Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
Come vi anticipavamo ieri, il mondo informatico è scosso dalla rivelazione di due nuove falle di sicurezza, nome in codice Meltdown e Spectre. Entrambe riguardano i microprocessori, per cui non riguardano un solo sistema operativo o modello: virtualmente tutti i computer ne sono affetti, dai grandi server aziendali ai vostri cellulari. L’articolo del New York Times che ha dato inizio a tutto.
Prima della rivelazione del ricercatore di sicurezza informatica Daniel Gruss attacchi di questo tipo erano considerati solo teoricamente possibili. I due exploit cambiano drasticamente come penseremo alla sicurezza informatica in futuro: come qualcosa di sostanzialmente impossibile. (Reuters)
Lo scenario è particolarmente catastrofico per server e servizi online, dove un solo attacco di basso livello potrebbe dare accesso a chi attacca ai dati di tutti gli utenti registrati. (the Verge)
Anche i computer Apple sono vulnerabili a Meltdown e Spectre, ma l’azienda di Cupertino ha rassicurato: finora non sembra siano stati sfruttati per il furto di dati personali (finora). (TechCrunch)
Se usate Windows 10 è urgente installiate KB4056892 da Windows Update, e aggiorniate a Firefox 57. Una patch per Chrome è attesa il 23 gennaio. Se usate un Mac, macOS 10.13.2, del 21 dicembre, contiene già una patch per Meltdown. (the Verge)
Entrambi gli aggiornamenti riguardano soltanto Meltdown, appunto. Soluzioni per Spectre non ce ne sono ancora.
Quanto è grave la situazione per Intel, il principale produttore di CPU per computer? Così grave: non appena ricevuta notizia delle falle, prima che gli attacchi fossero resi pubblici, l’amministratore delegato Brian Krzanich ha venduto tutte le proprie azioni dell’azienda tranne il numero minimo che deve detenere per contratto. (Quartz)
Mondo
Dài, facciamo qualcosa settimana prossima: la diplomazia tra le due Coree è pronta a fare il passo successivo, settimana prossima i rappresentanti dei due paesi si riuniranno per discutere della partecipazione alle olimpiadi invernali di Pyongyang e su come migliorare i rapporti tra i due stati. (the Korea Herald)
Tagliaerba: in un colpo di mano inaspettato, il procuratore generale Jeff Sessions ha cancellato una norma dell’amministrazione Obama che sostanzialmente impediva al Dipartimento di Giustizia di perseguire chi vendesse marijuana a livello federale. È la legge che ha permesso, negli ultimi anni, la legalizzazione “soft” in atto negli Stati Uniti. La decisione ha scosso sia democratici che repubblicani, e viene a giorni dalla legalizzazione della vendita per scopo ricreativo in California. (Los Angeles Times)
Ovviamente:
Video from Colorado in 2016👇
I asked @realDonaldTrump about the possibility that his AG pick might try to shut down #marijuana legalization.
“I wouldn’t do that, no,” Trump said. “I think it should be up to the states, absolutely.” https://t.co/PnTo7OtM23
— Brandon Rittiman (@BrandonRittiman) January 4, 2018
È il futuro della democrazia: non solo l’EMA a Milano, anche la poltrona che decide chi ha la maggioranza della Camera dei delegati della Virginia è stata estratta a sorte. (the Washington Post)
Continua la lunga inchiesta del New York Times sulla metropolitana di New York. Questa settimana Jonathan Mahler presenta una posizione molto forte — il sistema della metropolitana di New York è decaduto oltre il recuperabile, per cui l’unica soluzione è ricostruirla da zero, a tutti i costi. (Il costo è di almeno 100 miliardi di dollari.) (the New York Times Magazine)
Donald Trump ha provato a fermare in tutti i modi la pubblicazione del libro di Michael Wolff, ma non c’è stato niente da fare. Anzi, l’editore ha addirittura anticipato la data di uscita ad oggi. (the Guardian)
I authorized Zero access to White House (actually turned him down many times) for author of phony book! I never spoke to him for book. Full of lies, misrepresentations and sources that don’t exist. Look at this guy’s past and watch what happens to him and Sloppy Steve!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) January 5, 2018
Here we go. You can buy it (and read it) tomorrow. Thank you, Mr. President.
— Michael Wolff (@MichaelWolffNYC) January 4, 2018
Lo Stato Islamico è tornato attivo nella regione di Kirkuk, nel Kurdistan iracheno. La città è stata sottratta alle forze curde lo scorso autunno, ed è attualmente sotto il controllo di Baghdad, ma i miliziani islamisti non hanno mai rinunciato a cercare di prenderla. (Al Monitor)
Lo Yemen è devastato dalla fame e dalla carestia, ma la colpa non è soltanto della guerra: le cose andrebbero meglio se gli yemeniti coltivassero e consumassero meno qat, una droga diffusissima nel paese. (the Economist)
Phan Van Anh Vu, imprenditore vietnamita accusato di aver trafugato segreti di stato, è stato arrestato mentre da Singapore cercava di raggiungere in volo la Germania. Ora verrà riportato in Vietnam, dove rischia la pena di morte. (Bangkok Post)
A proposito: i gestori di Aadhar, il sistema unico di identificazione reso recentemente obbligatorio in India — che raccoglie i dati biometrici di circa un miliardo di persone — stanno indagando su “accessi non autorizzati,” attraverso cui i dati personali dei cittadini verrebbero venduti su internet per poche rupie. (BBC)
GoPro lascerà a casa 200-300 dipendenti questa settimana, ridimensionando pesantemente la propria divisione dedicata alla produzione di droni. (TechCrunch)
Il ciclone che sta colpendo la costa atlantica degli Stati Uniti ha messo a dura prova la rete di fornitura di energia elettrica: i prezzi dei combustibili sono schizzati alle stelle, circa 80 mila tra case e uffici sono rimasti al buio, e l’unica centrale nucleare del Massachussets è stata spenta. (Reuters)
Italia
In un messaggio su Facebook Pietro Grasso si lancia in campagna elettorale, spiegando il proprio impegno in Liberi e Uguali, “per affrontare i temi che per colpa della crisi o per gli effetti del cambiamento climatico, sono diventati più drammatici e urgenti, a partire dalle diseguaglianze.” (ANSA)
L’epopea di Emma Bonino e della raccolta firme della sua lista +Europa forse ha trovato un punto di approdo, grazie all’inaspettato appoggio dei centristi di Tabacci, che metteranno a disposizione dei radicali il proprio simbolo. (la Repubblica)
Mafia
“I frequenti incendi nell’Oltrepò pavese ci dicono che esiste una rete illegale di smaltimento dei rifiuti.” La denuncia del presidente di Legambiente Lomellina. (Radio Popolare)
Cult
Il buon proposito di quest’anno di Mark Zuckerberg è fare il proprio lavoro. OK, Mark! ? (Bloomberg)
Gli Animaniacs, il franchise matto anni Novanta che seguiva i tre “fratelli Warner” e una cavalcata di comprimari, tra cui il Mignolo e il Prof, torneranno in una nuova serie prodotta da Hulu. Torna anche Steven Spielberg, che sarà di nuovo produttore. La serie è attesa per il 2020. (the Verge)
Ordinare i libri sugli scaffali dalla parte delle pagine? Siete matti. (il Post)
Dunkirk trasformato in un film muto. (via Rivista Studio)
Scienza
Il caso sci-hub e l’eticità di una libera diffusione del sapere scientifico. (Microbiologia Italia)
Ambiente
Trump ha rivelato un piano che aprirebbe la corsa alle trivellazioni praticamente lungo tutte le coste degli Stati Uniti. (the Guardian)
Per dirla con un eufemismo, “È un’idea stupida”. (Los Angeles Times)
Secondo il Natural Resources Defense Council (NRDC) si tratta dell’“assalto industriale più radicale della storia ai nostri oceani, alla vita marina, alle coste e a tutto ciò cui essi sono collegati.”
A Roma apre una mostra dedicata allo shipbreaking in collaborazione con la ONG Shipbreaking Platform. (Legambiente)
Ignazio Messina, Grimaldi Group, Cafiero Mattioli, SAIPEM, e Vittorio Bogazzi sono le ditte che continuano a commissionare lo smantellamento delle proprie navi negli shipbreaking yard del terzo mondo. (La Stampa / archivio)
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