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in copertina, foto via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Primo leader europeo a incontrare Conte nella sua reincarnazione giallorossa, Emmanuel Macron si è detto d’accordo con un meccanismo di redistribuzione dei richiedenti asilo coordinato dalla Commissione europea e anche con la proposta italiana di applicare sanzioni economiche ai paesi che rifiutano l’accoglienza. Il presidente francese non ha mancato anche di ribadire la distinzione tra migranti con diritto d’asilo e migranti “economici”, che devono essere rimpatriati “il prima possibile.” (la Repubblica)

(Friendly reminder: questa discriminazione non ha senso.)

Se volete recuperare la conferenza stampa congiunta, potete farlo qui:

Conte ha detto che sull’immigrazione l’Europa deve “voltare pagina” in direzione di una “gestione strutturale e non emergenziale,” ferma restando la guerra al traffico di esseri umani. (Nessuna parola sull’unica soluzione che potrebbe realizzare tutto questo: canali legali di immigrazione e libertà di movimento.) (Rai News)

Secondo il presidente del Consiglio, quella mostrata da Macron è un’apertura “mai avuta prima.” La strada per una vera concertazione europea sulla distribuzione dei richiedenti asilo è però ancora molto lontana, e dovrà passare innanzitutto dal summit di Malta del 23 settembre. (TGCOM 24 / il manifesto)

Mentre Conte incontrava Macron, la ministra dell’Interno Lamorgese vedeva il proprio omologo tedesco Seehofer, sempre per parlare di immigrazione. L’incontro è stato definito semplicemente “proficuo.” (Agenzia Nova)

Intanto, la nave Ocean Viking ha soccorso altri 73 migranti da una barca sovraffollatta al largo della Libia. A bordo ora ci sono 182 persone, in attesa dell’assegnazione di un porto sicuro. (Fanpage)

Mondo

La corsa tra Blu e bianco e Likud non è ancora finita — è in corso lo spoglio degli ultimi voti, quelli in “doppia busta,” di diplomatici, forze di sicurezza, carcerati e degenti ospedalieri — e le due forze sono ancora sostanzialmente pari. L’ultimo aggiornamento, delle 5:17 di mattina, vede Gantz in leggero vantaggio su Netanyahu, con 1035635 voti contro 1010246. (the Times of Israel)

Secondo fonti interne del Likud Netanyahu sarebbe pronto a proporre un governo di coalizione con Blu e bianco. Nella proposta ci sarebbe anche una “premiership a rotazione,” in cui Netanyahu e Gantz si alternino nel ruolo di Primo ministro. Netanyahu vorrebbe andare per primo, in questa rotazione (lol), e non gli dispiacerebbe se Gantz volesse spezzare il proprio partito, tagliando i ponti con la forza di centro Yesh Atid, con cui Netanyahu governò nel trentatreesimo governo e che fu protagonista della crisi di governo che portò ad elezioni anticipate nel 2015. (the Jerusalem Post)

La campagna elettorale di Justin Trudeau è stata colpita da un nuovo scandalo: il Time ha pubblicato una foto del 2001, di una festa a tema “Mille e una notte” della scuola privata dove insegnava, in cui Trudeau è raffigurato in trucco brownface. Trudeau ha ammesso di essere lui nella foto, e si è scusato, dicendo che era stata “una cosa stupida.” No: era stata una cosa razzista. (Time / NPR)

Secondo una fonte di David Martin nella difesa statunitense, l’attacco agli stabilimenti petroliferi sauditi sarebbe stato approvato da Khamenei in persona, ma solo a condizione che l’attacco fosse organizzato in modo da rendere complessa, se non impossibile, dimostrare la responsabilità iraniana. Secondo la fonte immagini satellitari — che il Pentagono non ha reso pubbliche, però — mostrerebbero i guardiani della rivoluzione fare preparativi per l’attacco nella base aerea di Ahvaz, nel sud dell’Iran. (CBS News)

L’Arabia Saudita ha cercato di dimostrare che l’Iran fosse autore dell’attacco, mostrando i resti dei missili lanciati sui propri stabilimenti petroliferi. Ma dalle lamiere messe in mostra dal ministero della Difesa saudita sembra impossibile ricostruire l’origine dei droni. (DW)

Intanto, Trump ha trovato il successore di Bolton alla Sicurezza nazionale: è Robert O’Brien, un funzionario che si è distinto per le proprie idee “da falco,” simili a quelle di Bolton, ma molto più fedele al presidente. Si preconfigura per la prima volta nell’amministrazione Trump — dove hanno occupato il posto alla Sicurezza nazionale già in tre — una situazione in cui non c’è nessuno a frenare gli impulsi muscolari di Trump. (the New York Times)

L’Unione Europea si è stufata delle proposte evanescenti di Boris Johnson. Il Primo ministro finlandese Rinne, il cui paese è attualmente in carica alla presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, ha dichiarato che il Regno Unito ha tempo fino alla fine di settembre per proporre “in forma scritta” una propria proposta alternativa al sistema del backstop in Irlanda. Oltre quella data, “sarà finita.” Poche ore prima era emersa la notizia che Johnson sarebbe stato sorpreso dalla quantità di controlli che sarebbero stati necessari secondo la propria stessa proposta per il confine irlandese. Insomma, ci sono buon presupposti. (the Guardian)

Stati Uniti e Cina sarebbero vicini ad un accordo almeno “ad interim” per mettere in pausa la guerra dei dazi. L’accordo prevederebbe l’acquisto da parte della Cina di più prodotti agricoli statunitensi, Trump in cambio posporrebbe l’aumento dei dazi, e allenterebbe le restrizione contro Huawei. (South China Morning Post)

Italia

Siamo sorpresi, non riusciamo davvero a trovare una spiegazione, ci sembra inconcepibile che una senatrice di Forza Italia, Donatella Conzatti, abbia deciso di unirsi a Italia Viva, la nuova formazione di Matteo Renzi. (Adnkronos)

Gif di RETRO-FIEND

Ma come cambia la geografia del Pd dopo la scissione? Dal Friuli alla Sicilia, la situazione è molto variabile da regione a regione. Nella maggior parte dei casi, però, non si registrano capovolgimenti di fronte significativi. (AGI)

Ma le operazioni parlamentari non sono un’esclusiva di Renzi: sarebbero in molti nel Movimento 5 Stelle a stare valutando lo strappo, formando un gruppo parlamentare in supporto al governo Conte bis separato dai protagonismi di Di Maio, visto come ingombrante e compromesso con la precedente esperienza di governo. Intanto Conte è a caccia di almeno 15 senatori “responsabili,” in modo di neutralizzare eventuali aggressioni renziane alla maggioranza. (il Messaggero)

Cult

Nessuno:
I francesi: fidatevi, quella storia della donna più vecchia del mondo morta a 122 anni nel 1997 era 100% vera e assolutamente non una truffa. (BBC News)

La marina militare statunitense ha ammesso che i video di Tom DeLonge — sì, il cantante dei Blink-182 che si è reinventato come ufologo — ritraggono davvero oggetti volanti non identificati, o per lo meno “fenomeni non identificati,” come si usa dire ora. Ma ci dispiace deludervi, probabilmente non sono alieni. (Motherboard)

Negli ultimi due giorni è circolato online, partendo da Weibo, un video che sembrava mostrare una specie di “mostro di Loch Ness” nel fiume cinese Yangtze. Il video aveva scatenato le teorie più disparate, chi pensava si trattasse solo di una parte di un essere vivente ancora più grande, chi teorizzava si trattasse di un mutante nato per l’inquinamento del fiume. Purtroppo, invece, era un pezzo di tubo di tela molto lungo. (Nextshark)

https://youtu.be/c4xRokjH2tk

Oh no, anche la Corea del Nord starebbe sviluppando la propria criptomoneta. (VICE)

Disegni microscopici che sembrano occhi rossi, trucchi d’avanguardia, lenti a contatto colorate esotiche: gli occhi sono il nuovo campo di battaglia di Instagram. (Dazed)

Immagine via Instagram, @luchiapuig

Salute

Dopo una serie di morti sospette negli Stati Uniti, il governo indiano ha deciso di bandire le sigarette elettroniche, citando come motivazione i “rischi per la salute dei più giovani.” Il divieto dovrà essere approvato dal Parlamento prima di diventare effettivo. (Indian Express)

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Gif di Wildlife Reserves Singapore

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