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in copertina, foto via Facebook

Mentre il numero di casi mondiali si avvicina a 200 mila persone, è stato pubblicato lo studio dell’Imperial College che ha spaventato Trump, costringendolo all’inversione di rotta.

Il numero di casi mondiali si sta avvicinando alle 200 mila persone, compresi tutti gli stati degli Stati Uniti, dove i morti sono già 101. Il numero dei contagi è sopra i 5600, ma come sappiamo questi non sono numeri che possono essere paragonati a quelli del resto del mondo senza presupporre che le caratteristiche del sistema sanitario statunitense influiscano sul comportamento delle persone malate. È online lo studio dell’Imperial College che ha terrorizzato Trump e l’ha costretto a correre ai ripari dopo i tentennamenti iniziali, disegnando un quadro apocalittico per gli Stati Uniti. Lo studio, basato sulla diffusione del virus in Cina, Corea del Sud e Italia, proietta due numeri sconvolgenti: circa 4 milioni di morti in caso di totale inazione politica, e più di 2 milioni in caso di azione inefficace. Secondo il modello la soppressione totale — quarantena per i malati, social distancing per tutta la popolazione, chiusura di tutte le scuole e le università, e di gran parte dei posti di lavoro — funziona, ma con una grossa criticità. Interrompere la sospensione in qualsiasi momento prima che la popolazione sia vaccinata potrebbe tradursi nel ritorno della circolazione del virus.

Per capire quanto l’intero arco politico statunitense sia disarmato di fronte alla crisi: Joe Biden, ora effettivamente candidato incontrastato alle primarie democratiche, è contrario a misure che garantirebbero che il vaccino per il nuovo coronavirus avesse un prezzo sostenibile per tutta la popolazione, allineandosi al partito repubblicano — che ha ottenuto che non ci fossero misure per il contenimento del prezzo neanche nella legge sul finanziamento d’emergenza approvata alla Camera.

La situazione in Italia

Con 2989 nuovi contagi e 345 morti è stata un’altra giornata molto difficile per l’evoluzione della pandemia in Italia. A Bergamo — la provincia che conta attualmente il numero maggiore di casi positivi: 3993 — l’ospedale Papa Giovanni XXIII ha finito i posti in rianimazione, 80 in tutto. 50 pazienti in terapia intensiva sono stati trasferiti fuori dalla Lombardia, mentre alla Fiera di Bergamo è in via di allestimento l’ospedale da campo dell’Associazione Nazionale Alpini. Il dramma umano della provincia di Bergamo è difficile anche solo da raccontare: in una settimana ci sono stati 330 morti, 14 volte tanto i decessi registrati nello stesso periodo dell’anno scorso; le persone muoiono quasi sempre da sole, e non è possibile celebrare i funerali

Dovete uscire? Ricordatevi di stampare il nuovo modello per l’autocertificazione, pubblicato ieri dal Ministero dell’Interno. La novità è che bisogna dichiarare anche di non trovarsi in quarantena ai sensi dell’articolo 1 del Dpcm dell’8 marzo, e il modulo sarà firmato dall’operatore di polizia che effettua il controllo — quindi non sarà più necessario allegare un documento di identità. In tutta Italia intanto continuano i controlli e le denunce (in 24 ore sono state oltre 8 mila) per violazione dei divieti di spostamento, ma anche per la vendita di mascherine fuori legge. In Lombardia, secondo i dati forniti dal vicepresidente Fabrizio Sala e ricavati dal controllo delle celle telefoniche, il 40% della popolazione si sposta ancora “più di 300-350 metri da casa.”

Intanto, il presidente Mattarella ha firmato il decreto “Cura Italia,” con 25 miliardi di misure economiche e sanitarie per la gestione dell’emergenza. Il testo completo — 64 pagine per 127 articoli — è stato pubblicato in un’edizione speciale della Gazzetta Ufficiale. Il Corriere della Sera riassume in una serie di schede i provvedimenti più importanti, a partire dal rinvio ufficiale del referendum sul taglio dei parlamentari.