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Prendete la sfrontatezza di Salmo, la coscienza del presente di Willie Peyote e la particolare presa a male verso la famiglia e il mondo in generale di Fibra, frullateli ed aggiungeteci un accento della Normandia: ecco Orelsan. Oltre a comporre la metà dei Casseurs Flowters è anche da anni in testa alle classifiche francesi coi suoi album da solista, l’ultimo dei quali “La fête est finie” è uscito tre giorni fa ed ha tutti i 14 brani nella top20 di Spotify. L’album continua a ricalcare i suoi leit motiv: la vita di provincia, quella tutta particolare del nord della Francia, le cene di famiglia e le aspettative non rispettate, le donne (anzi, le “meuf”, le tipe), l’amore e il sesso, l’apatia, il senso di non appartenere a niente ma dover inserirsi per forza da qualche parte. Un album che non risparmia i feat tra i più inaspettati, visto che oltre alla scena rap francese (Nekfeu, Maitre Gims) Orelsan chiama a rapport Stromae e le Ibeyi. 4 feat per 4 brani molto diversi, con risultati pazzeschi e inaspettati come il coro delle sorelle Diaz nel ritornello di “Notes pour trop tard”.