Guerra sia
Domani scattano i dazi punitivi di Trump, e Cina e Unione europea sono costretti a reagire alla guerra commerciale. Tra le altre notizie: Alfredo Mantovano attacca la magistratura, la Corte suprema statunitense dà il via libera alle deportazioni, e gli aerei pieni di iPhone per scansare i dazi

Mentre gli stock continuano a fare le montagne russe, “mettendo in luce la crescente disperazione di Wall Street,” scrive il Wall Street Journal, Cina e Unione europea si preparano a rispondere ai dazi degli Stati Uniti. Dopo l’imposizione delle tariffe al 10% su tutti gli import, infatti, domani scattano i dazi punitivi stato per stato — quelli famigerati anche contro i pinguini. Il ministero del Commercio cinese ha rilasciato una dichiarazione durissima, dicendo che il paese “rifiutava fermamente” le mosse statunitensi: “La minaccia degli Stati Uniti di inasprire i dazi è la conferma dei loro errori precedenti, e mette in luce ancora una volta la natura coercitiva” della guerra commerciale. “Se gli Stati Uniti continueranno su questa vita, la Cina risponderà risolutamente con contromisure” “fino alla fine.” Un economista cinese, ex consulente della Banca Popolare Cinese, ha dichiarato — ovviamente anonimo — al South China Morning Post che Trump dovrebbe “vedere uno psichiatra”: “Credo che la Cina debba prepararsi al peggio.” Un editoriale del Quotidiano del popolo insiste: “Lo sviluppo appartiene a tutte le nazioni, non solo a pochi privilegiati.” “L'approccio degli Stati Uniti” “tenta di sovvertire l'ordine economico internazionale esistente.” “La storia non si ferma per coloro che nuotano contro la sua corrente.” (the Wall Street Journal / People’s Daily / South China Morning Post / People’s Daily)