L’impegno e il sentimento vincono al Milano Film Festival
Il premio per il miglior lungometraggio è stato assegnato a “Meteors,” del regista turco Gürkan Keltec, “un film lo-fi ma composto come una sorta di sinfonia.”
Il premio per il miglior lungometraggio è stato assegnato a “Meteors,” del regista turco Gürkan Keltec, “un film lo-fi ma composto come una sorta di sinfonia.”
La mostra, fino a domenica 8 a BASE, in via Bergognone, è composta da cinque girati divisi in cinque categorie narrative.
Giunto alla sua ventiduesima stagione, come viene definita dagli organizzatori, il MFF continua a non deludere le aspettative di cinefili e appassionati della settima arte.
Tra miracoli della genetica e fantasmi di autodistruzione, colonie spaziali e spettacolari attacchi informatici, Werner Herzog racconta il futuro — e lo fa con ironia implacabile.
Ambientare il festival a BASE Milano, e nei luoghi circostanti, sottintende una decisione consapevole dell’impatto dell’evento sullo sviluppo del quartiere e quindi sulla sua riqualificazione.
Da “Gulistan, terre de roses”, dedicato alle combattenti del PKK, a “The Lure”, rivisitazione della Sirenetta ambientata in un dance club di Varsavia, passando per “Lo and Behold” di Werner Herzog — tutti i film da non perdere di questo MFF.