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È morto ieri, all’età di 83 anni, Gene Wilder, mostro sacro della comicità dai capelli incontrollabili. Wilder aveva scelto di tenere la propria malattia privata.

È impossibile per The Submarine ricordarlo in maniera diversa da questa — in GIF.

Non guardarmi: non ti sento

Cosa succederebbe se un cieco e un sordo assistessero ad un omicidio? Sicuramente ne verrebbe fuori un film esilarante.

Diretto da Arthur Hiller, Non guardarmi: non ti sento è una delle interpretazioni più controllate di Gene Wilder (il sordo), rafforzata dal supporto di un altro grande della comicità anni Ottanta Richard Pryor.

Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato

Oscurato dal più recente remake con Johnny Depp, il film di Mel Stuart fu la prima trasposizione cinematografica dell’opera di Roald Dahl. All’epoca non troppo osannato, con il passare degli anni ha acquistato lo status di cult. Come massimo riconoscimento, ovviamente, un fotogramma del film con Gene Wilder è stato utilizzato per creare un meme conosciuto come “tell me more please”.

Tutto quello che avete sempre voluto sapere sul sesso (ma non avete mai osato chiedere)


Il dissacrante film di Woody Allen contiene al suo interno, e forse non tutti lo sanno, un episodio in cui Gene Wilder, veterinario, si innamora di una pecora, intrattenendo con lei una relazione adultera alle spalle del pastore.

C’è bisogno di aggiungere altro? O non osate chiedere?

Mezzo giorno e mezzo di fuoco

Ironica presa in giro dell’altrettanto famoso Mezzo giorno di fuoco, il film di Mel Brooks è la seconda e più importante collaborazione fra i due geni della comicità.

In compagnia di Cleavon Little, Gene Wilder smonta — con il suo stile inimitabile — gli stereotipi del Far West, pezzo dopo pezzo, lasciando allo spettatore solo tante risate.

Frankestein Junior

Ed infine il capolavoro per cui ricordiamo l’immancabile lucida pazzia di Gene Wilder, il Frankestein di Mel Brooks. Opera resa grande dalle interpretazioni dei suoi attori, ognuno degnamente collocato nel suo angolo di isteria. Su tutti il dottor Frederick von Frankestein (si pronuncia Frankestin) a cui Gene Wilder aveva dato l’anima, comica.