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Benvenuti in un nuovo episodio della rubrica Arabeschi
Gli scacchi – Uno tra i giochi da tavolo più famosi di sempre. Chi non ha mai provato a vincere una partita di scacchi? Di certo si ricorderà della sua complessità, oltre alle miriadi di regole da rispettare.
Ma prima ancora di arrivare nelle nostre case a farci scervellare come forsennate, gli scacchi hanno una lunga storia, fatta di intrecci esotici e fascinose leggende.
Sveliamone assieme i misteri.
La parola deriva dal persiano شاه, letteralmente traducibile con il termine “Re.” Il gioco degli scacchi nacque nelle regioni nordovest indiane attorno al quinto secolo dopo Cristo.
![Illustrazione di Roberta Losito](https://thesubmarine.it/wp-content/uploads/2017/02/scacchi.jpg)
All’epoca portava il nome “chaturanga,” dall’antica lingua madre dell’hindi, il sanscrito.
Verso il VI secolo d.c. ecco il gioco sbarcare nelle terre persiane, per poi, in seguito, raggiungere i popoli arabi. Questi ultimi ne divennero accaniti giocatori, tanto da valicare quei confini tra classi sociali da essere sempre sembrati incongiungibili; dal più umile dei contadini allo stesso Califfo regnante l’interesse per gli scacchi era imprescindibile.
I maestri degli scacchi venivano solitamente ricoperti d’oro dai Califfi, essendo visti come veri e propri guru dalla profonda ed invidiabile conoscenza.
Anche se di norma i Khalifa erano soliti osservare le partite di scacchi, poteva capitare qualche occasione in cui decidevano di partecipare come sfidanti; chiaramente, venire ridicolizzati tramite un gioco di strategia non poteva essere tollerato, così non furono poche le volte in cui vennero emesse sentenze mortali per coloro i quali osavano vincere. Anche le principesse amavano gli scacchi; a dire il vero, era uso comune per una donna giocarvi.
Gli Scacchi raggiunsero l’Europa attorno al X secolo. Vennero praticati in epoca medievale come gioco d’azzardo, con regole leggermente diverse dalle nostre, fino al XVII secolo, periodo in cui raggiunsero la forma moderna nota a tutti.