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in copertina, foto via Facebook

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Boris Johnson ha vinto la corsa alla leadership conservatrice, e guiderà ora il partito — e il governo, finché non cade. Johnson ha vinto con 92 mila voti, su 138.809 scrutinati. Lʼex ministro degli esteri e sindaco di Londra ha già annunciato che mira a portare a termine la Brexit entro il 31 ottobre “vivi o morti” — con un mandato ottenuto da un numero di elettori pari a una città di provincia italiana. (BBC News)

“Zio, energizzeremo questo paese!”

Nel pomeriggio di oggi Johnson dovrebbe essere nominato Primo ministro. Se la coalizione di governo avrà davvero la faccia di accettare un rimpasto con un cambio di politiche così brusco, evitando così il ritorno al voto, il futuro del Regno Unito — e per riflesso anche del resto del blocco europeo — sarà stato deciso dallo 0,4% degli elettori britannici. (Sky News)

Johnson avrebbe vinto comunque la guida del proprio partito — anche se per sfinimento — ma si è giocato con particolare sicurezza la possibilità di rinegoziare i termini di uscita dall’Unione europea. Ma in un’intervista tenutasi un’ora dopo la sua proclamazione, il vicepresidente della Commissione europea Timmermans chiariva che non ci sarebbe stato nessuno spazio per ritrattare. Insomma, il sogno di Johnson è durato meno di un’ora. (the Independent)

James Wright sottolinea come Johnson non sia soltanto una figura problematica per le sue dichiarazioni, o per aver votato per austerità, guerra e privatizzazioni. Johnson è anche un violento, fisicamente e ideologicamente, che nel 1990 cospirava per far spaccare le costole a un giornalista, e che nel 2017 aveva commentato che non c’era nessun problema in Libia, che poteva diventare un resort di lusso una volta che “fosse stata ripulita dai cadaveri.” (the Canary)

Claire Heuchan accusa i media britannici di aver costruito attorno a Johnson la narrativa di un personaggio eccentrico e un po’ strano, quando invece dovevano sottolineare le sue posizioni pericolose e retrograde mentre proseguiva nella propria ascesa politica. Ora che il partito conservatore è nelle sue mani, le conseguenze della costruzione del mito di Johnson, però, saranno pagate da minoranze e donne. (HuffPost)

Secondo Rafael Behr il Regno Unito deve prepararsi a un lungo periodo di cattivo governo: Johnson può essere “inadeguato per il proprio ruolo; ma non per questo non sarà efficace a tenerselo.” (the Guardian)

Centinaia di persone legate al gruppo indipendentista All Under One Banner sono scese in strada a Glasgow per protestare contro la nomina di Johnson. Gli indipendentisti scozzesi chiedono nuove elezioni, nella speranza che unʼalleanza tra SND e Corbyn renda possibile tenere un secondo referendum per l’indipendenza scozzese. (the Scotsman)

Secondo fonti dell’HuffPost britannico Corbyn non chiederà immediatamente un voto di fiducia. Il leader laburista non vuole procedere finché non è certo che i ribelli tra i Tories siano pronti a sfiduciare il governo: farlo sopravvivere a un voto di fiducia appena eletto sarebbe solo un favore politico. (HuffPost)

Il panorama politico britannico non è mai stato così caotico, per cui prevedere i risultati delle prossime elezioni è quasi impossibile in questo momento. Una cosa è certa: Boris Johnson sarebbe un Serpeverde, se fosse a Hogwarts: lo dice un sondaggio di YouGov.

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Mondo

Al primo voto di fiducia per il proprio governo, Pedro Sánchez non è riuscito a formare una maggioranza, con 124 voti a favore rispetto ai 176 di cui aveva bisogno. Malgrado l’offerta di un posto da vice prima ministra a Carmen Calvo, Podemos si è astenuto dal voto, invece di votare con i socialisti. Nei prossimi giorni si voterà di nuovo, e questa volta Sánchez non avrà più bisogno dell’approvazione di più di metà della camera, ma solo una maggioranza relativa — che comunque ieri non avrebbe avuto, però. (El País)

L’assemblea nazionale francese ha approvato con 266 voti a favore il CETA, l’accordo commerciale tra Canada e Unione europea. Il voto ha ricevuto forti critiche sia da destra che da sinistra, e ha scosso anche il partito di Macron — sono in molti a ritenere che sia una minaccia per il settore agricolo e per l’ambiente. Secondo funzionari europei, però, l’accordo, che prevede tariffe zero tra Canada e blocco europeo, porterà a un aumento del 15% delle esportazioni. (France 24)

Cina, Russia, Regno Unito, Francia, Germania e l’Unione europea si riuniranno a Vienna questa domenica per discutere se l’accordo nucleare con l’Iran può essere salvato, e in che misura. Malgrado le tensioni con le petroliere di settimana scorsa, è importante sottolineare che lo sforamento dei limiti di arricchimento dell’uranio non rendono l’Iran pericoloso: il paese in questo momento ha raggiunto livelli di arricchimento del 4,5%, molto al di sotto del 90% necessario per produrre testate nucleari. (Al Jazeera)

La televisione di stato siriana ha denunciato due nuovi attacchi israeliani nei pressi delle alture del Golan, uno nei pressi di Quneitra e l’altro a Tel al-Hara. L’obiettivo erano di nuovo le milizie supportate dall’Iran che operano nella zona. Negli ultimi anni Israele ha bombardato la Siria centinaia di volte per colpire le milizie legate all’Iran e a Hezbollah, che rappresenterebbero una minaccia ai propri confini. (the Jerusalem Post)

Migliaia di rifugiati palestinesi hanno manifestato a Beirut, in Libano, per criticare la stretta del ministero del lavoro contro il “lavoro illegale straniero.” Malgrado la permanenza nel paese da decenni, i rifugiati palestinesi vivono ancora isolati nel paese, costretti in campi profughi (la scorsa estate abbiamo pubblicato un reportage in 5 puntate al riguardo). Ora il ministero del lavoro ha ordinato controlli a tappeto per verificare i permessi di lavoro di tutte le persone non–libanesi, costringendo dozzine di attività a chiudere. (Middle East Eye)

Organizzarsi funziona: nei raid terroristici dell’ICE, in cui l’agenzia contava di arrestare 2000 migranti senza documenti, sono riusciti solo 35 arresti. Secondo il direttore pro tempore dell’ICE Albence la causa del basso numero di arresti è stata la grande attenzione che è stata dedicata ai rastrellamenti. Malgrado si siano rivelati fallimentari, i raid sono comunque riusciti a terrorizzare i migranti che vivono nelle grandi città statunitensi. (CNN)

All’ultimo minuto, Robert Mueller ha chiesto di essere accompagnato nella propria deposizione alla Camera dal proprio vice, Aaron Zebley. Zebley non sarà sotto giuramento e non potrà parlare, ma affiancherà Mueller per aiutarlo a rispondere alle domande. Il procuratore speciale deve rispondere riguardo a due anni di indagini, ricordandosi cosa sia stato rivelato al pubblico e cosa no, per cui la presenza di un assistente è assolutamente comprensibile. (the New York Times)

Come farebbe ogni persona che non ha niente da nascondere, Trump si prepara ad andare in tribunale pur di impedire ai democratici di mettere le mani sopra le sue dichiarazioni dei redditi. Chissà cosa c’è scritto sopra. Secondo la difesa di Trump la legge dello stato di New York che permetterebbe ai democratici della Camera di visionare le sue carte sarebbe incostituzionale. (Politico)

Mentre il presidente cerca di nascondere come spende i propri soldi e quanti ne ha, la sua amministrazione torna all’attacco delle persone che ricevono e fanno affidamento sui food stamp, il sussidio per acquistare generi alimentari rilasciato per aiutare chi è in difficoltà. Il dipartimento dell’Agricoltura ha pubblicato una proposta con nuovi prerequisiti per accedere al programma che, se approvata, negherebbe l’accesso al sussidio a più di tre milioni di persone, sui 38 milioni che attualmente lo ricevono. (the New York Times)

Il portavoce del ministero della Difesa cinese Wu Qian ha dichiarato che le manifestazioni violente a Hong Kong minacciano il modello di “una Cina due sistemi,” e ha avvisato che, se fosse necessario, l’esercito cinese potrebbe intervenire a Hong Kong per mantenere l’ordine — ma, sottolinea Wu, la richiesta dovrebbe arrivare dall’amministrazione della città. (South China Morning Post)

Italia

Con una diretta Facebook (ovviamente) il presidente del Consiglio Conte ha annunciato che il governo scioglie le proprie riserve sulla Tav, dicendo che non farla costerebbe molto di più che farla. La decisione, derisa dal Pd, da sempre a favore dell’opera, è una vittoria per Salvini, proprio alla vigilia dell’informativa in Parlamento sul Russiagate. Conte ha cercato di tranquillizzare Di Maio, riferendosi che sull’opera “il Parlamento è sovrano,” ma una maggioranza per bloccare la costruzione della Tav in parlamento non c’è. (Facebook / la Repubblica)

Ma non era stata fatta unʼanalisi costi-benefici che diceva esattamente il contrario di quello che ha detto Conte, giudicando lʼopera negativa per diversi miliardi? E Toninelli mica ha licenziato solo due giorni fa lʼunico esperto che si era rifiutato di votarla? (il Post, 13/02/2019, il Sole 24 Ore)

Danilo Toninelli, che farebbe il ministro dei Trasporti, ieri ha dovuto incontrare le sigle sindacali per lo sciopero di oggi dei trasporti, e non ha ancora commentato pubblicamente la notizia. (Danilo Toninelli, su Facebook)

Si rincorrono ovviamente le voci sulle sue dimissioni: il ministro avrebbe minacciato di fare un passo indietro per poi accettare la linea di governo. (HuffPost)

Per capire quanto il Movimento 5 Stelle sia isolato sulla Tav basta notare che Nicola Zingaretti e Giorgia Meloni hanno reagito alla notizia esattamente allo stesso modo:

Ma il voto parlamentare, proprio perché tanto non ci sono margini per una maggioranza no-Tav, consentirà al Movimento 5 Stelle di salvare almeno parzialmente la faccia. Poco dopo lʼannuncio di Conte, Di Maio ha scritto su Facebook a caratteri cubitali che il Movimento resta contrario alla Tav, ma senza sconfessare la posizione contraria del proprio stesso presidente del Consiglio e appellandosi blandamente a un voto parlamentare che si sa già di perdere. (Facebook)

Non è lʼunico contentino che questa settimana il Movimento 5 Stelle darà alla Lega: oggi il Parlamento inizierà a votare la fiducia sul decreto sicurezza bis, che al massimo domattina diventerà legge. Il decreto inasprisce ulteriormente le misure repressive volute da Salvini contro chi salva i migranti nel Mediterraneo. (Fanpage)

E sempre oggi Giuseppe Conte andrà in Senato a fare lʼavvocato difensore di Salvini — che fino a ieri non ha confermato se sarebbe stato presente o no, ma a quanto pare non ci sarà — sul caso dei finanziamenti russi. Non ci saranno grandi sorprese: Conte difenderà Salvini e il governo senza parlare direttamente di Savoini e della trattativa, ribadendo la posizione “atlantista” dellʼItalia. (laPresse / HuffPost / la Repubblica, dietro paywall)

Le proteste sono servite: la Commissione Giustizia del Senato ha rinviato a settembre la discussione sul Ddl Pillon, che dovrà essere riscritto considerando le critiche emerse in questi mesi. Ma è una vittoria solo parziale: il relatore sarà lo stesso Simone Pillon. (la Repubblica)

Il ministro degli Esteri Moavero Milanesi ha chiesto il rilascio immediato del peschereccio italiano sequestrato ieri dalla Guardia costiera libica. A bordo del peschereccio, di Mazara del Vallo, ci sono sette uomini, e non sono ancora chiare le ragioni del sequestro, avvenuto nel golfo della Sirte. (Rai News)

“Sento che un ciclo si è definitivamente concluso, anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo.” Così Raffaele Cantone ha annunciato le proprie dimissioni dalla presidenza dellʼAutorità nazionale anticorruzione, per ritornare in magistratura. Incerto a questo punto il futuro dellʼAnac, per cui lʼattuale governo — in particolare la Lega — non ha mai mostrato nessuna simpatia. (Anac / il Fatto Quotidiano)

Milano

Il Comune ha deciso lʼelenco delle zone in cui sarà applicabile il cosiddetto “Daspo urbano.” La palla ora passa al Consiglio Comunale, che dovrà ratificare la decisione. (Milano Today)

Il Daspo urbano è un provvedimento repressivo che non ha nulla a che vedere con la sicurezza. Perché? Ne abbiamo parlato poco tempo fa in una puntata di Trappist.

Tech

Comunicazione di servizio: se usate Windows o Linux dovreste disinstallare subito VLC: un problema di sicurezza nell’app di riproduzione video potrebbe permettere ad hacker di prendere il controllo del vostro computer. (Gizmodo)

Ambiente

Se credete che la destra italiana sia miserevole, pensate a quella francese che non ha trovato di meglio da fare che bullizzare Greta Thunberg, definendola “guru dellʼapocalisse” e boicottando il suo discorso allʼAssemblea nazionale, con critiche serissime come quella di aver marinato sistematicamente la scuola. (BBC News / Euronews.it)

Thunberg ha replicato alle critiche in maniera molto semplice: “Non siete obbligati ad ascoltare noi, ma siete obbligati ad ascoltare i dati scientifici.” Riguarda tutto il dibattito qui:

Musica

Il gruppo libanese Mashrou’ Leila sta ricevendo minacce di morte e rischia di non poter suonare al concerto previsto per il nove agosto a Byblos per uno scandalo causato dall’uso di un’immagine della vergine Maria in una grafica. Il Catholic Information Centre, un gruppo che lavora con lo stato libanese per censurare le arti (sì), ha definito la band un “pericolo per la società.” I Mashrou’ Leila sono spesso al centro di scandali per le loro posizioni progressiste su questioni di genere e libertà di religione. (Al–Araby Al–Jadeed)

Fondo del barile

Trump, in un momento di particolare lucidità, ha dichiarato che se volesse potrebbe far finire la guerra in Afghanistan in una settimana, “facendolo sparire dalla faccia della Terra.” L’ipotesi del genocidio non è stata presa benissimo dal governo afgano comprensibilmente, che ha chiesto spiegazioni riguardo la dichiarazione, “alla luce del rapporto sfaccettato tra Stati Uniti e Afghanistan.” (CNN)

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Gif di jjjjjhon

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