I candidati alla segreteria del Pd fanno a gara a chi è più di destra
Questa è Hello, World!, la nostra rassegna mattiniera di attualità, cultura e internet. Tutte le mattine, un pugno di link da leggere, vedere e ascoltare.
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“Insieme a tanti altri compagni abbiamo pensato che si doveva tentare un ultimo assalto alla rocca, diciamo, un tentativo disperato di salvare ciò che altri hanno distrutto.”
La teoria per cui gli elettori si sarebbero stufati in fretta del governo Lega–5 Stelle si è rivelata completamente errata.
Il “fronte repubblicano” continua ad avere lo stesso problema che ha avuto il centrosinistra alle scorse elezioni: non dice agli elettori perché votarlo.
Intanto, per Salvini e Di Maio sarà molto più facile farsi passare come “anti-sistema” e guadagnare consensi.
Dopo settimane di tensioni interne, per la prima volta si delinea un motivo vero perché il 3 maggio il Pd decida di formare un governo con il M5s.
Il contratto di governo viene presentato da Di Maio sottolineando come il M5S “non abbia nessuna intenzione di perdere la sua identità politica.”
“Siamo felici che a Milano siamo tuttora maggioranza anche in un periodo controvento, ma non credo che i fortini assediati resistano a lungo.”
Comunque lo si valuti, il Movimento 5 Stelle risponde temi che sarebbero dominio della sinistra, non fosse per la miopia e l’ottusità degli attuali leader di partito.