Per raccontare la vita di Van Gogh bisogna dipingere un film
Loving Vincent è il primo film interamente dipinto ad olio. Dopo sei anni di produzione, dozzine di lanci di PR sulla stampa di tutto il mondo, sempre seguiti da silenzio radio […]
Loving Vincent è il primo film interamente dipinto ad olio. Dopo sei anni di produzione, dozzine di lanci di PR sulla stampa di tutto il mondo, sempre seguiti da silenzio radio […]
Nei giorni dell’uscita oltreoceano della serie sul giovane Papa, ci siamo seduti con il direttore della fotografia Luca Bigazzi per farci raccontare come è stata la sua esperienza.
La casa di produzione A24 ha pubblicato un misterioso trailer la cui unica didascalia è “In the near future”.
Quando la nuova serie tv di Paolo Sorrentino incontra i meme di Twitter.
La classifica del 2016 dei Cahiers du Cinéma è la riprova della deriva autoreferenziale che l’istituzione cinematografica ha assunto.
Train to Busan e I Am a Hero, rispettivamente sudcoreano e giapponese, dimostrano che un altro modo di fare blockbuster e parlare del presente è ancora possibile.
Il racconto virtuale, intitolato Sergei Eisenstein: My Art in Life, ritrae la figura del regista a partire dalla sua infanzia, la rivoluzione russa e i primi esperimenti con la settima arte.
L’intento immediato del regista è quello di andare da subito a sgretolare la figura totemica di questo personaggio storico e di svelarne tutte le debolezze e ambiguità.
In dieci anni – dal 2005 al 2015 – le sale cinematografiche sono passate da 4 a 31 mila, raggiungendo l’obiettivo di 1,26 miliardi di spettatori in un anno.