L’obiettivo della gamification di Pin Bike è quello di costruire una rete di relazioni tra soggetti pubblici e privati che contribuisca a un sistema economico sempre più basato sull’utilizzo della bicicletta.
Registrare il numero di chilometri percorsi in bicicletta da ogni utente per trasformarli in punti che possono essere spesi in premi. È l’idea di Pin Bike, una start–up pugliese che punta a incentivare la mobilità ciclabile attraverso un’iniziativa di gamification che coinvolge cittadini, commercianti e amministrazioni cittadine.
Il sensore e l’app di Pin Bike
Attorno al mozzo della ruota anteriore viene montato un dispositivo dotato di sensore di coppia e Bluetooth, per comunicare senza fili con l’app sul telefono, che registra le diverse statistiche di viaggio, tra cui il tempo impiegato, il tracciato e la velocità.
I dati raccolti possono essere visualizzati dall’utente attraverso l’applicazione per smartphone, che li mostra in tempo reale e mantiene tutta la cronologia delle precedenti sessioni di registrazione.
Il vantaggio rispetto ad altre app di cycling è che il sensore di Pin Bike entra in funzione automaticamente ogni volta che la bici supera una certa velocità di soglia, raccogliendo così informazioni anche quando l’app non è attiva.
Inoltre, il funzionamento combinato di sensore di coppia e GPS del telefono rende impossibile barare: è impossibile accreditarsi indebitamente dei punti attivando il dispositivo quando si è su un altro mezzo di trasporto o utilizzando dei software che falsificano la posizione restituita dal solo GPS del cellulare.
I premi
Una volta che l’utente avrà accumulato punti a sufficienza, potrà spenderli nel circuito dell’app per ritirare i premi e gli sconti messi in palio dai negozi locali oppure online aderenti al progetto.
Pin Bike è soprattutto una community: l’obiettivo della gamification è quello di costruire una rete di relazioni tra soggetti pubblici e privati che con i propri interessi commerciali crei un sistema economico sempre più basato sull’utilizzo della bicicletta.
L’obiettivo principale di Pin Bike infatti è quello di spingere la popolazione ad utilizzare sempre di più la bicicletta al posto dell’automobile, e per farlo preme soprattutto su un’attrattiva economica, ma la necessaria transizione delle nostre città verso un sistema di mobilità ciclabile non può passare semplicemente da una tendenza di mercato, deve anche essere guidato dalle istituzioni. Pin bike cerca di agevolare questo compito attraverso la raccolta e la distribuzione dei dati di viaggio degli utenti.
I dati “ciclabili”
I dati registrati dal dispositivo vengono raccolti nei server di Pin Bike, dove diventano disponibili per ogni sorta di analisi geo-statistica. Un soggetto istituzionale può utilizzare queste informazioni per migliorare il reticolo viabilistico ai ciclisti.
Ad esempio, dai dati di posizione si può scoprire quali sono le aree della città più interessate dal traffico ciclabile, dai dati di velocità e accelerazione si può scoprire quali sono dove sono localizzati gli ostacoli al traffico ciclabile (ad esempio strade o infrastrutture pericolose, mal progettate o dissestate), il tutto ovviamente filtrabile secondo le categorie degli utenti o il periodo di tempo in cui sono avvenuti gli spostamenti.
I dati geolocalizzati di Pin Bike aprirebbero la strada ad una progettazione urbana fortemente orientata ad un modello viabilistico bici-centrico e consentirebbero di individuare e rimuovere numerosi deterrenti della mobilità ciclabile.
Gli sviluppatori segnalano inoltre la possibilità di realizzare delle versioni “personalizzate” dell’app, dedicate a dei gruppi prestabiliti di fruitori come i dipendenti di un’azienda o gli studenti di una scuola. In modo il soggetto in questione può acquisire i dati ciclabili relativi alla propria utenza e mettere in palio dei premi mirati e quindi più allettanti, che siano ancora più efficaci nello spingere gli utenti all’utilizzo della bici.
Dove è attivo Pin Bike
A partire da aprile 2018 il Comune di Corato (BA) ha deciso di dare il proprio patrocinio a Pin Bike lanciando ufficialmente il progetto in città, istituendo una rete convenzionata di esercizi commerciali partecipanti e mettendo in palio come premi dei prodotti locali ritirabili direttamente dai residenti presso i negozi.
Inoltre sono già state confermate delle sperimentazioni che coinvolgeranno i comuni di Bisceglie (BT) e Ruvo di Puglia (BT), oltre agli studenti, i professori e il personale del Politecnico di Bari e dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro”.
In attesa che altre città e attività commerciali decidano di adottare l’iniziativa, Pin Bike ha comunque aperto il proprio circuito su tutto il territorio nazionale, istituendo una scelta di premi che possono essere ordinati online e consegnati all’indirizzo di domicilio del richiedente.
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Pin Bike sarà presentato il 28 novembre all’Impact Hub di Milano.
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