubblica)

Le Nazioni Unite hanno accusato il governo ungherese di privare volontariamente di cibo i richiedenti asilo di cui sia stata respinta la domanda. Non è la prima volta che l’Ungheria viene esortata a interrompere i trattamenti disumani dei migranti che riescono a passare il suo confine iper-militarizzato — quello dov’è andato a farsi fotografare Salvini pochi giorni fa — ma anche stavolta gli avvertimenti sono stati ignorati. (DW)

In Italia, intanto, una giudice di Bologna ha smontato il pezzo centrale del dl Salvini, quello che vorrebbe privare i richiedenti asilo della residenza anagrafica. Secondo Matilde Betti, infatti, “la mancata iscrizione ai registri impedisce l’esercizio di diritti di rilievo costituzionale ad essa connessi, quali solo ad esempio quello all’istruzione e al lavoro.” Ma anche questa dichiarazione — assolutamente nel contesto dei poteri della giudice — ha fatto imbestialire il ministro dell’Interno, che l’ha accusata di “fare politica.” (il manifesto)

Ha risposto alle accuse di Salvini l’Associazione nazionale magistrati, che ha dovuto ricordare al ministro di non delegittimare la magistratura. È intervenuto anche il segretario della Cgil Landini, che ha commentato sottolineando la sospetta incostituzionalità del decreto: “Salvini deve sapere che le leggi devono rispettare la Costituzione e i giudici fanno rispettare la Costituzione.” (Adnkronos)

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Mondo

Il ciclone Fani, dopo aver portato distruzione in India, è arrivato in Bangladesh, dove ha inondato quattordici villaggi, creando un’onda che ha superato anche alcune dighe. Il ciclone sta perdendo di intensità, ma i suoi venti soffiano ancora ai 70 km orari. Sono finora 14 i morti accertati in Bangladesh, gli sfollati sono circa 400 mila. (Al Jazeera)

L’esercito israeliano ha di nuovo risposto con forza eccessiva alle proteste settimanali a Gaza. I militari hanno ucciso un uomo di trentun anni e un ragazzo di diciannove. Nel frattempo, 5 miliziani di Hamas sono stati uccisi in bombardamenti, e i media palestinesi contano tra i feriti anche un giornalista, tre medici e diversi bambini. (Al–Araby Al–Jadeed)

Nel corso di una lunga conversazione telefonica, Trump e Putin sono arrivati alla conclusione che né Trump né la Russia sarebbero stati responsabili di qualsiasi tipo di collusione per coordinare i propri sforzi nel corso delle elezioni statunitensi del 2016. E se lo dicono loro… (NBC News)


Gif di Bubble Punk.

Le autorità sudcoreane hanno dichiarato che la Corea del Nord ha eseguito dei test di lancio di missili a breve gittata. Si tratta del primo test missilistico dal 2017, quando il paese aveva sospeso tutte le dimostrazioni di forza in seguito al dialogo aperto dal premier sudcoreano Moon. (the New York Times)

La Corea del Nord probabilmente spera che il test serva a sbloccare le trattative con gli Stati Uniti. Il paese, infatti, a causa di una serie di condizioni climatiche sfavorevoli, si trova ora ad affrontare un raccolto molto magro, che costringe lo stato a ridurre ulteriormente le razioni per i cittadini. Secondo le Nazioni Unite la situazione è così grave da rendere necessario il sostegno della comunità internazionale. (BBC News)

C’è stato un altro incidente che ha coinvolto un Boeing 737. Il volo, partito da Cuba, è arrivato regolarmente a Jacksonville, in Florida, ma è slittato mentre cercava di atterrare, finendo nel vicino fiume St. John. Tutte le persone a bordo sono vive. (CNN)

Il ministro dell’Interno francese Castaner è nel mirino delle opposizioni — che ne chiedono le dimissioni — per aver accusato i manifestanti del primo maggio di aver “attaccato” un ospedale di Parigi, esagerando di molto lo svolgimento reale dei fatti. (le Monde)

Intanto la polizia parigina è sotto indagine per alcuni video che mostrano violenze e brutalità gratuite a danno dei manifestanti. (BBC News)

Italia

Tre persone, tra cui una bambina di 4 anni, sono rimaste ferite a Napoli in una sparatoria in pieno centro. Bersaglio dell’agguato Salvatore Nucaro, un pregiudicato, ora ricoverato in gravi condizioni. (la Repubblica Napoli)

Speravamo che il caso Siri si fosse chiuso con l’annuncio della richiesta di dimissioni da parte di Conte, ma la Lega non sembra intenzionata a mollare il proprio sottosegretario. È probabile che si arriverà a uno scontro diretto durante il prossimo Consiglio dei Ministri, dove però il Movimento 5 Stelle ha la maggioranza. (Quotidiano.net)

Non è da escludersi che lo scontro diretto non sia quello che la Lega voglia, però. Secondo fonti anonime leghiste “L’esecutivo è virtualmente morto,” e la prima testa da far saltare, a questo punto, sarebbe proprio quella di Conte. (il Messaggero)

Secondo un sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera, però, quasi due italiani su tre riconoscono che le accuse formulate contro Siri siano molto o abbastanza gravi. Il 71% degli intervistati ritiene inoltre che Siri dovrebbe dimettersi. Per un partito in una posizione di forza come la Lega, questa forse non dovrebbe essere la battaglia su cui far cadere il governo. (Corriere della Sera)

Vi ricordate di Rami, uno dei tredicenni che hanno sventato l’attentato su un bus nei pressi di San Donato Milanese, a cui il ministro dell’Interno Salvini aveva promesso — dopo un lungo tira e molla — la cittadinanza? “Per la cittadinanza nessuno si è più fatto vivo,” spiega invece lo stesso Rami, intervistato dall’HuffPost in occasione di un invito allo stadio da parte del calciatore Dyabala. “Mi sono stancato di parlare dell’incidente e di tutto il resto. È passato, basta. I giornalisti mi hanno fatto molte domande sceme, banali. Ora non li ascolto più. Non voglio sapere cosa dicono, basta.” (HuffPost)

A Modena la polizia ha caricato violentemente i manifestanti che si erano radunati per contestare un comizio di Matteo Salvini, che con la solita decenza da ministro li ha derisi dal palco. (Sky TG 24)

Come va l’islamofobia in Italia? A Mirandola una ragazza di religione musulmana è stata esclusa dalla palestra perché indossava il velo. (ANSA)

Cult

“Vogliamo parlare di droga?” chiede Bernie Sanders; “A me piace la coca!” esclama un bambino di dieci o dodici anni; “Dimmi tutto,” risponde Sanders; “Mi piace la Coca–Cola!” “Ah! La Coca–Cola. Meno male, ma chi sa dirmi qualcosa sulla cocaina? Chi l’ha mai vista?” Questo è solo uno dei momenti surreali di Bernie Speaks with the Community, una serie tv di fine anni Ottanta commissionata da Sanders, allora sindaco di Burlington. (Politico)

Quattro giornaliste di the Verge discutono della sessualizzazione costante dei mostri assassini dei franchise fantasy e di fantascienza. Dal Re della Notte, “chiaramente un TV Boyfriend” a thicc Thanos, senza dimenticare quanto fosse sexy Venom. (the Verge)

Ambiente

Tutte le automobili o i motocicli a diesel saranno banditi da Amnsterdam entro il 2030. Già dall’anno prossimo saranno banditi i mezzi più vecchi di 15 anni. (the Guardian)

Giornalismi

Open, il giornale online di Enrico Mentana, ha pubblicato ieri una lettera di Adriano Scianca, direttore de Il Primato Nazionale e “responsabile culturale” di CasaPound, piena di vittimismo assolutorio sul caso dello stupro di Viterbo. Ma non solo: stando allo stesso Scianca, non si è trattato di una spontanea lettera aperta, ma è stato proprio Mentana a chiedergliela. (Open via Archive / Facebook)

D’altra parte non è la prima volta che Mentana si presta a fare da megafono al neofascismo: ricordiamo il dibattito a cui ha partecipato nella sede romana di CasaPound e le interviste durante le “maratone” televisive. (HuffPost / il Fatto Quotidiano, archivi)

La narrazione vittimista però è una costante dei casi di violenza in cui restano coinvolti membri di CasaPound. Selene Pascarella, su Jacobin Italia, parla di “strategia della testuggine.”

Fondo del barile

Leonardo Da Vinci sarebbe orgoglioso di sapere che a 500 anni dalla sua morte c’è chi ne difende così strenuamente la memoria. (Twitter)

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