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in copertina, il percorso di Ocean Viking, via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

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Mentre peggiorano le condizioni meteo, la nave Ocean Viking è da sette giorni in mezzo al mare, con 104 naufraghi a bordo. Ma Salvini non è al governo, quindi non troverete rumorose campagne mediatiche sulla vicenda: la “discontinuità” è ormai una parola lontana. (Avvenire / Next Quotidiano)

Lo specchio della situazione: ieri è passata vicino alla nave anche la Regata Rolex — una gara sponsorizzata dal celebre marchio di orologi, che circumnaviga la Sicilia passando tra Malta e Lampedusa. Un trimarano partecipante ha cominciato a imbarcare acqua ed è stato solertemente soccorso dalla Guardia costiera italiana. (Twitter)

Dal governo arriva un assordante silenzio. Oggi, però, è previsto un incontro al Viminale tra alcune Ong che operano nel Mediterraneo centrale (MSF, Sea Watch, Mediterranea, Sea Eye e Open Arms) e la ministra dell’Interno Lamorgese. Quest’ultima aveva annunciato l’intenzione di “aprire il Viminale alle Ong” una decina di giorni fa, ma l’intenzione sembra quella di riproporre una riedizione del “codice di condotta” minnitiano. (Twitter / Open)

Ieri Lamorgese ha incontrato invece Fathi Pashaga, ministro dell’Interno del governo libico di Accordo Nazionale. Lamorgese avrebbe “elogiato gli sforzi del collega libico per quanto riguarda la lotta all’immigrazione clandestina” (cioè detenzioni arbitrarie, campi di concentramento, torture e omicidi), affermando che l’Italia “sosterrà la Libia fornendole alcuni strumenti tecnici, attrezzature e mezzi.” Il 2 novembre scade il termine ridiscutere, eventualmente, gli accordi con Tripoli, ma qualcosa ci dice che non succederà nulla. (Speciale Libia)

Verso la Libia continuano anche i respingimenti, illegali ma permessi e incoraggiati dalle autorità europee. Ieri Alarm Phone ha denunciato il caso di un’imbarcazione con 50 migranti a bordo intercettata dalla “Guardia costiera libica” in area Sar maltese e riportata a Tripoli. I migranti sono stati portati nel centro di detenzione di Triq al Sikka, noto per le condizioni disumane e le torture. (Alarm Phone)

Intanto, come prevedibile, il Parlamento europeo ha bocciato la risoluzione che chiedeva agli stati membri di tenere i porti aperti alle Ong e promuovere un meccanismo permanente e obbligatorio di “ricollocamento.” Lo scarto è stato di appena due voti: indovinate qual è il partito che, astenendosi, è stato decisivo per la mancata approvazione? (Today)

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Mondo

Erano tutti di nazionalità cinese i 31 uomini e le 8 donne trovati morti all’interno di un containter frigorifero a Grays, nell’Essex. Gli inquirenti stanno indagando per capire se le vittime sono state fatte entrare nel container nel porto di Zeebrugge, in Belgio, o ancora prima. (the Guardian)

Un nuovo report pubblicato da Amnesty International rivela che il governo turco ha deportato illegalmente rifugiati siriani in zone di guerra in Siria, mesi prima iniziasse la propria invasione per stabilire una “safe zone.” Secondo Ankara, i rifugiati siriani che hanno accettato di tornare in Siria su base volontaria sono 315 mila — ma Amnesty sostiene che centinaia sarebbero stati costretti con la forza. Anna Shea, una ricercatrice dell’organizzazione per i diritti umani, ha definito gli annunci che i rifugiati accettino volontariamente di tornare in un paese distrutto dalla guerra “pericolosi e disonesti.” (Amnesty International)

Nei giorni scorsi ci siamo concentrati giustamente sulle conseguenze per il Rojava dell’accordo tra Turchia e Russia — ma non si tratta dell’unico fronte in Siria. L’accordo rimette in pericolo le vite delle tre milioni di persone che vivono nella provincia di Idlib. La città e la zona circostante sono completamente assenti dall’accordo tra Russia e Turchia, ma secondo l’analista Jasmin El–Gamal, privatamente la Turchia avrebbe dato il via libera alla conquista da parte delle milizie di Damasco della provincia. (Middle East Eye)

Continuano le proteste in Iraq: gruppi di contestatori, in anticipo sulle proteste previste in giornata, sono riusciti a raggiungere la Zona verde, la zona internazionale e governativa di Baghdad, isolata dal resto della città. La polizia ha cercato di disperdere la folla usando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua calda. Al termine delle preghiere di oggi sono previste grandi proteste in tutti i centri del paese, che si estenderanno probabilmente anche nella zona diplomatica della capitale, a questo punto. (Al–Araby Al–Jadeed)

https://twitter.com/thestevennabil/status/1187511711785349120

In un messaggio alla nazione trasmesso in tv, il presidente libanese Michel Aoun ha annunciato l’apertura al dialogo da parte del governo con i leader delle proteste. Il presidente ha dichiarato che le proteste non riusciranno a far cadere il governo, ma ha annunciato nuove misure per contenere la corruzione, che ha “mangiato il Libano fino alle ossa.” Dalle strade, però, la risposta all’apertura di Aoun è stata negativa: l’unica cosa che può fare Aoun per soddisfarli è dimettersi. (Al Jazeera)

Un retroscena di Gordon Lubold e Nancy A. Youssef rivela che la Casa bianca sta considerando di cancellare sostanzialmente il ritiro delle truppe dalla Siria, riportando almeno 500 soldati, dozzine di carri armati, e altro equipaggiamento nel paese, solo pochi giorni dopo il trasferimento di truppe e mezzi in Iraq. (the Wall Street Journal)

Come risolvi lo scandalo delle indagini condotte dal procuratore generale Barr sulle origini dell’indagine sulla collusione tra comitato elettorale di Trump e il Cremlino? Semplice: si apre un’indagine criminale sul caso, così il dipartimento di Giustizia può continuare a fare il lavoro degli avvocati difensori del presidente nel contesto della legge. (the New York Times)

Michelle Bachelet ha annunciato che l’alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani invierà una missione in Cile per verificare casi di violazione dei diritti umani. L’annuncio di Bachelet, due volte presidente del Cile, è arrivato poche ore dopo la denuncia della ONG locale Istituto nazionale per i diritti umani in Cile, che ha annunciato di aver ricevuto segnalazioni di tortura e violenza sessuale da parte della polizia contro le persone arrestate nel corso delle violenze. (the Guardian / telesur)

Ci risiamo: mentre l’Unione europea valuta che estensione dare alla Brexit — sembra sarà di tre mesi, ma la Francia vorrebbe un’estensione più breve, Boris Johnson è tornato a suonare la campana delle elezioni anticipate. Per ottenerle, però, il Primo ministro ha bisogno del supporto dei due terzi del parlamento. La posizione del Labour non è cambiata, nel frattempo: per supportare il ritorno al voto, dev’essere prima messo a legge che il Regno Unito non uscirà, a prescindere, senza accordo. Per qualche motivo ? il governo continua a essere sordo alla richiesta dei laburisti. (BBC News)

Eventi

Sta per iniziare la terza stagione di Chiamando Eva, il nostro podcast su femminismo e questioni di genere: la prima puntata sarà dal vivo mercoledì prossimo in Santeria Paladini 8 a Milano, ospiti speciali Lumpa e Jonathan Bazzi. Non mancate, e mettetevi in pari con le puntate arretrate. (Facebook / Spotify)

Italia

Si chiude oggi la campagna elettorale in Umbria, particolarmente notevole sul piano nazionale per l’esperimento di presentare la nuova coalizione M5S–Pd anche a livello locale. Questa mattina, a Narni, si terrà un “evento di coalizione,” con Conte, Di Maio, Speranza e Zingaretti per “spiegare la Finanziaria, che rispetta le promesse,” ha detto Di Maio. Anche per Zingaretti si tratta di una “manovra coraggiosa che può iniziare a costruire speranze.” Non dovrebbe esserci, invece, nessuno di Italia Viva. Il candidato alla giunta regionale dell’Umbria che ha messo d’accordo i due partiti è VIncenzo Bianconi. L’evento non è formalmente collegato alla sua campagna elettorale, ma è evidente si tratti di un rush finale. (la Repubblica)

La possibilità di successo di Bianconi sono molto magre, e secondo sondaggi che circolano dietro le quinte la coalizione di governo in Umbria potrebbe andare sotto anche di dieci punti. Secondo fonti grilline di Amedeo La Mattina l’obiettivo sarebbe salvare il salvabile, e di accontentarsi di perdere per il 4%. (Next Quotidiano)

Oggi è la giornata dello sciopero generale dei trasporti, dalla metropolitana agli aerei. Trenitalia e Trenord stanno scioperando dalle 21 di ieri, fino alle 21 di oggi. A Milano, ATM sciopera dalle 8:45 alle 15 e dalle 18 al termine dei servizi coi mezzi di superficie; la metropolitana invece si fermerà oggi alle 18. I dipendenti di Alitalia sono fermi tutto il giorno, il personale Enav, Anpac e altri locali si fermeranno per qualche ora nel corso del pomeriggio. (Fanpage)

Non sono ancora stati arrestati i due uomini responsabili dell’omicidio di Luca Sacchi, ucciso con un colpo di pistola mentre cercava di recuperare la borsa appena rubata alla fidanzata. I due uomini, di cui per ora è noto solo l’accento romano e la vettura, una Smart bianca, si sono dati alla fuga dopo che uno dei due aveva aperto il fuoco. (la Repubblica Roma)

Milano

Ehi, bella idea: se invece di abbattere lo stadio Meazza per costruirne uno nuovo tenessimo in piedi nello stesso quartiere due stadi? L’ipotesi, che prevede una non meglio specificata “rifunzionalizzazione” dell’impianto attuale, piace anche al sindaco Sala, oltre che alle due società sportive. (la Gazzetta dello Sport)

Friendly reminder: i progetti per un nuovo stadio, per ora, significano soprattutto gentrificazione e cementificazione.

Cult

Questo dipinto dell’artista americano Gari Melchers, rubato dai nazisti, è stato ritrovato dall’FBI in un museo di New York. (DW)

Vi abbiamo già linkato ieri il confronto tra Ocasio–Cortez e Zuckerberg, ma continuiamo a parlare della deposizione alla Camera del fondatore di Facebook: in particolare, vogliamo parlare di quel taglio di capelli? Secondo più di una persona sarebbe un tributo alla pettinatura di… Giulio Cesare. (Zuckerberg si dice grande appassionato della storia della Roma antica) (Dazed)

Questi fossili rivelano come i mammiferi hanno conquistato il mondo dopo l’estinzione dei dinosauri. Su Science il paleontologo Riley Black analizza una collezione di fossili emersi in Colorado, che raccontano una storia lunga un milione di anni, e di come il pianeta e la biosfera hanno reagito all’estinzione di massa dei dinosauri. (Science / un riassunto su Gizmodo)

Ambiente

Piegato dalla siccità, lo Zimbabwe ha deciso di vendere — probabilmente alla Cina — una trentina di elefanti. Lo Zimbabwe ospita la più larga popolazione di elefanti dell’Africa, ma la siccità ha già causato la morte di decine di animali nei parchi nazionali del paese. (BBC News)

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Gif di Sherchle

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