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in copertina, foto via Twitter

Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Il bilancio finale degli attentati che hanno colpito lo Sri Lanka nella domenica di Pasqua è di 310 morti e oltre 500 feriti. La responsabilità è stata attribuita a un gruppo jihadista locale poco conosciuto, di cui però i servizi di sicurezza del paese conoscevano le intenzioni terroristiche già 10 giorni prima. Gli allarmi, per ragioni da chiarire, sono rimasti inascoltati. (the New York Times)

Il ministro dello Sviluppo urbano Rauff Hakeem ha definito il mancato arresto delle persone che stavano pianificando l’attacco come un “fallimento colossale da parte dell’intelligence.” Molti ministri del governo stanno chiedendo le dimissioni del capo della polizia. Ma secondo Shiral Lakthilaka, un consigliere del presidente, allarmi come quello sui sospettati arrivano continuamente, ed è la norma non intervenire ogni volta per non seminare il panico tra le persone. (BBC News)

Secondo il ministro della Salute Rajitha Senaratne è impossibile che un gruppo come il National Tawheed Jamath, che finora aveva solo deturpato alcune statue buddhiste, sia riuscito a lanciare attentati esplosivi coordinati senza aiuto da parte di “una rete internazionale.” (CNN)

Paralleli alle indagini continuano i lavori per identificare le vittime. Kate Mayberry ha raccolto una testimonianza straziante dall’obitorio di Colombo. Intanto, l’ospedale della città cerca di reggere e di garantire cura ai feriti. (Al Jazeera)

La violenza inter-etnica e religiosa non è una novità in Sri Lanka, un paese già scosso da più di vent’anni di guerra civile. Ma gli attacchi di domenica sono diversi — per l’obiettivo, cristiani e turisti occidentali, finora risparmiati dalle linee del conflitto — e per questo si teme che il paese possa cadere in una nuova era di violenza. (Vox)

Oggi sull’isola è un giorno di lutto nazionale, mentre continuano le operazioni di polizia per arrestare i sospetti attentatori (40 arresti finora) e per disinnescare gli ulteriori ordigni che sono stati individuati. Tutti gli aggiornamenti in diretta sul Guardian.

Nelle ore immediatamente successive agli attacchi, per evitare la diffusione di fake news che incitavano ad ulteriori violenze, il governo srilankese ha bloccato l’accesso ai social network e a YouTube, una decisione che solo un paio di anni fa avremmo considerato liberticida, e che invece oggi è impossibile non considerare giusta e ragionevole. (the New York Times)

Mondo

La “Nuova IRA” ha ammesso la propria responsabilità nell’omicidio della giornalista Lyra McKee, chiedendo scusa alla famiglia e agli amici: McKee sarebbe stata uccisa per errore mentre si trovava “tra le fila del nemico.” (Irish News)

La corte suprema del Myanmar ha respinto l’appello dei due giornalisti Reuters, condannati lo scorso settembre a sette anni di carcere per le proprie rivelazioni sul genocidio dei rohingya. I due sono stati insigniti del premio Pulitzer pochi giorni fa, ma dovranno restare in prigione. (Quartz)

Un terremoto di magnitudo 6,1 ha scosso le Filippine nel corso della giornata di lunedì, uccidendo almeno 11 persone e lasciando più di 100 feriti. La regione più danneggiata è stata la provincia di Pampanga, dove molti palazzi sono crollati. Dal terremoto sono state registrate più di 400 scosse di assestamento. (Al Jazeera)

I democratici statunitensi sono divisi sui prossimi passi da seguire dopo aver ottenuto la pubblicazione, seppur censurata, del report di Mueller. Molti della sinistra del partito, da Kamala Harris a Elizabeth Warren, sono a favore dell’impeachment — anche se il partito non ha i numeri per portare a casa nessun risultato tangibile — mentre l’establishment liberal preferirebbe andare avanti con altre indagini. (Politico / Vox / Slate)

Secondo la deposizione di un agente dell’FBI che ha partecipato all’arresto di Larry Mitchell Hopkins, il “comandante” degli United Constitutional Patriots, il gruppo, oltre a svolgere ronde sul confine col Messico e a impersonare la polizia, “si stava addestrando per assassinare George Soros, Hillary Clinton, e Barack Obama.” (NBC News)

Il gruppo sindacale che sta guidando le proteste in Sudan ha interrotto il dialogo con il consiglio militare che ha destituito Bashir, dopo che i militari si sono rifiutati di consegnare il potere ai civili. Mohamed al-Amin Abdel-Aziz, uno dei portavoce del movimento, ha chiesto ai contestatori di intensificare le dimostrazioni fuori dal quartier generale dell’esercito a Khartoum. (Middle East Eye)

Gli scontri attorno a Tripoli si stanno facendo ancora più violenti, mentre le forze di Haftar premono da est verso la capitale, spingendosi in zone densamente abitate. Le violenze hanno causato finora 254 morti e 1228 feriti. Le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa per sopravvivere sono più di 32 mila. (Reuters)

Mercoledì a Vladivostok si incontreranno per la prima volta Kim Jong-Un e Vladimir Putin. Mentre le trattative con gli Stati Uniti sembrano essere a un punto di stallo, il dittatore nordcoreano guarda a Putin come a un nuovo importante alleato regionale. (Asia Times)

Alla fine ce l’ha fatta: avverando la serie TV di cui è stato protagonista, l’ex comico Zelenskiy ha vinto il ballottaggio ed è il nuovo presidente dell’Ucraina. Il paese si avvia verso una fase politica incerta, dato che a parte i proclami contro la corruzione il programma del neo-eletto è tutt’altro che definito. (Euronews)

Italia

Lega e Movimento 5 Stelle stanno litigando (che novità!) sul cosiddetto “Salva Roma,” ovvero una delle norme inserite nel “decreto crescita” — che dovrebbe essere licenziato oggi dal Consiglio dei Ministri — per chiudere la struttura commissariale dipendente da Palazzo Chigi che gestisce tutti i debiti della Capitale (un totale di 12 miliardi di euro ormai). (il Messaggero / il Fatto Quotidiano)

Continuano le polemiche per l’ottima idea che ha avuto sabato scorso Luca Morisi, il responsabili della comunicazione di Salvini. Scrivere “siamo armati” a commento di una foto del ministro dell’Interno armato di un mitra è sano in una democrazia? Ovviamente no: “Il giorno di Pasqua, utilizzando — con l’agghiacciante amoralità che lo identifica — le centinaia di vittime dell’odio religioso in Sri Lanka, Luca Morisi ha condotto un esperimento per comprendere fino a che punto spingere la comunicazione di Matteo Salvini nella prospettiva di un futuro superamento della Costituzione repubblicana,” commenta Roberto Saviano. (Valigia Blu / la Repubblica)

Intanto il ministro è tornato a ventilare il sogno reazionario della leva militare obbligatoria, contraddetto però dalla ministra della Difesa Trenta, secondo cui si tratta di un’idea “romantica, ma inapplicabile.” Curiosa idea di romanticismo, quella del ministero della Difesa. (Today)

All’alba di domenica a Rogno (Bergamo) è andato a fuoco il capannone di una ditta specializzata nello smaltimento di rifiuti. Gli inquirenti seguono la pista dell’incendio doloso, mentre il sindaco ha vietato di aprire porte e finestre e di svolgere manifestazioni all’aperto. (Corriere della Sera Bergamo)

A Sutera, nel Nisseno, è stato incendiato il pullmino della cooperativa “i Girasoli,” che gestisce uno SPRAR “diffuso” nel piccolo comune. Si tratta quasi certamente di un atto intimidatorio. (la Repubblica Palermo)

Oggi dovrebbe riaprire via Fillak, l’ultima strada rimasta chiusa a Genova dallo scorso 14 agosto dopo il crollo del Ponte Morandi. (GenovaToday)

Milano

Inaugurata una settimana fa a Vighignolo (Milano), la statua dedicata alla staffetta partigiana Giulia Lombardi, uccisa dai fascisti a 22 anni nel 1944, è stata incendiata da quelli che la stampa definisce lusighieramente “vandali,” ma di cui è evidente la matrice politica. (TGCOM)

Cult

Una malattia sta minacciando le piantagioni di banane in tutto il mondo, ma gli scienziati forse sono riusciti a trovare una soluzione. Il problema, però, è emblematico di quanto siano poco sostenibili le monocolture estensive con cui produciamo gran parte del nostro cibo. (Inverse)

Due delle organizzatrici dello sciopero dei dipendenti di Google dello scorso novembre sono state vittime di rappresaglie da parte di manager dell’azienda. Google ha ovviamente negato che si sia trattato di decisioni punitive, descrivendo quando successo alle due donne come “riorganizzazione,” ma proporre a una dipendente di andare in malattia senza che sia malata è una riorganizzazione molto creativa. (Wired)

Gif di Sabato Visconti

L’esperimento di istruzione di Summit Learning, finanziato da Zuckerberg e Chan — tutti gli studenti soli, davanti a un computer che li guida attraverso test per valutarne preparazione e potenziale, con minima interazione umana con docenti e compagni — è un completo fallimento, e chiunque poteva prevedere lo sarebbe stato. (the New York Times)

Questo influencer voleva così tanto il dominio .com di un proprio tormentone che ha mandato suo cugino, armato di pistola, a minacciare il proprietario. (CNN)

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