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in copertina, foto di Sea-Watch Italia, via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Mentre la Sea Watch 3 resta bloccata al limite delle acque territoriali italiane davanti a Lampedusa, nel pomeriggio di ieri, in seguito a un’ispezione medica, sono state fatte sbarcare 10 persone, 7 bisognose di cure urgenti — tra cui due bambini con meno di un anno — e tre accompagnatori. (Mediterraneo Cronaca)

In un video pubblicato su Twitter da Sea Watch Italy Giorgia Linardi riporta la testimonianza di uno dei naufraghi raccolti dalla Sea Watch, costretto a seppellire cadaveri per preparare il centro di detenzione dove era imprigionato alla visita di operatori esterni. (Twitter)

Il ministro dell’Interno intanto ha annunciato di aver firmato, insieme ai ministri Toninelli e Trenta, il divieto di ingresso per la nave umanitaria, come previsto dal nuovo “decreto sicurezza.” (Matteo Salvini / Twitter)

Ma allora come si sblocca la situazione? Secondo Salvini “possono restare lì anche fino a Capodanno,” mentre dal presidente del Consiglio e dal resto del governo non arriva nessun commento. Ma anche il Pd è in silenzio stampa: se cercate sui profili social del segretario Zingaretti non troverete traccia della vicenda. (Quotidiano.net)

Salvini è tornato a definire la Libia un “porto sicuro” — poco importa se poche settimane fa lui stesso avesse ammesso che non lo era — ma la realtà lo smentisce. Avvenire riporta testimonianze e prese di posizioni che dimostrano perché per Sea Watch 3 tornare indietro semplicemente non è un’opzione. (Avvenire)

C’è silenzio anche da parte degli altri paesi europei: due giorni fa Emmanuel Macron, reduce dal summit dei paesi mediterranei a Malta, ha criticato su Twitter le “soluzioni” del governo italiano sulla questione migratoria, ma non si è pronunciato esplicitamente sul caso Sea Watch. In Germania, sono almeno 12 le città che si sono dette disponibili ad accogliere i naufraghi — ma senza l’iniziativa del governo federale non si può far nulla. (Twitter / Die Welt, in tedesco)

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Mondo

Malgrado la sospensione della legge sull’estradizione, gli organizzatori delle proteste dei giorni scorsi promettono di non fermarsi, e nel corso della giornata di oggi si terrà una nuova manifestazione per chiedere le dimissioni della capa esecutiva di Hong Kong Carrie Lam Cheng Yuet-ngor. (Bloomberg)

Il governo ha tempo fino al prossimo luglio per approvare la legge. In caso contrario, il testo dovrà ricominciare l’iter per l’approvazione da capo. Sempre ammesso che dopo questo fallimento il governo regga: le pressioni contro Lam potrebbero non arrivare solo dai contestatori, ma anche dalla Cina. (South China Morning Post)

Alwaleed Sayed Ahmed, il procuratore generale ad interim del Sudan, ha annunciato che il processo contro Omar al–Bashir potrebbe iniziare già la settimana prossima, con le accuse di corruzione e di possesso di moneta estera. Al–Bashir è accusato anche di riciclaggio, di aver finanziato il “terrorismo,” e di aver ordinato l’uccisione di manifestanti. (Al Jazeera)

Il ministero degli Esteri iraniano ha convocato l’ambasciatore britannico a Teheran per discutere le dichiarazioni del segretario agli Esteri britannico Jeremy Hunt, che aveva dichiarato senza ombra di dubbio che l’Iran fosse responsabile degli attacchi alle petroliere nel golfo di Oman. (Al–Araby Al-Jadeed)

Intanto il ministro all’Energia saudita Khalid al-Falih, ospite in Giappone per una riunione su energia e ambiente del G20, soffia sul fuoco della guerra, dichiarando che sia necessaria una risposta “rapida e decisa” contro l’Iran, per quelli che ha definitivo “atti terroristici.” (DW)

Vi ricordate le promesse di donazioni di milionarie nelle ore successive all’incendio di Notre Dame? Quelle che “dimostravano a cosa servono i ricchi”? Alla fine i grandi donatori non hanno pagato “nemmeno un centesimo,” ha dichiarato un addetto stampa di Notre Dame. I grandi finanziatori vogliono avere parola nel progetto e si rifiutano di effettuare le donazioni “solo per pagare i salari dei lavoratori.” (France24)

Nel comune di Madrid si inaugura l’esperimento di collaborazione tra Partito popolare e i neofranchisti di Vox. Tre settimane dopo le elezioni locali il sindaco di centrodestra José Luis Martínez-Almeida ha avviato la propria amministrazione portando all’interno della maggioranza sia Ciudadanos che Vox. Tra le prime misure valutate dal sindaco dovrebbe esserci la soppressione della grande area a traffico limitato in centro città. (the Guardian)

Zuzana Čaputová, prima presidente donna della Slovacchia, è entrata ufficialmente in carica. 45 anni, Čaputová ha vinto le elezioni focalizzando la propria campagna sulla lotta alla corruzione, dopo che le proteste in seguito all’omicidio del giornalista Jan Kuciak avevano fatto crollare il precedente governo. (Reuters)

Il miliardario di Starbucks Howard Schultz ha messo “in pausa” la propria campagna elettorale da presidente per motivi di salute — Schultz ha sofferto di forte mal di schiena negli ultimi mesi, e si riserva di prendere una decisione finale sulla propria candidatura in base alla vittoria, o meno, di Biden alle primarie democratiche. La campagna elettorale di Schultz sarà comunque ricordata per il migliore slogan degli ultimi anni: “La maggioranza degli americani sono americani.” (HuffPost / Euronews, 21/04/19)

Questo prete del Tennessee, che è anche un detective (sì), vuole la pena di morte per le persone LGBTQ. (the New York Times)

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Italia

Mentre la linea politica del partito resta più nebulosa che mai, Zingaretti è impegnato a gestire le importantissime beghe interne del Partito democratico: ieri ha varato la nuova segreteria e ovviamente è polemica per l’esclusione dei renziani. (la Repubblica)

La sindaca di Torino Chiara Appendino ha ricevuto un avviso di garanzia per sospetto concorso in peculato. L’indagine riguarda l’affidamento di una consulenza al suo ex capo ufficio stampa per il Salone del Libro. Ne ha dato notizia lei stessa con un post su Facebook. (HuffPost / Facebook)

Venerdì la polizia ha caricato violentemente gli addetti alla logistica che protestavano davanti ai magazzini Finiper di Soresina, in provincia di Cremona. Tre di loro sono stati portati in ospedale. La protesta andava avanti da tre settimane con un picchetto permanente, dopo la decisione di Finiper di spostare la sede a 40 km di distanza, prospettando il licenziamento per 180 lavoratori — tutti stranieri — dipendenti di una cooperativa. (Corriere della Sera)

Molti dei lavoratori avevano con sé al picchetto i propri figli, che hanno assistito alle cariche.

Cult

È morto ieri a 96 Franco Zeffirelli, uno dei più importanti registi del Novecento italiano. Il suo ultimo lavoro è stato la regia per la nuova Traviata che aprirà tra pochi giorni la stagione lirica all’arena di Verona. (la Repubblica)

A Washington è stato aperto il primo Museo del popolo palestinese, che raccoglierà opere d’arte e testimonianze documentali di artisti palestinesi da tutto il mondo. (Al Jazeera)

Questa copia de L’origine delle specie di Darwin è stata venduta all’asta per più di 500 mila dollari: si tratta di una delle copie di “presentazione” della prima edizione, inviata a parenti e amici del naturalista subito dopo la stampa. (DW)

Culto

A Notre Dame si è tenuta la prima messa dall’incendio dello scorso aprile, ma visto che la struttura non è ancora stata messa del tutto in sicurezza i preti e molti dei partecipanti — soprattutto prelati o lavoratori nel cantiere della cattedrale — hanno dovuto indossare i caschetti da lavoro. (BBC News / video)

Alieni

In un’intervista a Good Morning America Trump ha rivelato di essere stato informato dall’esercito sui recenti avvistamenti di UFO, ma che lui personalmente non crede agli alieni. La battuta la lasciamo fare a voi. (Good Morning America)

Animali

Almeno 279 delfini sono morti lungo le coste del Golfo del Messico da febbraio — una cifra tre volte più alta a quella abituale. Gli scienziati stanno cercando di capire la causa: può darsi che siano effetti a lungo termine dovuti al grande sversamento di petrolio del 2010. (the Guardian)

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