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Domani 22 aprile 2017, in occasione della giornata della Terra, oltre 500 marce per la scienza si svolgeranno in tutto il mondo.

Dalle Hawaii al New Scotland, da Tromsø a Seville, e da Milano a Palermo, migliaia di cittadini parteciperanno a cortei, sit–in e incontri mirati a riabilitare la figura dello scienziato dopo gli attacchi dell’amministrazione Trump.

Le marce sono in primo luogo una protesta contro i cambi di programma in tema ambiente voluti dal nuovo governo statunitense, soprattutto nel settore della mitigazione del cambiamento climatico.

Più in generale, la manifestazione si oppone ad una serie di tendenze retrograde recentemente tornate alla ribalta in tutto il mondo, come il fenomeno delle fake news o il negazionismo, non solo climatico.

Ecco perchè si parla non solo di “marcia per la scienza,” ma anche di “marcia per la verità” o “marcia per il clima,” tanto che in molti associano l’evento alle manifestazioni che si svolsero nel novembre del 2016 a sostegno della COP21 di Parigi.

È ironico sapere che l’iniziativa nasce come una provocazione lanciata dai vari account Twitter AltGov/Rogue, profili “alternativi” dietro ai quali si cela lo staff di agenzie e dipartimenti di Stato ostili al nuovo governo.

I ribelli del web sono spuntati come funghi subito dopo le elezioni, in pochi giorni hanno raccolto centinaia di migliaia di follower e ora si moltiplicano ad ogni sparata del presidente.

L’idea degli scienziati in cammino ha suscitato grande entusiasmo anche in Europa, di conseguenza centinaia di Science march sono state organizzate non solo nelle grandi capitali, ma anche in molte altre città.

Diversi eventi e marce per la scienza si svolgeranno anche in Italia: a Roma, Milano, Bologna, Firenze, Rimini, Caserta, Palermo e Potenza.

Data la scarsa copertura sui media nazionali, a rilanciare l’evento ci ha pensato Luca Mercalli, il presidente della Società Meteorologica Italiana da sempre impegnato a sensibilizzare le masse sul tema del cambiamento climatico.

Per l’illustre climatologo, lo scopo delle March for Science è rimarcare l’importanza della scienza nella società, promuovere l’integrazione dei ricercatori nelle comunità e incentivare chi detiene il potere politico a chiedere il consiglio degli esperti.

Secondo Mercalli, non bisogna dimenticare che il metodo scientifico è un patrimonio dell’umanità: un linguaggio universale che ci permette di distinguere il falso dal vero, uno strumento che dovrebbe servire a migliorare la civiltà in cui viviamo.

Molto interessante anche l’intervento dell’ingegner Renzo Rosso, stimato docente di Idrologia e Costruzioni Idrauliche presso il Politecnico di Milano.

Rosso evidenzia le difficoltà che da sempre hanno avuto gli scienziati nel venirsi incontro e sostenersi l’un l’altro senza subordinare, o forse avvertire come subordinata, la propria identità e la propria estrazione settoriale a quella dei colleghi.

Forse per questo motivo — ricorda il professore — nella storia della scienza si ricordano anche degli episodi orribili, in cui geni della fisica e della matematica diventarono o scelsero di diventare soldati dei regimi totalitari, come Max Planck, che firmò l’espulsione del collega ebreo Albert Einstein dall’Accademia delle scienze, o come Werner Heisenberg, che si impegnò attivamente per dotare il Terzo Reich delle armi nucleari.

“Gli studiosi non sempre hanno avuto il piglio di un Wegener ma hanno più spesso interpretato il ruolo di Don Abbondio, quando non si sono immedesimati nel dottor Stranamore”

Insomma, per gli scienziati di oggi la March for science rappresenta anche una sfida per se stessi: quella di mettere da parte le differenze e trovare un percorso condiviso, una strada comune su cui camminare assieme per ridefinire il proprio ruolo nella società, prima che si ritrovino a marciare l’uno contro l’altro su ordine dei nuovi tiranni dell’oscurantismo.

Roma

Nel pomeriggio la capitale ospiterà la principale Science March d’Italia, mentre verso sera ci sarà un Teach-in e varie conferenze orientate soprattutto al tema del climate change. Programma

Milano

Nel capoluogo meneghino la marcia partirà al mattino e comprenderà un sit-in al consolato degli Stati Uniti al fine di sollecitare l’attenzione dall’altra parte dell’oceano. Programma

Bologna

Marcia decisamente mattiniera anche a Bologna, dove poi seguirà un teach-in all’aria aperta. Programma

Firenze

Nel capoluogo fiorentino si profila una marcia connotata da un forte accento multiculturale ed umanitario. I manifestanti chiederanno ai governi di tutto il mondo maggior rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo, dell’ambiente e della pace. Programma

Rimini

Il Circolo Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti di Rimini ha organizzato un incontro serale con due ricercatori che discuteranno il ruolo della scienza nella società. Programma

Caserta

A Caserta una marcia per la scienza si è già tenuta stamattina. I temi riguardavano principalmente il cambiamento climatico. Programma

Potenza

L’iniziativa ha raggiunto anche la basilicata, dove si terrà non solo una marcia ma anche diverse conferenze e la proiezione di “Before The Flood” di Leonardo Di Caprio. Il ciclo di eventi intratterrà la popolazione dal pomeriggio fino a tarda notte. Programma

Palermo

Orario mattutino anche nel capoluogo siculo, dove la marcia sfilerà attraverso il campus universitario. Programma