Girl is using Instagram on her iPhone

Scattare una bella foto è solo l’inizio di un post di successo su Instagram. Una foto di successo, ben composta e con una bella palette, è fondamentale per far fermare una persona che altrimenti sicuramente continuerebbe a scollare l’infinita timeline di Instagram. Ma per far fermare qualcuno, per convertire una vendita o convincere qualcuno a seguirci, la didascalia è l’aspetto piú importante.

Nei mesi successivi all’elezione di Trump, mentre iniziava a emergere la percezione che Facebook e Twitter fossero pieni di propaganda neofascista, è spuntata un’espressione curiosa, che definiva Instagram come “the last good social network.” Le ragioni avanzate erano l’impossibilità di pubblicare link diretti — che mina il modello di business dei produttori di propaganda e notizie deformate — e il focus grafico incentrato sulle “cose belle.”

Come è tragicamente noto a tutti — link in bio! — Instagram è costruito per non far uscire i propri utenti. I link sono pochi, di fatti, solo uno, quello in bio. Per questo, una didascalia è due volte necessaria: non si può contare su un solo tocco per portare un lettore su un contenuto piú complesso e ragionato. Tutta l’azione, o tutta la materia, resta dentro Instagram, schiacciata nel piccolo corpo delle didascalie delle foto.

Può trattarsi anche solo di una bella frase ad effetto per Instagram, ma avere un contenuto verbale, ragionato e profondo fa la differenza.

Se ti servono frasi per il tuo Instagram e non sai come arricchire la tua foto, le opzioni sono tantissime, dai passaggi di poesie a citazioni cinematografiche, passando ovviamente per versi delle vostre canzoni preferite.

Sotto ogni post avete spazio per inserire testo fino a 2200 caratteri (il limite per gli hashtag è di 30 per post), ma una buona lunghezza è tra i 138-150 caratteri. Se avete bisogno di raccontare qualcosa di piú complesso nessuno vi impedisce di allungarvi. Gli utenti amano leggere le didascalie, in particolare quelle che sono strettamente legate al soggetto della foto, o particolarmente intimiste, che rivelano spaccature della vostra vita, o del dietro le quinte del vostro prodotto.

Un esempio da manuale di dialogo tra foto e didascalie, in una vera cura redazionale dei contenuti è Libri Belli: se vi piacciono i libri belli e usate Instagram è difficile non lo conosciate — è una collezione incredibile di libri dalle copertine bellissime, strane, massimaliste, minimaliste. Nella collezione appaiono spesso testi rari, ma anche opere minori, che hanno ricevuto la cura grafica di una bella copertina spesso per caso o per passione degli autori del progetto. Sono accompagnati da brevi descrizioni che dicono tutto quello che serve sapere: datano e contestualizzano il libro, quando possibile citano l’autore della grafica — oltre che del libro stesso, quello si vede in copertina! — e quando è possibile, anche dove poterlo acquistare!