The right can’t code: il fallimento della tecnologia “dalla destra per la destra”
Tra siti dilettanteschi e telefoni truffa, la sfera tecnologica di destra è un fiasco — ma purtroppo non è un problema: internet tende a destra già di per sé
Migliaia di civili armati fino ai denti sono scesi in strada in Virginia e per Trump è tutto OK
La protesta a Richmond costituisce una vera e propria “dimostrazione di forza” da parte di una frangia sempre più estremista della destra statunitense, che di fatto controlla l’intero partito, grazie al sostegno di Trump.
Cinquant’anni di Mattatoio n° 5
Pubblicato il 31 marzo 1969, il capolavoro di Kurt Vonnegut continua a risuonare nella sensazione di instabilità delle nuove generazioni che si trovano a confrontarsi con un futuro precario, fatto di un ecosistema al collasso, confini che si alzano e idee identitarie che si trasformano
Il mistero dei fondi svizzeri di Alternativa per la Germania
150.000 franchi svizzeri, ripartiti in diciotto comode tranche, per finanziare la propria campagna elettorale.
Sconfiggere i prossimi nazisti prima che sia troppo tardi
Harry Leslie Smith ha dedicato tutta la propria vita a combattere razzismo e diseguaglianze. Ora sta girando il mondo per raccontare la crisi dei migranti.
Dove sta andando l’Austria
L’ambiguità fra estremismo e moderazione è la cifra più riconoscibile di Sebastian Kurz, che da domani potrebbe essere il nuovo cancelliere austriaco.
Tutto quello che avreste voluto sapere sulle elezioni tedesche (ma non avete mai osato chiedere)
Lungi dall’essere un sistema bipolare, il mondo politico tedesco è caratterizzato da una notevole varietà di schieramenti che coprono dall’estrema sinistra all’estrema destra.
La storia delle radio che liberarono l’Italia dal fascismo
L’importanza che queste emittenti ebbero per lo sviluppo di una rinata identità nazionale echeggia ancora oggi nel nostro sistema mediatico, costruito sulle vite di chi si schierò contro il fascismo.
Il complottismo dietro la vicenda Del Grande
In questo caso, la principale accusa rivolta a Del Grande è stata quella di essere finanziato direttamente da George Soros, un magnate americano di origine ebraica.