Lo stato poliziesco di Giorgia Meloni
Il governo ha bypassato il Parlamento sul decreto “sicurezza”, senza fare vere consessioni alle critiche ricevute. Tra le altre notizie: dalla fine del cessate il fuoco, le IDF hanno ucciso o ferito 100 bambini al giorno, Meloni minimizza l’impatto dei dazi, e altri 75 giorni per salvare TikTok

Il governo Meloni ha deciso di bypassare la democrazia partecipativa per dare più potere alle forze dell’ordine e ai servizi segreti, e poter mettere più persone in carcere: il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto “sicurezza,” che incorpora il testo del ddl Sicurezza — che era in stallo in Parlamento. A differenza dei ddl, i dl sono varati direttamente dall’esecutivo. Dopo la pubblicazione il testo della legge entrerà subito in vigore, con 60 giorni di tempo per il Parlamento per convertirlo in legge. Rispetto al testo che si trovava fermo al Senato il nuovo decreto sicurezza presente alcune concessioni di minima alle preoccupazioni sollevate dal presidente della Repubblica Mattarella. La collaborazione degli enti pubblici — comprese le università — con i servizi segreti ora è solo “facoltativa,” e non obbligatoria. È stata rivista minimamente anche la norma che parifica la resistenza passiva al reato di rivolta, che ora scatterà solo nel caso di ordini per “il mantenimento dell'ordine e della sicurezza.” Una analoga modifica che è solo maquillage è quella per la repressione delle proteste contro le opere pubbliche — che sembrava a molti una misura appositamente pensata contro no Tav e per le proteste per lo Stretto di Messina. Il reato ora si applica “solo” per le opere pubbliche che riguardano trasporti, telecomunicazioni, energia e altri servizi pubblici. È di minima anche la concessione riguardo al carcere per le persone incinte o con bambini con meno di un anno: nonostante le presunte preoccupazioni di Mattarella la norma resta virtualmente inalterata — l’unico cambiamento riguarda la custodia cautelare, che ora dovrà essere eseguita in un istituto a custodia attenuata. (Governo italiano / Fanpage)