La crisi politica in Libano è appena iniziata
Hassan Diab, un docente universitario prestato alla politica, aveva formato un governo di tecnocrati per rispondere alle proteste dello scorso autunno. Ora il paese rischia la paralisi politica
Hassan Diab, un docente universitario prestato alla politica, aveva formato un governo di tecnocrati per rispondere alle proteste dello scorso autunno. Ora il paese rischia la paralisi politica
Hello, World! — In una serie di scontri e incidenti attraverso il paese, nel corso della giornata di venerdì in Iraq sono stati uccisi 41 contestatori, e i feriti sono almeno 2000.
C’è molto da imparare dalle proteste che hanno attraversato il mondo quest’anno: dall’organizzarsi su Telegram al distribuire volantini tramite AirDrop.
Dal teatro Bayslan di Shatila all’attività di Syrian Eyes: il lavoro di quattro associazioni con i rifugiati siriani e palestinesi in Libano, in un reportage a puntate.
Il teatro Bayslan, come il fiore da cui prende il nome, cresce in condizioni difficili: sotto terra, in un ex rifugio della guerra civile trasformato in uno spazio auto-organizzato e aperto a tutti.
I ragazzi del’associazione italiana Operazione Colomba, attiva in un accampamento di profughi siriani nel nord del Libano, ci raccontano delle condizioni d’accoglienza e dei limiti del lavoro delle agenzie internazionali e delle Ong.
Dalla conservazione del cibo all’assistenza psicologica, i volontari di Syrian Eyes aiutano le famiglie che vivono nel campo libanese di Al Fares ad affrontare i problemi della vita quotidiana.
Alla fine del nostro viaggio, Junaid Sarieddeen, co-fondatore del Zoukak Theater, ci spiega le potenzialità del teatro in contesti di estrema marginalizzazione.
La dabka è una danza tradizionale araba condivisa da libanesi, siriani, iracheni e palestinesi — il suo nome significa letteralmente “battere i piedi,” e se venerdì vorrete divertirvi di piedi ne dovrete batterete molti.