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In Italia come si intraprende un percorso di transizione? Come si comincia? A chi ci si rivolge? Quanto dura? Ne parliamo nell’ultima puntata di Chiamando Eva con Francesco Cicconetti di “Un uomo con la T maiuscola.”

Nell’ottava puntata di Chiamando Eva, le speaker affrontano per la prima volta il tema della transessualità. Si tratta di un argomento frequentemente dipinto alla stregua della caricatura e spiegato in maniera molto approssimativa. Ecco perché a unirsi alla chiacchierata, è l’ospite Francesco Cicconetti, un ragazzo trans che, grazie ai suoi canali social e alla serie Freeda “Un uomo con la T maiuscola,” ha parlato della sua esperienza di transizione in maniera aperta e sincera. 

In un paese come il nostro non è facile avere una comunicazione chiara di cosa significhi esattamente intraprendere un percorso di transizione: come si comincia? A chi ci si rivolge? Quanto dura? Quale trafila burocratica bisogna affrontare? Il percorso è irto di ostacoli e può richiedere anni, il corpo nel frattempo inizia a cambiare a diventare quello che la persona trans sente appartenere come suo. Peccato che la società nel frattempo non cambi alla stessa velocità e non sono pochi gli insulti e i pregiudizi che bisogna affrontare nel passaggio “F to M” o “M to F.”

E ancora, gli stereotipi più comuni partono proprio dal genere della lingua: si dice “un” o “una” transessuale? In quale caso? Quando si ottiene una carta di identità dove “Alessandro” diventa “Alessandra” o viceversa? 

Questo, e molto altro, è ciò di cui si parla nella nuova puntata.

Show notes

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