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in copertina, grab via YouTube

È un modello di Spot, il cane robot di Boston Dynamics, e almeno non è armato

Questo cane robot a quattro zampe pattuglierà il parco di Bishan-Ang Mo Kio, nell’area residenziale di Bishan a Singapore. Il suo compito sarà verificare che gli abitanti della città rispettino le norme di distanziamento sociali necessarie per limitare il contagio da nuovo coronavirus quando vanno al parco.

È un esperimento condotto da due rami relativamente autonomi del governo della città stato: Smart Nation, che si occupa di tecnologie di comunicazione, e National Parks, che gestisce i parchi pubblici. Il cane(?) inizierà pattugliando per le prossime due settimane il parco durante le ore meno trafficate, e sarà accompagnato da un funzionario di National Parks. Se il test dovesse essere considerato un successo, tra due settimane procederà da solo, nei momenti di maggior traffico. L’organizzazione sta anche valutando quali altri parchi potrebbero aver bisogno di cybersorveglianza.

Il cane robot, che si chiama Spot per farlo sembrare meno una macchina di guerra, è fornito di telecamere e di un software di analisi video sviluppato da GoTech. Smart Nation e National Park, tuttavia, garantiscono che il software non sia in grado di riconoscere individui specifici, e che non dovrebbe raccogliere informazioni temporanee.

Se “Spot” vi sembra famigliare è perché un prototipo della stessa linea era diventato virale nei primi video di Boston Dynamics, l’azienda acquisita e poi venduta da Alphabet, la parent company di Google a SoftBank. I video dei dispositivi dell’azienda erano diventati famosi in tutto il mondo perché fanno paura. Sono spaventosi sia quando dimostrano di saper fare parkour che quando ballano “Uptown Funk.” Durante il “CEO Council Meeting” del Wall Street Journal è stata addirittura fatta una domanda in proposito ai rappresentanti dell’azienda. La domanda non gli ha fatto molto piacere.

Non si tratta del primo uso del modello di cane poliziotto. Lo scorso anno aveva affiancato le forze di polizia del Massachusetts. Il cane robot non è completamente autonomo: ha software per evitare scontri con ostacoli e fa analisi dei dati autonomamente, ma ha bisogno comunque di un “pilota” da remoto. Ciò significa che non sostituisce immediatamente il personale umano, ma dovrebbe permettere di esporlo meno al rischio di contagio.

Un altro Spot è in fase di testing al Changi Exhibition Centre, uno spazio riconvertito a struttura di isolamento per forme leggere di Covid–19. National Parks invece non è nuova all’uso di tecnologie distopiche per controllare i propri parchi: oltre a Spot il parco Bishan-Ang Mo Kio è sorvegliato da altri 30 droni volanti.