eva in viaggio
Giorno 8: caffè e snobismo culturale a Varsavia
Non c’è niente da fare: puoi anche provare a sfuggire allo snobismo culturale italiano, ma sarà sempre più veloce di te.
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Non c’è niente da fare: puoi anche provare a sfuggire allo snobismo culturale italiano, ma sarà sempre più veloce di te.
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Se qualcuno vi ha assicurato che Varsavia la si può visitare tranquillamente a piedi mentiva e voleva punirvi di qualche malefatta che non vi ricordate di avergli fatto.
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Praga è magica. Basta uscire da quelle due o tre vie devastate dal turismo e subito tutto diventa sfumato silenzioso sincero di giorno, rumori vita giovani di notte.
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Tornare a Praga è un pellegrinaggio ai luoghi in cui io ero me stessa più di un anno fa, e vi assicuro, di strada, da allora, ne ho fatta veramente tanta.
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Nella modalità di viaggio in solitaria, ho capito, si passa un sacco di tempo seduti ai tavoli dei bar.
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“Il Memento Park è un museo sulla dittatura. E, al contempo, visto che ne si può parlare, lo si può descrivere e costruire, è un museo sulla democrazia. Dopotutto solo […]
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Il secondo giorno il ghiaccio non si è ancora rotto, ma inizia di sicuro a incrinarsi, scricchiola, l’euforia del movimento perpetuo comincia a farsi sentire.
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Ho 23 anni, un biglietto interrail in mano e viaggio da sola per l’Europa. Tappa n.1: Salisburgo.