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Da giovedì 25 a domenica 28 ottobre 2018 si terrà come ogni anno il Milano Montagna Festival, l’annuale manifestazione che porta la montagna a Milano. Quest’anno the Submarine è media partner del festival, che seguiremo con contenuti esclusivi e dirette.

Dopo il successo delle passate quattro edizioni, quest’anno verrà coinvolta tutta la città con gli eventi del Fuori Festival, coinvolgendo tutti gli appassionati di sport, cultura, cinema, cibo e tecnologie legate a montagna e outdoor.

Il progetto realizzato con il patrocinio di Regione Lombardia e del Comune di Milano.  In collaborazione con CAI Milano e BASE Milano, sede del Festival.

Il festival ha lanciato anche il concorso internazionale Milano Montagna Video Awards che raccoglie e promuove video dedicati alla cultura della montagna non realizzati con il finanziamento economico di importanti sponsor.

Il concorso si articola in tre sezioni:

  1. Sport e outdoor, sezione che raccoglie video che abbiano come soggetto principale gli sport legati al mondo della montagna e dell’outdoor — sci, alpinismo, trekking, snowboard, slackline, longboard, arrampicata e altri.
  2. Natura e paesaggio, per i video che sappiano mettere in luce attraverso immagini, storie e racconti, l’importanza di recuperare un contatto consapevole e profondo con la natura da un punto di vista naturalistico e paesaggistico.
  3. Cultura e tradizioni, sulle storie di persone o di comunità legate alla vita in montagna con particolare attenzione alle nuove possibilità offerte dai territori e dalle comunità montane da un punto di vista culturale, storico ed economico.

La deadline per la presentazione del materiale è fissata per il 3 settembre.

Dopo una prima selezione a cura dello staff di Milano Montagna, verrà selezionato un vincitore per ciascuna categoria e un vincitore assoluto da una giuria, presieduta da Guido Perrini, regista e direttore della Fotografia specializzato nella ripresa e creazione di film riguardo gli sport d’azione.

I nomi dei candidati selezionati verranno pubblicati sul sito entro il 10 ottobre 2018 e durante il Festival verranno proclamati i vincitori e proiettati i loro lavori.

Qui potete trovare ulteriori informazioni per iscrivervi.

Lo scorso anno tra gli oltre 150 cortometraggi arrivati da tutto il mondo, la giuria aveva selezionato 4 lavori:

Jon Glassberg con il cortometraggio CHINA DOLL [USA | 2016 | 19’]

Glassbergcon esplorava in modo provocatorio gli stereotipi di genere nel modo del rock climbing riprendendo l’americana Heather Weidner sulla via China Doll, in Colorado, una vera sfida personale al di là della difficoltà tecnica. Jon Glassberg e la scrittrice Caroline Treadway hanno realizzato questo corto che mette in luce non solo la scalata ma anche le paure di Heather Weidner ed il processo che, anche grazie al supporto di Chris Weidner, l’ha portata ad affrontare le sue insicurezze e a diventare la quarta donna al mondo a salire una via trad di difficoltà 8b+.

Mathieu Le Lay con il cortometraggio A SENSE OF WONDER[France | 2017 | 3’]

A Sense of Wonder è una poesia visiva cinematografica di un avventuriero solitario che cerca meraviglia tra le Dolomiti — un lavoro più bello da vedere che da spiegare.

Leonard Kohli con il cortometraggio E.B.C. 5300M [Switzerland | 2016 | 14′] 

E.B.C. è cortometraggio sul campo base dell’Everest. Il campo, situato su un ghiacciaio, viene costruito e smantellato ogni anno per un periodo di 2 mesi. Ospita poco meno di 1.000 persone tra guide, cuochi, funzionari governativi e ospiti. Il film mostra la vita e l’organizzazione nel campo, ed espone il contrasto tra questa micro-città e l’ambiente selvaggio e mistico in cui si trova. Una riflessione sul sovraffollamento dei vertici più prestigiosi e più diffusi e sull’emergere di forme estreme di turismo.

Seth Boyden con il cortometraggio AN OBJECT AT REST [USA | 2015 | 6′] 

È la storia di una pietra mentre viaggia nel corso dei millenni, affrontando il più grande ostacolo della natura: la civiltà umana.

Kok Kevin con il cortometraggio AISTHAN [ITALIA | 2017 | 8’]

Il protagonista Aishtan (dal greco antico aisthanomai, “percepire attraverso i sensi”) affronta il suo Io interiore, utilizzando il funambolismo come mezzo per confrontarsi con l’esistenza: in equilibrio sopra l’abisso, con grazia e cautela.