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in copertina, foto via Facebook

Da Proactiva Open Arms agli attivisti No CPR del Friuli Venezia Giulia, in questa puntata di S/Confini parliamo con chi continua a portare assistenza a chi ne ha bisogno, anche attraverso le difficoltà della pandemia.

Con la pandemia del COVID-19 le disuguaglianze all’interno della nostra società sono ancora più visibili e la vita di chi sta ai margini sembra valere ancora meno. E mentre chi di noi può permetterselo rimane a casa, chi vive per strada o in un insediamento informale, o peggio ancora è internato in un CPR, deve fare quotidianamente i conti con il rischio di contrarre il virus senza poter accedere alle cure necessarie.

In questa puntata di S/Confini parliamo con chi continua a portare assistenza a chi ne ha bisogno. Abbiamo raccolto le testimonianze di Riccardo Gatti di Proactiva Open Arms, dell’Assemblea No CPR no frontiere del Friuli Venezia Giulia, di un’operatrice SPRAR e di Luca Censi, referente di Unità di Prossimità a Reggio Emilia che dà sostegno a persone in stato di marginalità sociale e tossicodipendenza.


Ai microfoni: Maria MancusoNatasha Fernando, Riccardo Gatti, Assemblea NO CPR no frontiere FVG, Luca Censi
Redazione: Maria
Editing e post-produzione: Maria
Musica: Francesco Fusaro

Note dell’episodio

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Attraversiamo una Roma deserta, sotto il sole acido di mezzodì – Il racconto dell’unità di strada
Melting Pot – Coronavirus 
Coronavirus, primi contagi nei Cas e Cpr. Le associazioni: “È l’effetto dei decreti Salvini”
Lettera al Sindaco e al Prefetto di Roma per chiedere la tutela delle persone senza dimora nell’emergenza Coronavirus
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