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foto via Twitter, @silvia_palmas

Questo è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.

Sarà un otto marzo di mobilitazione in tutto il mondo, per chiedere l’abbattimento della disparità di genere e portare avanti la lotta nell’anno delle campagne #MeToo e Time’s Up. La copertura live del Guardian.

Allo sciopero, indetto in più di 70 paesi del mondo, hanno aderito in Italia soprattutto sigle sindacali di base. (il Post)

Oltre al rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme, tra le rivendicazioni del coordinamento Non Una Di Meno c’è anche “un reddito di autodeterminazione, un salario minimo europeo e un welfare universale, garantito e accessibile.” Sul sito di Non Una Di Meno trovate il comunicato della mobilitazione e la mappa con tutte le manifestazioni previste in Italia.

Asia Argento, diventata protagonista del movimento #MeToo in Italia dopo le rivelazioni su Harvey Weinstein e gli attacchi subiti in quanto vittima, ha annunciato la propria partecipazione al corteo di Roma con un videomessaggio. (Askanews)

Per lo sciopero globale femminista è il secondo anno consecutivo: il movimento, nato da Ni Una Menos in Argentina nel 2015, non solo è riuscito a mantenersi attivo, ma si è organizzato in maniera capillare in tutto il mondo ed è cresciuto esponenzialmente. A novembre è stato presentato il “Piano femminista contro la violenza maschile sulle donne e la violenza di genere,” stilato da Non Una Di Meno Italia con una chiara impronta politica. (Osservatorio diritti)

A che punto siamo, invece, con il piano strategico antiviolenza varato dal governo tre mesi fa in adesione ai principi della Convenzione di Istanbul? (il Sole 24 Ore)

Mondo

Tra gli accordi presi durante l’incontro tra Coree di martedì c’è anche la creazione di una linea telefonica diretta tra Kim e il presidente sudcoreano Moon. (Hankyoreh)


Gif di Mighty Oak

La polizia britannica conferma: l’ex spia russa Sergei Kripal e sua figlia Yulia sono stati avvelenati da un agente nervino ancora da identificare, più raro del Sarin o del VX. (BBC News)

I nuovi dazi dell’amministrazione Trump saranno probabilmente firmati da presidente domani. Ma nel caos attorno alle nuove politiche protezioniste nessuno sembra aver spiegato al bancarottiere che se questo è il suo tentativo di mettere in difficoltà la Cina, sta sbagliando tutto. (Politico)

Il procuratore generale Jeff Sessions si è recato in California per formalizzare la denuncia da parte del governo federale nei confronti di quello californiano, che aveva approvato lo scorso anno una serie di misure per impedire a datori di lavoro e ufficiali di collaborare con la polizia migratoria federale. (Vox)

L’attrice di film erotici Stormy Daniels, che recentemente aveva dichiarato di essere stata pagata per passare una notte con Donald Trump dieci anni fa, ha iniziato una causa civile per dimostrare che l’accordo di non divulgazione che aveva accettato non è valido — perché Trump non l’ha mai firmato. (NBC News)

L’indagine del procuratore speciale Mueller sull’ingerenza russa nelle scorse elezioni statunitensi si è allargata fino agli Emirati Arabi Uniti. (Al Jazeera, video)

Google sta assistendo il Pentagono nella creazione di una intelligenza artificiale per analizzare i video di droni — un progetto che non rischia assolutamente in nessun modo di finire malissimo. (Gizmodo)

Negli ultimi due anni il Regno Unito ha venduto strumenti di spionaggio a paesi e regimi del Medio Oriente per un valore totale di 40 milioni di dollari. (Middle East Eye)

Per la prima volta in sette anni il vulcano giapponese Shinmoedake dell’isola di Kyushu è eruttato, proiettando una gigantesca nuvola di cenere che sta coprendo le prefetture di Miyazaki e Kagoshima. (the Asahi Shimbun)

Italia

Ma come ha fatto Salvini ha farsi votare da così tanta gente? Riempiendo l’enorme vuoto a destra lasciato da Berlusconi. (VICE)

Dove finiscono le schede elettorali dopo le elezioni? Nei padiglioni arrugginiti dell’ex fiera di Roma all’Eur, dove si trova il “seggio centrale”: dovrebbero rimanere lì per controllare gli eventuali ricorsi, ma sono incustodite e chiunque può entrare. (la Repubblica / video)

Carlo Calenda è diventato il protagonista del dibattito nel centrosinistra per il dopo–Renzi. Ma la bolla mediatica che sta costruendo a colpi di tweet è altamente tossica. (l’Espresso)

Ma quindi Renzi si è dimesso o non si è dimesso? A quanto pare sì: la lettera di dimissioni è nelle mani di Orfini e sarà ufficializzata in Direzione lunedì. (Corriere della Sera)

Questioni di genere

Saifullah Khan, studente di Yale accusato di aver stuprato una studentessa, è stato assolto. L’intero caso della difesa è stato costruito calcando la mano su meccanismi di accusa delle vittime, compreso un commento riguardo il costume di Hallowe’en indossato dalla ragazza, da gatta nera — invece di qualcosa di “più modesto,” come “un vestito lungo da Cenerentola.” (the New York Times)

Olanrewaju Eweniyi ha organizzato per Konbini una rassegna stampa delle più importanti storie #MeToo nigeriane. (Konbini)

Cult

Gli speaker con Alexa, l’assistente virtuale di Amazon, si sono messi a ridere “come delle streghe,” e Amazon non sa perché. Per risolvere in fretta il problema, ha disattivato completamente la capacità dell’assistente di ridere :( (the Verge)

Un musical tratto dalla vita della famiglia Milošević è accusato di sorvolare completamente sugli episodi di violenza delle forze serbe in Bosnia, Croazia e Kosovo. (Politico)

Musica

NME, la rivista di musica pop britannica, ha annunciato che terminerà le stampe della rivista cartacea, spostando tutta la produzione online. (Reuters)

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