Gaza Massacre Screenshot

La notizia della strage di civili che stavano aspettando la consegna di aiuti umanitari, che riportavamo da Al Jazeera ieri, ha avuto sviluppi che hanno agitato la comunità internazionale. Nell’attacco sono state uccise almeno 112 persone, e si contano almeno altri 760 feriti. Nel corso della giornata l’attacco è stato condannato diffusamente da ministri e capi di governo di molti paesi del mondo:

  • Macron ha chiesto il cessate il fuoco immediato e ha espresso la propria “condanna più profonda”
  • Il ministro degli Esteri spagnolo José Manuel Albares ha ricordato che “il rispetto del diritto internazionale umanitario è obbligatorio,” e ha chiesto un cessate il fuoco “urgente”
  • Josep Borrell, che nei giorni scorsi ha progressivamente aumentato la propria pressione contro l’aggressione israeliana, ha dichiarato espressamente che “privare le persone di aiuti alimentari costituisce una seria violazione della legge umanitaria internazionale”
  • Il ministero degli Esteri qatarino ha chiesto “un’azione internazionale urgente” per fermare l’aggressione di Gaza, e il suo collega saudita ha sottolineato che la richiesta del regno perché “la comunità internazionale prenda una posizione netta per obbligare Israele a rispettare la legge umanitaria internazionale”
  • Il ministero degli Esteri turco ha accusato Israele di “un altro crimine contro l’umanità”
  • Anche dall’Italia sono arrivate pesanti condanne: Tajani ha chiesto un “immediato cessate il fuoco,” mentre Meloni ha preferito parlare di “intensificare immediatamente gli sforzi sui negoziati.”

Anche il portavoce del dipartimento di Stato statunitense Matthew Miller è stato costretto a prendere una posizione più netta in merito. Miller aveva dichiarato che “troppi palestinesi sono morti oggi” — quando un giornalista gli ha fatto notare che la sua frase diceva implicitamente che ci fosse un “numero accettabile” di morti palestinesi, Miller ha dovuto rispondere che “il numero accettabile è zero” di “palestinesi innocenti”: “Faccio la differenza con i combattenti di Hamas, ovviamente” (sic). Nonostante la condanna implicita, secondo un retroscena di Anadolu da una sessione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, gli Stati Uniti hanno bloccato una risoluzione ONU che condannasse la strage. Il portavoce di Guterres, Stéphane Dujarric, ha ripetuto la richiesta del Segretario generale ONU di implementare un cessate il fuoco permanente.

Nel frattempo, la strage continua imperterrita: nelle prime ore della mattinata altre 4 persone sono state uccise in bombardamenti nel centro della Striscia di Gaza, e altri 4 neonati hanno perso la vita per malnutrizione.


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