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foto: CGIL / via Facebook

Venerdì 17 novembre, è stato confermato, la Cgil e la Uil hanno proclamato uno sciopero generale. Nel corso della giornata di ieri però sono aumentate le tensioni con il governo e con il garante che si occupa di giudicare la legittimità e la correttezza formale degli scioperi. Il garante non è d’accordo con l’affermazione dei sindacati che questo sia uno sciopero generale, definendolo semplicemente “intersettoriale” — ciò vorrebbe dire che si applicherebbero i regolamenti dei vari settori. Per il settore trasporti, quello più al centro delle polemiche, ciò significherebbe di fatto limitare l’astensione dal lavoro a sole 4 ore, secondo il Corriere della sera. I sindacati hanno dichiarato che sciopereranno come previsto, mentre il ministro delle Infrastrutture Salvini ha minacciato di imporre a sua volta una precettazione per far scioperare i lavoratori solo 4 ore indipendentemente dal garante. Scioperando comunque, lavoratori e sindacati rischiano multe. Si può ricorrere al Tar contro la precettazione, ma finché questo non si pronuncia la precettazione rimane in vigore. Il settore aereo dovrebbe essere escluso dallo sciopero, ma la situazione potrebbe mutare in fretta nelle prossime ore.

Dopo il commento di Salvini, la Lega continua con le parole infantili e virulente contro i lavoratori: il partito ha pubblicato una nota in cui sostiene che “La Commissione di garanzia degli scioperi mette in castigo il capriccioso Maurizio Landini: bocciata la pretesa del leader della Cgil di trascorrere un weekend lungo il prossimo 17 novembre sulla pelle di milioni di italiani.” Il segretario della Uil, Bombardieri, ha detto che i membri della commissione garante “Sono esperti nominati da questo governo. Spiegare alle organizzazioni sindacali che non è uno sciopero generale ma uno sciopero intersettoriale è una presa di posizione, una visione singolare. Non abbiamo alcuna intenzione di rispettare i divieti della commissione di garanzia.”

Del resto è chiaro che ci sia bisogno di un’azione decisa contro la situazione del paese, stretto tra una spirale inflazionistica, con relativa stagnazione dei salari, e una manovra regressiva che penalizza soprattutto i dipendenti del settore pubblico e le fasce meno abbienti, contro cui i sindacati stanno per scendere in piazza. Nei prossimi mesi sono previsti anche altri scioperi importanti: tra i più rilevanti quello del 5 dicembre del personale sanitario e quello del 22 dicembre proclamato dalle sigle confederali del commercio (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs) per il rinnovo dei quattro contratti nazionali del commercio. I sindacati invitano le aziende del settore “a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori incrementi retributivi in linea con l`andamento inflazionistico, nonostante la significativa assunzione di responsabilita` da parte delle organizzazioni sindacali in ragione delle difficolta` derivanti per il nostro Paese prima dal COVID- 19 e, successivamente, dalla guerra russo-ucraina, culminata con la sottoscrizione dei protocolli straordinari del 12 dicembre 2022.”

E scioperare serve: dopo 160 giorni di sciopero i 26 lavoratori di Mondo Convenienza a Campi Bisenzio sono stati riassunti, dopo essere stati licenziati — anche per aver chiesto condizioni di lavoro degne e di rispettare il contratto della logistica. È una vittoria non completa: i lavoratori sono stati riassunti a tempo indeterminato con un aumento di 100 euro e un risarcimento, ma per il momento non si applica ancora il contratto della logistica — sono stati assunti con il contratto di “multiservizi e pulizie.”

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