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in copertina, Austin illuminata dal SXSW 2015, elaborazione da foto CC Ed Schipul

Questa è Halibut, la newsletter musicale di the Submarine. Esce tutti i sabati mattina.

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Cos’è uscito questa settimana

Le uscite della settimana le trovate anche su Spotify in una playlist breve ma intensa. Si chiama Halibut, ovviamente.

Pufuleti – Catafratto
Un disco che si intitola Catarsi Aiwa Maxibon non può che suonare così. Un misto tra il Truceklan di In the Panchine con il suo slang di lingue diverse e un beat che ricorda quelli più cupi delle Sacre Scuole, per questo disco uscito per La Tempesta Dischi/ Legno/Misto Mame Collective/C.O.T.A. Non ricorda niente che avete già ascoltato, così come racconta Elia Alovisi nell’intervista uscita per Vice nel settembre dell’anno scorso.

Greentea Peng – Ghost Town
Un po’ reggae, un po’ soul. Ci piace.

Frah Quintale – Contento
Un nuovo pezzo di Frah Quintale che piacerà tanto ai fan di Frah Quintale.

Sneazzy – À QUOI TU JOUES
Il nuovo album di Sneazzy, ex-membro del gruppo 1995,cerca di dare un’immagine più matura a un artista che finora non era riuscito ad esprimersi al meglio. Nel complesso un bel disco di rap, dove riescono a riemergere anche gli anni passati nelle jam e nelle battle e si supera il cambiamento dovuto allo scioglimento del gruppo, e alle difficoltà di lavorare come solista dopo aver avuto un enorme successo con i 1995, così come racconta lui stesso in questa intervista per Interlude.

Nitro – RAP SHIT feat. Tha Supreme & Gemitaiz
“Io non ho pietà come i ricchi in Libia,” canta Nitro nella traccia 7 del suo nuovo album GarbAge. Questo disco aggiunge dei featuring e delle produzioni interessanti al solito Nitro, come la nota di dancehall grazie ai featuring di Ocean Wisdom e Ward21 in MURDAMURDAMURDA. GOSTOSO invece è una brasilianata tamarra, mentre OKAY?! è una bella mina con Lazza che rimane uno dei più bravi sui flow. Nitro per una volta se la prende bene e non canta solo di paranoie e pensieri suicidi.

Little Dragon, Kali Uchis – Are You Feeling Sad?
Birthh, Ivy Sole – Ultraviolet
Jhené –
B.S. feat. H.E.R.

Due cose che devi assolutamente ascoltare, dal mondo

I video di Red Bull “64bars” (Italia)
Ci piacciono gli artisti (soprattutto Marracash & Dani Faiv), ci piace che sia i beatmaker che i rapper siano riconosciuti quasi a pari livello, ci piace che siano sottotitolate perché il rap è anche da leggere, ci piace il montaggio dei video e la loro brevità.

YellowStraps (Belgio)
Alban et Yvan Murenzi sono due fratelli che vivono in Belgio. Nel 2019 vincono il Red Bull Elektropedia per il miglior gruppo emergente, hanno suonato all’Eurosonic e collaborato all’EP Morale di Roméo Elvis sul brano Assurance. Hanno appena presentato il loro nuovo lavoro Goldress, al limite tra il neo-soul e le urban vibes, un disco molto suonato che si fa attendere, da ascoltare con calma.

You Might Have Missed:

Durante la sua performance da Jimmy Fallon, il cantante reggaeton originario di Puerto Rico Bad Bunny ha indossato una maglietta in omaggio ad Alexa, una donna transgender uccisa alla fine di febbraio, si dice, per avere utilizzato una toilette femminile. La maglietta recita “Uccisero Alexa, non un uomo con una gonna”.

Vi ricordate la nuova canzone dei Gorillaz di cui vi abbiamo parlato nell’ultima newsletter? Oltre al video, anche il pezzo è stato registrato in provincia di Como, all’Edac Studio di Fino Mornasco. Davide e Andrea raccontano com’è andata in questo articolo pubblicato su Rockon.

Linkini

Il nuovo coronavirus, in Italia, sta portando al rinvio della maggior parte dei concerti previsti in questi mesi. Anche all’estero si stanno spostando un sacco di live e si sta iniziando a cancellare o a spostare anche qualche festival. È il caso del “Korea Times Music Festival,” un evento che si tiene all’Hollywood Bowl, negli Stati Uniti, che ospita artisti della scena k-pop. E qualcuno si sta chiedendo se anche festival più grossi come il Coachella non verranno rinviati a data da destinarsi. Nel frattempo il South by Southwest Festival è stato cancellato.

Sabato 29 febbraio è morta a causa di un tumore al seno Elisabetta Imelio, tra le fondatrici assieme a Eva Poles e Gian Maria Accusani dei Prozac+. La ricorda Clara Mazzoleni su Rivista Studio: “Elisabetta suggeriva un modo di essere femmina diverso, un’alternativa per chi non si sentiva miracolata dalla bellezza sovrumana di Natalie Imbruglia e delle sue amichette con la faccia pulita e il lip gloss. C’era chi litigava su quale Spice Girl essere e chi si litigava le due dei Prozac+: chi sceglieva Elisabetta, di solito, la preferiva per via del tatuaggio con i fiori che le ricopriva metà braccio, dalla spalla in giù, e per quel basso, che nelle sue mani trasformava i tormenti in qualcosa in cui era finalmente dolce sprofondare.”

Un attimo dopo esserci chiesti che fine avesse fatto Antonio Dikele Distefano l’abbiamo trovato che intervistava Marracash per gli “Esse Magazine Awards” — qualsiasi cosa siano. Per chi non lo sapesse Antonio Dikele Distefano è uno scrittore di successo e il suo masterpiece si intitola “Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti.” No, non era una battuta.

Pare sia difficilissimo intervistare Giovanni Lindo Ferretti. Per farlo quelli di Rolling Stone sono dovuti andare a Cerreto, il paese di 70 abitanti dove l’artista si è rifugiato.

Trapper italiani che non ce la stanno facendo 

Una rubrica in cui vi proponiamo un giovane artista che si è lanciato nel magico mondo della trap ma che non si fila nessuno. Per questo tocca a noi pompargli lo streaming, perché non ci costa nulla e tutti, ma proprio TUTTI, hanno il diritto di sognare di diventare il nuovo Ragazzo d’oro.

Il trapper ignoto di oggi è Daemon, pare sia del ‘99 ma di lui ovviamente non sappiamo nulla di più, se non che ama sfoggiare guantini Supreme, orologi e anellazzi di metallo. Su Spotify ha 190 ascolti mensili e un grossissimo problema: Daemon ha beccato il treno degli sciroppi colorati tardissimo e questa cosa, come dire, sembra si stia ripercuotendo sugli ascolti dei suoi pezzi e sulla sua carriera di trapper. Il suo brano più popolare su Spotify, Euphon, ha poco più di 1900 ascolti, che sono pochini se hai l’ambizione di fare il cash con la musica e non aiutano troppo nemmeno nella street credibility. Dai aiutiamolo, un ascolto non vi costa nulla.

Concertini

Vedetela così, a ottobre avrete un sacco di cose da andare a sentire.

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