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Il 2021 sarà ricordato anche come l’anno del boom delle criptovalute. Grandi investitori e persone comuni hanno condiviso l’interesse per le monete digitali, con enormi ricadute sul mercato globale. Il valore complessivo di tutte monete virtuali è passato da 700 miliardi a inizio anno a 3 trilioni a novembre 2021 come spiega un’infografica di Unicusano su Bitcoin e criptovalute e la crescita sembra non arrestarsi, grazie anche a collaborazioni con asset di mercato importanti.  Resta tuttavia ancora molta confusione e la mancanza di regolamentazione desta preoccupazione a banche ed economisti. Il terreno però è segnato e nei prossimi anni ci si dovrà necessariamente confrontare con questa innovativa metodologia di acquisto e di investimento, anche perchè colossi dell’economia mondiale, come Paypal e Twitter, hanno confermato l’adozione delle criptovalute come metodo di pagamento.

Criptovalute: cosa sono

La criptovaluta è un sistema di pagamento digitale che non si appoggia alle banche per la verifica della transazione. Si utilizza per inviare e ricevere pagamenti in maniera diretta sulle piattaforme che ne accettano l’utilizzo. A differenza della moneta legale, non può essere prodotta in materiale metallico o cartaceo, ma vale solo per transazioni online. Può essere chiusa, unidirezionale o bidirezionale. Nei primi 2 casi non si può scambiare con altre monete; nell’ultimo caso può essere convertita in moneta riconosciuta. Il suo valore oscilla a seconda dei movimenti durante la giornata: più transazioni vengono effettuate, maggiore è il suo valore. Esistono più di 2,000 monete virtuali, ma a dominare il mercato sono Bitcoin ed Ethereum.

Bitcoin: la regina delle criptovalute

Unicusano nella sua infografica evidenzia l’ascesa e poi il declino di Bitcoin, che ad oggi resta comunque la regina delle criptovalute con il 40% del mercato mondiale. Nel 2013 rappresentava l’80% dell’intero mercato delle monete digitali; poi con la nascita delle concorrenti ha ridotto la sua incidenza.

Ethereum: la concorrente in ascesa

Nata nel 2015, ha conosciuto un successo immediato, arrivando a cifre record nel 2017. Attualmente è la 2° criptomoneta del mercato con una quota del 20%, in costante crescita dal 2019.  Il suo fondatore Vitalik Buterin ha accumulato un patrimonio in criptovalute di 360 milioni di dollari.

Perché questo successo?

La crescita spropositata nel 2021 è stata determinata da una serie di circostanze che hanno portato alla ribalta l’industria delle criptovalute. Unicusano racconta con una timeline le ragioni del successo, che partono da marzo 2021, con il 1° tweet acquistato per 2,9 milioni di dollari con un Token Non Fungibile (NFT), ossia una moneta non convertibile. Successivamente le criptovalute entrano nel mondo del calcio, con Crypto che diventa sponsor della Coppa Italia e Binance sponsor della Lazio. A luglio 2021 El Salvador è il primo paese ad adottare i Bitcoin come moneta legale e infine ad ottobre Facebook diventa Metaverso, il futuro di internet che potrebbe adottare come moneta proprio le criptovalute.

I rischi per il consumatore

Molti esperti sconsigliano il mercato delle criptovalute dichiarando che non è questo il momento per investire, perché manca una regolamentazione precisa e in Italia siamo carenti a livello di economia finanziaria. Le criptovalute presentano inoltre diversi limiti, che derivano innanzitutto dalla loro natura digitale, che non consente di attribuire un valore specifico e dal fatto che non si ha certezza di una conversione da Bitcoin a moneta ufficiale. Il consiglio è quello di informarsi bene prima di pensare di entrare in questo mercato, partendo comunque da piccoli investimenti.