Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Il risultato più eclatante dei ballottaggi delle amministrative — anche se non inaspettato, dopo il primo turno — è la vittoria della Lega a Ferrara, strappata al centrosinistra dopo 69 anni. Anche Forlì, dopo 50 anni, passa al centrodestra a guida leghista. Il centrosinistra ha ripreso Livorno, mentre il M5S ha vinto nell’unico comune in cui era al ballottaggio, Campobasso. (la Repubblica)
Potete cercare i dati comune per comune sul sito del Viminale.
Il nuovo sindaco di Ferrara è Alan Fabbri, classe 1979 — qui le sue prime dichiarazioni dopo la vittoria, acclamato dai sostenitori e con Vittorio Sgarbi alla sua destra. (la Nuova Ferrara, video)
Fabbri è un militante leghista di lungo corso, primo sindaco leghista in Emilia-Romagna nel 2009 (nel suo paese natale, Bondeno), bassista di una band folk-rock e noto soprattutto per il suo sodalizio con Nicola Lodi detto “Naomo,” insieme a cui ha fomentato le barricate anti-immigrati a Goro e Gorino nel 2014. (Estense)
Ma come ha deciso di festeggiare, la nuova Lega di Ferrara? Coprendo con la propria bandiera lo striscione di Amnesty International che chiede verità per Giulio Regeni. (la Repubblica)
Senza classe, senza storia, senza cultura. La Lega vince a Ferrara e festeggia coprendo lo striscione di Amnesty per Giulio Regeni. È una lunga notte pic.twitter.com/1awmQsM810
— Simone Fontana (@simofons) June 9, 2019
In Lombardia il centrosinistra ha vinto a Cremona e ha ripreso alla destra Paderno Dugnano — il secondo comune più popoloso in cui si votava — ma ha perso Cormano e Rozzano, storiche roccaforti “rosse” in provincia di Milano. (Corriere della Sera Milano)
Salvini ha commentato in serata definendo “straordinarie” le vittorie della Lega, ma anche il segretario del Pd Zingaretti ha ostentato soddisfazione, dicendo che “l’alternativa a Salvini c’è.” (Twitter)
Ma molti elettori questa alternativa preferiscono non andarla a votare, evidentemente: l’affluenza finale al termine della giornata, nei 134 Comuni delle regioni a statuto ordinario che sono andati al ballottaggio, si è fermata al 52,11%. Al primo turno era stata del 68,18%. (Rai News)
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Mondo
Malgrado le proteste gigantesche degli ultimi due giorni, la Capa esecutiva di Hong Kong Carrie Lam Cheng Yuet-ngor ha annunciato che la legge sull’estradizione andrà avanti. Lam ha ringraziato chi si è opposto alla legge, sostenendo che discussione pubblica e opposizione siano importanti per il governo di Hong Kong, ma nella serata di ieri la polizia ha caricato i manifestanti. (South China Morning Post)
Le foto della manifestazione di ieri sono impressionanti: secondo gli organizzatori, sono scese in piazza 1,3 milioni di persone, su una popolazione di poco più di 7 milioni:
Amazing photos showing scale of protests in Hong Kong over new extradition law that it’s feared will allow China to target political opponents. Organisers estimate more than one million attended, making this one of the largest protests in HK history. https://t.co/e82uSNNVSr pic.twitter.com/QwOjcrFIFo
— Ryan Gallagher (@rj_gallagher) June 9, 2019
La legge prevede una restrizione dei poteri della governance della città e, secondo i critici, di fatto autorizzerebbe i rapimenti da parte delle autorità cinesi di contestatori politici che hanno trovato rifugio a Hong Kong. Il movimento di opposizione è sostenuto da gruppi in supporto ai diritti umani, giudici e attivisti. La legge arriva nel contesto di una più ampia erosione delle libertà di Hong Kong, accelerata dopo l’elezione di Xi. (the Guardian)
Un uomo ha usato una pistola ad aria compressa durante il Pride di Washington causando un’ondata di panico che ha causato diversi feriti, travolti dalla gente che scappava. Charles Blow commenta la notizia sottolineando come dopo decenni di protezione ingiustificata delle armi tutti siano costretti a vivere, e manifestare, con sempre la paura strisciante di essere in pericolo di vita. (ABC News / the New York Times)
Cosa avete fatto ieri mattina? Trump l’ha passata su Twitter, più o meno straparlando: ha minacciato di imporre comunque i dazi con il Messico, ha rivendicato quelli con la Cina, ha criticato Obama e si è lanciato in una critica a Twitter perché non rispetterebbe la “libertà d’espressione,” avendo messo al bando “Voci di conservatori” — riferendosi ai commentatori di estrema destra che il servizio ha bannato lo scorso maggio. (the Daily Beast)
Gif di Doug Chayka
Due senatori, un democratico e un repubblicano, hanno presentato una risoluzione bipartisan che chiede un report da parte dell’amministrazione sulla situazione dei diritti umani in Arabia Saudita — con lo scopo di arrivare a un voto che possa bloccare la vendita di armi per miliardi di dollari. Malgrado l’opposizione del Congresso, l’amministrazione Trump non ha fatto passi indietro nel proprio supporto della guerra in Yemen. (Politico)
Gli exit poll in Kazakistan danno vincitore, con una maggioranza schiacciante, Kassym-Jomart Tokayev, il leader selezionato dal presidente dimissionario Nazarbayev. Le elezioni sono state dalle violenze della polizia contro i manifestanti: la polizia ha arrestato circa 500 persone che protestavano chiedendo agli elettori di astenersi dal voto, perché pilotato. (France 24)
È iniziata la “fase della disobbedienza civile” per il movimento di protesta sudanese. I gruppi sindacali della SPA hanno chiesto ai manifestanti di costruire barricate e di lasciare le strade deserte. Le immagini che arrivano dal Sudan mostrano quanto le proteste siano maggioritarie e compatte: le vie sono quasi deserte, i negozi tutti chiusi. (Al–Araby Al–Jadeed)
Un thread su Twitter dei Sudanese Translators for Change documenta gli effetti della disobbedienza civile. (Twitter)
Sudanese people answer the call of the Sudanese Professionals Associations and allies for Civil Disobedience until the TMC hands over power to a civilian government.
Pictures from the streets of Port Sudan today morning.#SudanUprising#العصيان_المدني_الشامل pic.twitter.com/Of1ENHfYqD— Sudanese Translators for Change STC (@SudaneseTc) June 9, 2019
Il ministro degli Esteri del Qatar Mohammed bin Abdulrahman Al Thani ha di nuovo esortato Iran e Stati Uniti perché trovino un compromesso dopo la rottura dell’accordo sul nucleare da parte di Trump. Secondo Al Thani è evidente che nessuna delle due parti è interessata a una escalation, per cui l’unica alternativa è iniziare immediatamente a discutere un nuovo accordo. (Al Jazeera)
Sport
Dopo una partita molto sofferta, l’Italia è riuscita a inaugurare nel migliore dei modi i Mondiali femminili, battendo per 2-1 l’Australia. (il Post)
Italia
Dato che tutti si sentono in dovere di dire la propria sui minibot, l’ha fatto anche Di Battista, definendoli “una proposta intelligente” e attaccando direttamente il ministro Tria, che dal G20 di Fukuoka ha escluso di nuovo che il tema possa essere affrontato a livello di governo. (la Repubblica)
Sarà questa la settimana decisiva per due provvedimenti “bandiera” della maggioranza giallo-verde: il decreto Sblocca cantieri, già approvato al Senato e atteso alla Camera domani, e il decreto Crescita, che arriva in aula alla Camera giovedì e dovrà essere convertito entro il 29. (AGI)
Continua la crisi dell’Associazione nazionale magistrati, dopo lo scandalo delle nomine pilotate alla procura di Roma: il presidente Pasquale Grasso ha lasciato la propria corrente, Magistratura Indipendente, che aveva invitato i consiglieri autosospesi a rientrare nel Csm, contro il parere della stessa Associazione. Secondo Grasso, è “un incidente istituzionale senza precedenti.” (Sky TG 24)
Buone notizie per i coraggiosi che utilizzano la metropolitana a Roma: la fermata Repubblica della Metro A riaprirà finalmente il 18 giugno. (il Messaggero)
Gif di Yoni
Milano
Non per la prima volta, il sindaco Sala si è lasciato trascinare dalle parole d’ordine della destra, ipotizzando un “Daspo urbano” per i rom che occupano gli spazi pubblici. L’ha detto parlando ai cittadini del Municipio 7 sabato mattina. (Milano Today)
Cult
Contro il luogo comune diffuso in Occidente secondo cui il continente africano sarebbe rimasto estraneo alla “civiltà” e alle organizzazioni politiche complesse, un po’ di consigli bibliografici per ricostruire la storia degli antichi regni africani, dal Medioevo all’età moderna. (the New York Review of Books)
Michael Schur ha annunciato che la quarta stagione di the Good Place, la sitcom filosofica di NBC, concluderà la serie. È difficile non volere infiniti nuovi episodi della serie — ma per una serie così guidata dalla propria trama, una conclusione preannunciata è l’unica buona soluzione. (io9)
Pear Quest è un videogioco indipendente all’incrocio tra Myst e i primi Zelda, in cui in ogni momento è possibile vedere l’intera mappa del gioco in modo da non perdervi mai, ed è abbastanza breve da permettervi di arrivarci in fondo anche se non avete tempo per giocare a lungo. (the Verge)
Botanica
Vi ricordate l’albero piantato insieme da Trump e Macron alla Casa Bianca l’anno scorso? A quanto pare è già morto. (the Guardian)
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